Due parole su IT, Luca Marinelli e Joker



Negli ultimi giorni sono successe tre cose in successione sulle quali voglio spendere qualche parola:

1) Ho visto IT, capitolo secondo

2) Il film Joker con Joaquin Phoenix ha vinto il Leone D'oro al Festival di Venezia

3) Luca Marinelli è stato premiato come miglior attore (per il film Martin Eden) sempre al Festival di Venezia

Cosa accomuna le tre cose?

Una parola: isteria




Mercoledi 4 settembre ho partecipato insieme a un amico alla maratona IT: davano il primo capitolo alle 21:30 e poi, in anteprima, il secondo capitolo a mezzanotte.

E' stata una bella esperienza, una cosa che non facevo da tempo, una nerdata incredibile con tanto di gadget promozionale acquistato in loco.



Il film? Il primo capitolo mi era piaciuto tanto e anche il secondo, tutto sommato, non ha deluso le mie aspettative. Certo, non sopporto i jump-scare, e nel film ce ne sono troppi (a mio avviso) e insieme al mio amico abbiamo convenuto che forse si poteva costruire la sceneggiatura in modo più dinamico e senza troppi flashback ma, alla fine, ci siamo divertiti un sacco e questo è tutto ciò che conta.


Qualche giorno dopo arriva la notizia che l'attesissimo Joker di Todd Phillips ha trionfato a Venezia, il che mi incuriosisce molto visto che è un film che sto aspettando con trepidazione da tempo. Adoro Joaquin Phoenix e non vedo l'ora di vederlo nei panni del temibile pagliaccio che furono di Cesar Romero, Jack Nicholson, Jared Leto e del compianto Heath Ledger


Contestualmente, sempre al Festival del cinema di Venezia, il "nostro" Luca Marinelli vince il premio come miglior attore per la sua interpretazione nel film Martin Eden di Pietro Marcello tratto dall'omonimo romanzo di Jack London. Mi piace London, mi piace la storia che racconta e Marinelli non mi ha mai deluso. Ho voglia di vedere anche questo.

E l'isteria?

Parallelamente alla tre notizie di cui sopra si sono verificate altre tre cose

1.1) E' cominciata la sagra delle critiche su IT portata avanti dalle migliaia di registi, sceneggiatori e scrittori che popolano i vari gruppi a tema sui social

2.1) Sono cominciati gli squilli di tromba e le tempeste di coriandoli perché un cinecomic ha vinto in un festival "serio"

3.1) Il Codacons ha raccolto e pubblicato lamentele di alcuni italiani che trovano imbarazzante il premio assegnato a Luca Marinelli.

Questa isteria di massa si sta propagando anche mentre leggete questo post. I social - facebook soprattutto- sono diventati un'arena in cui tutti possono millantare conoscenze tecniche solo perché hanno visto 100 film in un anno, è una realtà piena di sceneggiatori, di fotografi, di registi e di guru che dall'alto delle loro tastiere stanno inondando le varie pagine con commenti che quando non si possono classificare come opinione personale sono veri e propri sproloqui non richiesti. A volte un educato e sintetico "non mi è piaciuto"vale più di mille commenti chilometrici.

Poi c'è questa storia dei cinecomic che non vengono apprezzati dalle giurie dei grandi festival, fino a ieri almeno. Sono in tantissimi a piangere lacrime d'argento perché un film del genere ha vinto a Venezia. Il fatto che il film la stragrande maggioranza di questi individui non l'ha nemmeno visto la dice lunga sull'elasticità mentale e il senso critico delle persone in questione. Poi magari, quando lo avranno visto, si trasformeranno in criticoni per osannarlo o buttarlo giù.

Infine il Codacons. Già il fatto che un ente che si definisce "per la difesa dell'ambiente, dei diritti dell'utente e del consumatore" si vada a impelagare in una polemica del genere è sufficientemente ridicolo ma, che il suddetto ente vada a impugnare l'assegnazione di un premio su temi che non riguardano la sua attività, riportando, per giunta, le voci di chi avrebbe voluto un diverso vincitore o - e questo è il succo della questione - non avrebbe gradito il messaggio di Marinelli sui migranti dopo aver ricevuto il premio, è ancor più imbarazzante.

E io che non volevo dir niente su queste cose...

Buona vita a tutti 

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