Nelle puntate precedenti (non trasmesse da Pulp Standoff bensì
da Moz O’Clock, il post lo trovate seguendo questo link):
Mancano 13 numeri ad un evento importantissimo nella storia
fumettistica dell’indagatore dell’incubo, nessuno sa di cosa si tratti, ma pare
sia una cosa grossa: Dylan ha scoperto una verità sensazionale che riguarda il destino del mondo intero.
In questo secondo episodio, intitolato Esercizio numero 6, invece, il nostro dandy dell'incubo dovrà vedersela con bambini dai poteri sovrannaturali.
Il format però non è originale ma somiglia per molti versi a
Il villaggio dei dannati, film del 1960 diretto da Wolf Rilla.
La tranquilla vita nella cittadina inglese di Midwich viene
scombussolata quando tutti gli abitanti svengono contemporaneamente e rimangono
in questo stato per molte ore. Al loro risveglio vengono informati che l’esercito si è mobilitato per
scoprire la causa dell’evento ma anche che non è arrivato a capo di nulla. Dopo qualche
settimana tutte le donne del paese si ritrovano ad essere incinta e dopo una
gravidanza eccezionalmente breve partoriscono tutte lo stesso giorno dei
bambini biondi, dello stesso peso e con lo stesso inquietante sguardo.
Oddio, non così inquietante... |
...ecco, così va bene |
Nonostante l’inspiegabilità della cosa la vita a Midwich
continua a scorrere ma i bambini biondi tendono a fare gruppo e a mostrare una
curiosa quanto veloce crescita cognitiva: se uno del gruppo impara una nozione
allora la sanno tutti, inoltre riescono a controllare le azioni delle altre persone e a leggere nel pensiero.
Provateci pure, mocciosi! |
Il dottor Gordon Zellaby, padre di uno di questi ragazzi, ottiene dal governo il permesso di fare da tutore allo strano gruppo di ragazzi
così si convince di essere di fronte a misteriose entità aliene che progettano
l’invasione e l’assoggettamento dell’intero pianeta Terra.
Mettetevi in fila saputelli!! |
Nevvero!! |
Il finale non ve lo svelo.
Nel 1995 il regista John Carpenter ha realizzato un remake
di questo classico di fantascienza con più o meno la stessa storia ma con scene
più esplicite. E’ questo l’ultimo film in cui reciterà Christopher Reeve prima
del tragico incidente che metterà fine alla sua carriera.
Entrambi i film intitolati Il villaggio dei dannati, così
come il sequel La stirpe dei dannati e Esercizio numero 6 si ispirano però al
romanzo che ha dato inizio a questa storia:
I figli dell’invasione di John Wyndham
Il romanzo di Wyndham è stato concepito in un periodo in cui
non si doveva per forza stupire il pubblico e non si usavano i meri trucchetti
di marketing di oggi per ingraziarsi quanti più consensi possibili per cui va
dritto al cuore del problema:
Ci sono questi bambini posseduti da alieni che minacciano il futuro della razza umana. Che fai?
Il dubbio etico
sulla possibilità di uccidere dei bambini anche se potenzialmente alieni
invasori è la chiave di volta dell’intero romanzo. Se amate la fantascienza e
le storie ad alto contenuto di tensione I figli dell’invasione fa per voi.
Ma veniamo a Esercizio Numero 6
La nuova storia di Dylan Dog sta a metà strada tra un
episodio degli X-Men e i film derivati dal romanzo di Wyndham.
La storia è insipida e con poco mordente, sembra più un
filler in attesa di qualcosa di più importante che purtroppo in questo albo non
arriva mai. Non voglio iscrivermi al gruppo dei criticoni sulla nuova gestione
delle avventure di Dylan ma penso che si possa fare molto meglio in quanto a
storyline e tensione narrativa.
Vedremo nel prossimo numero.
Su una cosa però questo albo di Dylan Dog ha centrato il bersaglio. Ho letto in giro sul web che Il villaggio dei dannati è in qualche modo legato alla teoria dei bambini indaco e che la chiave di lettura aliena sia in realtà un espediente cinematografico per smorzare l'entusiasmo dei sostenitori di quest'ultima. Esercizio numero 6 sembra ammiccare positivamente nei confronti di questa teoria.
Sia come sia,
buona vita a tutti
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