Che cavolo ha fatto Jack?

Un cortometraggio di David Lynch




Dura poco più di un quarto d’ora il cortometraggio What Did Jack Do? Di David Lynch disponibile da un paio di mesi su Netflix. Più che un cortometraggio, l’ennesima provocazione di Lynch a se stesso e al mondo del cinema.

Nel corto diretto, interpretato, girato e montato dallo stesso Lynch c’è un interrogatorio tra un ispettore di polizia (Lynch) e un sospettato di un qualche tipo di reato (sempre Lynch) ovvero lo stesso Jack del titolo. Battuta dopo battuta si capisce sempre di più su quello che ha combinato Jack anche se il linguaggio volutamente metaforico e a tratti no sense lascia il campo aperto ad ogni sorta di interpretazione per chi si trova da questa parte dello schermo.

E ovviamente per chi si trova fuori dalla mente di Lynch.

Ho letto sproloqui di centinaia di battute per analizzare un corto di quindici minuti, spiegazioni cervellotiche che hanno il solito scopo di permettere al loro autore di eiaculare termini come “onirico” o “concettuale” negli occhi del malcapitato lettore: la dimostrazione di come gli Eletti Conoscitori – sedicenti esperti – di Cinema adorano farsi le seghe (mentali) su qualsiasi cosa faccia eccitare il loro cervello fallico.

Diciamo che questi dottoroni hanno anche un po’ rotto.

Ti piace Lynch e lo consideri il miglior regista che sia mai apparso al mondo? Si? Anche io.

Consideri ogni cosa che Lynch fa come un’opera d’arte? Si? Io no.

What Did Jack Do? È una gran figata di cortometraggio in cui chi mastica un po’ di montaggio e regia troverà spunti interessanti; è un lavoro provocatorio e al tempo stesso sperimentale.

Quello che non è assolutamente è un trattato di filosofia sul cinema.

Non so se mi sia piaciuto. Forse, What Did Jack Do? Non ha neanche la pretesa di piacere a qualcuno. E’ stato insolito e interessante e tanto mi basta.

Ah, a proposito. Jack è una scimmia.

E’ tutto gente, buona vita