SE GUARDI NELL’ABISSO...
Il 15 agosto 1969 andava in scena il concerto di Woodstock,
l’evento che avrebbe sublimato l’estate dell’amore e le ideologie della
controcultura hippie, forse l’ultimo momento in cui chiunque avrebbe pensato ai
figli dei fiori soltanto nelle vesti di giovani contestatori del vecchio
sistema, consumatori di ogni tipo di droga e appassionati della migliore musica
di tutti i tempi.
Infatti, mentre sulla costa orientale degli Stati Uniti centinaia di migliaia di
giovani si sballavano e seguivano il mantra Turn on, tune in, drop out
(accenditi, sintonizzati, lasciati andare) dello scrittore Timothy Leary, sulla
costa occidentale altri giovani si sballavano, entravano di notte nelle case
per fare creepy-crawling e su invito del loro leader spirituale uccidevano i
pigs per dare il via all’Helter Skelter.
Una settimana prima del grande concerto di Woodstock, tra le colline di
Hollywood, sette persone erano state massacrate nelle loro abitazioni in appena
48 ore.
Gli omicidi Tate e La Bianca sarebbero stati indagati come due crimini non
connessi fino all’ottobre del 1969 quando entrò in scena il pubblico ministero
Vincent Bugliosi che seppe cogliere le implicazioni che conducevano a una
ristretta lista di sospetti tra i quali, l’ultimo nome era quello di un certo
Charles Manson, ancora uno sconosciuto.
Charles Manson, classe 1934, ha avuto la più classica delle
infanzie terribili. Il padre scappa di casa prima lui sia nato e la madre
Kathleen vive di espedienti alcuni dei quali comportano l’abbandonare a
tempo indeterminato il piccolo Charlie. Quando questi ha solo otto anni, per
risolvere il problema, Katy prova a chiuderlo in una specie di collegio dal
quale però il ragazzino scappa. Ricondotto con la forza tra le mura del
collegio Charlie comincia una trafila di fughe, furti, rapine, reclusioni e una
serie infinita di perizie psichiatriche finché dopo aver commesso diversi
crimini statali e federali (i secondi sono molto più gravi dei primi) finisce
in carcere fino al maggio del 1954 quando ottiene la libertà vigilata.
A 19 anni Charles ha passato più tempo tra le mura di un
riformatorio o di una prigione che in libertà e nonostante quest’ultima sia
appesa a un sottilissimo filo il ragazzo riesce a peggiorare ancora le cose. Si
trasferisce a San Francisco e trova un lavoro stabile, si sposa e ha un figlio
che porta il suo stesso nome ma poiché la famigliola si trova in ristrettezze
economiche gravi invece di tenersi il lavoro Charlie ricomincia coi furti e
finisce in carcere. Mentre si trova tra le sbarre la moglie chiede il divorzio
e si porta via il figlio.
A settembre del 1958 Charles viene rilasciato dal carcere
con cinque anni di libertà vigilata ma appena fuori si mette in contatto con un
protettore che conosceva e vuole entrare nel giro della prostituzione perché
intravedere una possibilità di guadagno, purtroppo per lui quasi un anno dopo
viene beccato mentre cerca di girare un’assegno contraffatto e finisce di nuovo
davanti a un giudice e da lì in prigione, stavolta con una condanna a dieci
anni a causa dei reati federali commessi in passato.
Il 12 marzo del 1967 viene rilasciato. Charles Manson ha 32
anni e ha passato quasi metà della sua vita tra riformatori e prigioni. In
carcere, specie nell’ultimo periodo, ha imparato a leggere e scrivere, si è
avvicinato alla religione di Scientology e ha affinato la sua migliore
capacità: quella di riuscire a entrare nella testa delle persone e a metterci
le sue idee. Tra le sbarre scopre anche l’interesse per la musica e per i
Beatles, una casualità, questa che sarà fondamentale nella formulazione della
sua distorta filosofia di vita e che porterà alla nascita della Family e alle
terribili conseguenze che questo comporta.
A San Francisco, nel quartiere di Haight-Ashbury conosce
Mary Brunner, una ragazza scappata di casa e psicologicamente fragile, che sarà
la prima accolita della Family che Manson ha intenzione di costruire. Su
Brunner Charlie prova tutti i sistemi di controllo che ha escogitato come
sesso, droghe e le meccaniche psicologiche imparate con Scientology. I due si
dedicano alla neonata passione per la musica di Charlie e vivono in un furgone
scassato che ben presto condividono con Linette “Squeaky” Fromme, Patricia “Katy”
Krenwinkel e Susan “Sadie Mae Glutz” Atkins.
La Family è nata e sta per trasferirsi a Los Angeles. Siamo
alla fine del 1967.
Per ora è tutto. Alla prossima puntata.
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