The Mandalorian e il terrorismo intellettuale


Quando è troppo... E' troppo.



Quando uscì Una nuova speranza (1977) io non ero ancora nato, quando uscì La minaccia fantasma (1999) ero in piena adolescenza e quando è uscito Il risveglio della forza (2015) ero già un adulto bell'è pronto per poter fare paragoni ed esprimere opinioni. In questo lunghissimo lasso di tempo il brand Star Wars è passato di mano dal suo ideatore George Lucas a quel colosso dell’intrattenimento che è la Disney.

In tutta sincerità ciò che per me rappresenta Star Wars va ben oltre quello che posso pensare dei cambi di proprietà a colpi di milioni di dollari e di tutto il circo di commenti e critiche che – lasciatemelo dire – ha pure un po’ scocciato.

A dire il vero, però, più che una scocciatura, la mania di criticare aspramente Star Wars per come la produzione ha deciso di concludere il percorso e per tutto quello che gli gira intorno ha assunto i contorni del terrorismo intellettuale



Mai come negli ultimi anni si è scoperta e consolidata la tendenza a credersi esperti sceneggiatori, registi o produttori; la pazienza di andare a scavare nelle notizie per riportare che Tizio ha detto questo e Caio gli ha risposto quello; l’ossessione febbrile di sapere perché un regista americano che nemmeno ti conosce ha deciso di fare un film che non ti è piaciuto, manco l’avesse fatto di proposito. Ne è nato un feticismo vero e proprio, quello di riportare frammenti di notizie, costruire teorie e diffonderle, inveire contro registi, sceneggiatori e produttori perché sono incapaci, perché io ho letto questo o quel fumetto, perché io...perché io...perché io...

E quando questa indigestione di individualismo esplode in tutta la sua bruttezza, la conseguenza più devastante è l’esibizione di livore e di rabbia perpetrata attraverso commenti taglienti e insulti verso chi, povero diavolo, vorrebbe solo dire che, dopotutto, pur condividendo il sentimento di delusione si è comunque emozionato nel vedere i film.

Come ulteriore conseguenza di questo spietato terrorismo intellettuale, molte delle recensioni sulla nuova serie TV tratta dal mondo di Star Wars, The Mandalorian, sono timide e contenute e sottolineano che sì, la serie è carina, ma non è un capolavoro. Come se ci fosse il terrore che le iene da tastiera ripartano con la loro insulsa e maleducata crociata.

Il che è avvilente. 



Citando il maestro Yoda: La paura è la via per il lato oscuro. la paura conduce all'ira, l’ira all'odio, l’odio conduce alla sofferenza.

Forse queste iene (persone) hanno solo paura.

In conclusione, con la massima onesta intellettuale, ammetto che:

  • The Mandalorian è una gran bella serie TV. Un modo per tornare nel mondo di Star Wars e vivere una nuova avventura lontana dal canone originale.
  • La mia trilogia preferita è quella originale (Una nuova speranza -L’impero colpisce ancoraIl ritorno dello Jedi) ma anche questi film hanno delle imperfezioni come li hanno quelli più recenti
  • A sentire “il mio nome è Rey Skywalker” mi è venuto logico esclamare “ Seee, ti piacerebbe”
  • Il canone originale poteva finire come piaceva a me? Si. Lo ha fatto? No. Ha qualche utilità, dal momento che mi sono emozionato comunque da morire a vedere la fine, lanciarmi sui social per spalare fango sulla Disney, su J.J. Abrams e compagnia? Assolutamente no.

Se vi interessa il tema Star Wars, questi sono altri post in cui ne parlo:





E’ tutto gente, che il buon senso sia con voi

A presto

Commenti

  1. Su Mandalorian io avrei detto la stessa cosa. Mi è piaciuta, però non l'ho trovata eccezionale. Ma rimane comunque un ottimo prodotto, è fatta bene e si muove in maniera giusta nell'universo di SW.

    Alla rabbia dei social però si contrappone secondo me un imbarazzante fenomeno nei blog (e qui vado oltre SW): le recensioni demolitive-spiritose.
    Ho visto tanti, troppi blogger, che oramai sembrano andare a vedere un film solo per poi scriverne sul proprio blog una recensione spiritosissima in cui lo demoliscono. A parte il non essere poi così spiritosi, se non ti sono piaciuti SW VII e VIII, che caspita ti vai a vedere il IX? Ne ho letto uno che ha scritto che non gli sono piaciuti i film della Marvel; però se li è visti tutti fino a Endgame. Cioè, se una serie non ti piace la molli al terzo-quarto film, non al ventesimo, se no sei pirla.
    Il capostipite di tutto ciò è Leo Ortolani. Lui è un grande, però ha dato vita a una genia di mostri.

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    1. Ciao Marco, mi fa molto piacere il tuo commento perché mi da l'opportunità di fare autocritica su questo argomento e di ammettere che sono stato e spesso torno ad essere uno di quei blogger che vorrebbe prendere in giro una film o una serie di film. I Marvel li ho visti tutti e alcuni li ho trovati insulsi, altri fatti bene altri ancora veramente belli.
      Il punto che volevo sottolineare è che a fare il cretino prendendo in giro un prodotto, alla fine, si riesce a suscitare qualche sorriso oppure un'alzata di spalle ma a insultare pesantemente qualcuno per i suoi gusti si diventa maleducati.

      Per dire, se ti piace Endgame, e a me no, non c'è bisogno che io offenda te e tutta la tua famiglia per ribadire che non mi è piaciuto.
      Semmai ci si prende in giro e ci si fanno due risate.

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    2. Ma quello è sottinteso, e hai ragione: i social sono diventati delle cloache con tifoseria da stadio. Ma temo che il fenomeno non sia ascrivibile al prodotto di intrattenimento, ma anche a opinioni politiche, dibattiti scientifici, e persino a fatti di cronaca.
      Non trovo nulla di male nel fare ironia su di un film, sia che ti sia piaciuto, che no. Trovo insano vedersi un film col pregiudizio che non ti piacerà e di farlo solo per avere materiale per una rece demolente.
      In effetti un danno lo provoca: veniamo letti nei nostri blog e si può influenzare la scelta di altri, che meriterebbero di trovare opinioni valide, e non pagliacci dell'ultima ora che cercano 5 minuti di attenzione scimmiottando Ortolani.

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    3. Sono d'accordo con te: vedere i film con il pregiudizio è sempre sbagliato. semmai rinuncia proprio.
      A me Ortolani fa ridere sempre tantissimo anche se spesso spara ad alzo zero per motivi che gli appartengono.
      Riguardo la responsabilità di quello che si scrive in un blog, essendo il blog uno spazio personale, tenderei a prenderla un po' come viene nel senso che a volte sono d'accordo con quello che leggo, altre assolutamente no; il disaccordo ci sta, sono i toni che devono essere modulati sul rispetto reciproco.

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  2. Ma certo che la prima trilogia di SW ha dei difetti. È stata solo mitizzata.
    Mandalorian l'ho visto poco, nel senso giusto qualche scena, però mi ha fatto pensare a quelle atmosfere lì, del passato, scanzonate e meravigliose.

    Moz-

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