Contagion: il film profetico ?!?



Direi anche basta!




L’isolamento volontario e in qualche modo forzoso ci sta costringendo a fare i conti con le conseguenze di vivere per giorni e giorni tra le mura domestiche uscendo – si spera – solo per le necessità fondamentali. E’ logico comprendere in che misura il distacco sociale e il troppo tempo libero a disposizione possano inceppare alcuni processi mentali e causare non pochi problemi nella percezione della realtà.

Nelle passate settimane sono stato bombardato di consigli su cosa vedere, su quali film recuperare e nello specifico, negli ultimi giorni, un nome ha continuato a rimbalzare nei miei feed social: Contagion. Quasi sempre accompagnato da articoli, post o commenti che ne lodavano la fattura profetica che ha anticipato di 10 anni i fatti che stanno condizionando questa prima metà del 2020.

Era così difficile 10 anni fa prevedere una cosa del genere?
Assolutamente no. 


Altro che profezie o previsioni. Si tratta di analizzare i tempi e i comportamenti delle persone e si può giungere a immaginare scenari futuri con una buona approssimazione. Si tratta di ascoltare quello che dicono gli scienziati e gli esperti e di farne tesoro.

Contagion, dunque, film diretto da Steven Soderbergh su un soggetto di Scott Z. Burns che ha anche firmato la sceneggiatura. Cast stellare in cui spiccano Jude Law, Gwyneth Paltrow, Matt Damon, Marion Cottilard, Bryan Cranston, Kate Winslet e Lawrence Fishburne.

Il film “profetico” di Soderbergh è andato in TV qualche giorno fa e sono scattate mille polemiche sulla decisione di mandarlo in onda in questo periodo e come al solito il picco dell’indignazione non poteva che verificarsi sui social. Però il il film è stato seguito da oltre 3 milioni di spettatori quindi vuol dire che al di là del pensiero polemico di alcuni, molti altri hanno saputo apprezzare il lavoro di Soderbergh – che è stato grandioso – ma soprattutto il soggetto di Burns che fa di Contagion non un film profetico come parte della stampa italiana si è affrettata a definirlo (il che dimostra ancora una volta come stiamo messi) ma piuttosto un’opera di ingegno che racconta uno scenario del tutto verosimile. 



Il film segue l’evolversi del contagio mondiale di un misterioso virus che attacca il sistema nervoso centrale e le vie respiratorie provocando la morte. La storia viene raccontata da più punti di vista: una manager che rientra malata da un viaggio in Cina e la sua famiglia, il team dell’organo istituzionale americano che si occupa di malattie infettive, i dottori che studiano il virus alla ricerca di una cura e il complottista che rastrella consensi online spacciando fake-news. Possiamo prendere atto di come si muoverebbero le istituzioni e delle procedure che metterebbero in atto. Grazie a una specialista, poi, scopriamo che cos’è il parametro R-0.

Ci sono tutti i passaggi fondamentali di una pandemia, cosa che nel 2011 poteva essere immaginata lavorando con esperti del settore – cosa che Burns ha fatto – e che rende il film tutt'altro che profetico. In questo caso l’aggettivo “profetico” è stato usato in maniera assolutamente impropria per creare la notizia. Paradossalmente la stampa italiana si è comportata come Alan Krumwiede, il paranoico e sconsiderato complottista di Contagion.

Non ci voleva la sfera di cristallo 10 anni fa per immaginare tutto ciò: bastava semplicemente ascoltare gli scienziati che già da tempo ci avvertivano dei pericoli di una pandemia e del nostro essere completamente e pericolosamente esposti ad essa visto che i governi erano (sono) più preoccupati della gestione dei flussi di denaro piuttosto che delle minacce alla salute pubblica derivanti dai comportamenti sconsiderati della nostra società.

La cronaca di questi giorni dimostra proprio questo. Burns ci ha scritto un soggetto e Soderbergh ci ha ricamato intorno un gran film.

Nessuna profezia e nessun finale aperto che in tanti si sono affrettati a voler spiegare riempiendo cartelle e cartelle di paragoni e paroloni.

Contagion è un gran bel film, crudo ed essenziale. Un film che picchia allo stomaco perché è attuale.



E’ tutto gente, Buona Fase 2.

Commenti

  1. Io non l'ho visto... Ma come finisce?
    È un finale verosimile? :)

    Moz-

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  2. E' un finale verosimile nell'universo creato dal film stesso. Credo non si discosti molto dall'effettiva realtà di quello che potrebbe accadere in caso di... con qualche aggiunta che al pubblico americano piace assai. Soprattutto è un finale chiuso e per certi versi anche aperto ma che non necessita di chissà quale spiegazione.

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  3. Manco io l'ho visto ...ma in tre giorni l'ho visto apparire in quattro blog diversi -:)
    Mi incuriosisce ...è su Raiplay?

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    1. Non saprei dirtelo. Puoi provare. Merita una visione con interesse e attenzione

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