#26/2021 HOUSE OF CARDS di MICHAEL DOBBS




INTRIGHI DEL POTERE ALL’OMBRA DEL BIG BEN




RECENSIONE VELOCE


Dopo la gestione Thatcher il Partito Conservatore britannico sceglie come premier Henry Collingridge, un bravo politico, ma con una tempra insufficiente a reggere la pressione dell’ambiente. Nonostante l’aiuto dei pezzi grossi del partito il primo ministro comincia a perdere sempre più popolarità e quando il suo programma incerto cozza con le ambizioni di Francis Urquhart la sopravvivenza del governo è segnata.




 


RECENSIONE APPROFONDITA


All’ombra del Big Ben, tra i palazzi del potere politico britannico si muovono le belve feroci, hic sunt leones dicevano i romani, e i più pericolosi sono quegli animali che rimangono immobili anche quando intorno a loro i predatori si accalcano e cominciano a strappare la carne a brani. Ma poi, in un unico terribile e irripetibile affondo, le belve attaccano conquistando la preda.


Francis Urquhart, in arte FU, è proprio uno di questi. Un animale politico che vede nell’esercizio del potere l’afrodisiaco più potente in natura. Figura quasi marginale dello staff del primo ministro britannico, FU si tiene i nemici più vicino degli amici e nella sua smisurata ambizione raccoglie dati, informazioni, notizie fino a conoscere anche la più piccola debolezza delle persone che gli stanno intorno, quanto degli alleati politici quanto degli avversari.

Urquhart è un patrizio solitario ma ha abbastanza acume da riuscire a mettere le mani in pasta un po’ dappertutto: uno così te lo devi tenere stretto e non ti ci devi scornare perché la macchina che riesce a mettere in modo può stritolarti e farti a polpettine. Sia sul piano politico che su quello personale.


Come un consumato giocatore di scacchi Urquhart preparerà una per una le posizioni di tutti i pezzi sulla scacchiera e una volta completato lo schema darà il via a una partita dal finale già ampiamente previsto in cui una spirale distruttiva farà piazza pulita di ogni avversario esistente tra lui e Downing Street.

Solo una persona riuscirà a fiutare la scia di sangue lasciata da FU: una giovane e coraggiosa giornalista che si metterà sulle tracce del deus ex machina che sta manovrando dalle retrovie il destino politico di un’intera generazione.


House Of Cards è un thriller politico dal ritmo serrato e dallo stile asciutto e tagliente come un rasoio con un protagonista che è l’insieme del miglior politico mai esistito e contemporaneamente della persona più spregevole esistente sulla faccia della Terra.  


Dobbs ha scritto un romanzo (in realtà una serie di romanzi) spietato sui retroscena della politica e anche se in qualche passaggio ha esagerato con i tecnicismi il risultato finale è uno spaccato di come possono andare le cose in quell’ambiente dove le informazioni e le ambizioni sono tutto.


E per ora è tutto gente, buona vita  

Commenti