Recap di giugno con riflessione


Giro di boa: metà 2020 viene consegnato agli archivi e tanto nel bene quanto nel male ci ha lasciato preoccupazioni, delusioni, aspettative, speranze e, restando agli ultimi giorni, anche una sensibilità diversa, a patto di saperla cogliere. Ma di questo parlerò a fine post.

Qui su Pulp Standoff come di consueto abbiamo parlato di tante cose.

Film che mi sono piaciuti molto

Enemy

Midsommar

Arctic

Knives Out

Rampage

Film che non mi sono piaciuti

Ultimate Versione di Dawn Of Justice

King Arthur: il potere della spada

Di musica

HybridTheory dei Linkin Park

Di serie TV italiane, una volta tanto

Curon

E anche di cose successe nel mondo e riflessioni varie

Benvenuti nella Danger Zone

Tanto si picchiano tra loro...

Siete ancora qui? O siete andati a recuperare qualche post che vi eravate persi?

Be’ è venuto il momento della riflessione finale.

Problemi da bianchi per bianchi?

Una delle frasi che più mi ha girato in testa in questa prima metà del 2020 è quest’anno è davvero un anno interessante. Non ho intenzione di fare alcun riepilogo su quanto successo finora, credo siate informati a dovere se non avete vissuto in una grotta gli ultimi 3-4 mesi quindi vado diretto al punto: Black Lives Matter e il nuovo contesto di sensibilità.

La vicenda di George Floyd e tutte le conseguenze che ha generato hanno riportato alla ribalta il tema dell’uguaglianza razziale ed esasperato i toni del dibattito sociale spostando l’attenzione su discorsi che spesso si possono equiparare allo starnazzare delle oche in un cortile.

La narrazione storica ha sempre previsto l’esistenza di un uomo di carnagione chiara, eterosessuale e il più delle volte di religione cristiana. Questo nessuno di noi può negarlo.

E se fosse venuto il momento di rivedere tutti i tipi di narrazione con un livello di sensibilità diverso?

Forse la vera sfida che ci ha portato il nuovo decennio sta proprio nel fatto di lavorare sulla nostra skill della sensibilità perché magari può succedere che quello che per noi risulta divertente o innocuo per qualcun altro può suonare come un’offesa.

Un esempio: se dico di essere siciliano e mi si risponde citando mare, arancini e mafia (e vi assicuro che succede più di quanto crediate) per me il vaffanculo è l’unica moneta di scambio in questa discussione.

Se l’autore di una Serie TV di successo decide di togliere dai cataloghi alcune puntate perché ritiene di non essere stato abbastanza sensibile, è suo sacrosanto diritto farlo. Se un servizio di streaming decide di rubare un paio di minuti prima di un film per contestualizzare la vicenda raccontata è del tutto lecito che lo faccia. Semmai posso ritenere che siano delle decisioni tardive dettate dal particolare momento che stiamo vivendo; posso anche arrivare a pensare che sia una paraculata per evitare critiche ma ciò non toglie che siano scelte ammissibili.

Pensiamo a come ci sentiremmo noi se ogni volta che qualcuno ci immagina ci dipinge secondo lo stesso stereotipo: non vi roderebbe il culo? A me si!

Forse quello che dobbiamo imparare a valutare è se le nostre lamentele non siano stupidi problemi da bianchi ovvero coloro che hanno raccontato la storia dal loro punto di vista per troppi secoli e sono convinti che basta dire non sono razzista per mettersi l’animo in pace. Salvo poi sbraitare in lungo e in largo se tolgono 10 minuti (tra l’altro ininfluenti ai fini della storia) da una serie TV perché qualcuno potrebbe offendersi.

Anzi, perché qualcuno è offeso da così tanto tempo che per farsi sentire non può far altro che alzare la voce.

Difficile capirlo per chi, come noi, è abituato ad alzare al massimo il telecomando.

 

E’ tutto gente, buona vita.

Commenti

  1. Secondo me proprio paraculate per il momento storico e anche un mettere le mani davanti, ecco come vedo queste cose.
    Per me non stanno né in cielo né in terra... i cliché sono alla base di tante cose e no, io personalmente non mi offendo anzi direi che è mio dovere far capire CHI sono, COSA sono... non chi sono io in quanto terrone o cosa sono in quanto altra categoria.
    Purtroppo è questo, ammazziamo l'individualità sempre per parlare di ondate di gente, massa amorfa e... oche starnazzanti.

    Moz-

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    Risposte
    1. Credo che alcune cose non si capiscono se non si vivono. A me sinceramente pur sembrando a metà strada tra paraculate e scelte oculate ritornano come scelte condivisibili.
      Alla fine si è parlato tanto della rimozione di Via Col Vento ma poi l'hanno rimesso con un paio di minuti di spiegazione iniziale. Di Scrubs hanno solo tolto alcune scene delle puntate "incriminate".
      Sul fatto che poi queste cose il problema non lo risolvono manco di striscio possiamo anche parlarne...

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