LEGGERE E' FUORI MODA?

 

PENSIERI DI UN LETTORE


Il concetto di "moda" è inafferrabile perché volatile, mutevole e dai confini indefiniti. Difficile dare una definizione di "moda" e stabilire cosa vada di moda e cosa no specialmente in questi tempi frizzanti in cui le cose "non vanno di moda" ma sono "virali" nella misura in cui più gente ne parla sui media più quella cosa acquisisce valore gonfiandosi come una bolla di sapone e seguendo poi il destino di ogni bolla di sapone dall'inizio dei tempi: esplodere in men che non si dica.

L'altro giorno gironzolavo tra gli espositori di una libreria quando mi imbatto in uno scaffale interamente dedicato al booktok ovvero a tutti quei titoli di cui giovani, ma soprattutto giovanissimi, discutono su Tik Tok. E con mia grande sorpresa c'era veramente di tutto: dal romanzo fantasy/romance/young adult con la copertina dai colori spichedelici e sgargianti al classicone evergreen con tanto di endorsement del booktoker famoso fino ad arrivare a qualche titolo di letteratura contemporanea impegnata per i più coraggiosi.

Perché un social in cui vanno per la maggiore balletti, challenge e intrattenimento fine a se stesso ospita un folto sottobosco di gente che parla di libri, uno degli argomenti che meno si adatta al mondo iperdinamico dei social? Perché una grossa libreria appartentente a un circuito nazionale - e non penso neanche sia l'unica - dedica un intero espositore al fenomeno Booktok (che, in verità, era già protagonista di diversi articoli su carta stampata e web)? 

Credo di poter rispondere a entrambe le domande per poi lanciarmi sull'interrogativo di inizio post.

E' chiaro che una libreria deve in primo luogo vendere i libri oltre ad attirare la curiosità e la cosa migliore che si può fare per vendere è cavalcare la bolla di sapone di cui prima nella speranza che duri abbastanza a lungo. Tanto più che oggi i social vengono anche usati come fonte per ricerche di ogni tipo per cui non è difficile imbattersi nella bookstagrammer di turno o nel booktoker che parla di un concetto riferito a un libro in particolare. Segno dei tempi che cambiano e senza chiederci il permesso.

Su Instagram e TikTok ci sono persone in gambissima che parlano di libri e creano bellissimi contenuti intorno al mondo della letteratura tanto da avviare una trasformazione di una parte del social stesso: Instagram che era nato come social dedicato al feticismo della foto sta diventando sempre più un contenitore di informazioni, mediate dal loro creator ovviamente, ma sicuramente più interessanti della semplice foto della grigliata della domenica o dell'ultima vacanza fatta. Anche TikTok che vive di dinamiche tutte sue e spesso incomprensibili sta vedendo nascere una folta community di lettori-creator che propongono contenuti un po' più strutturati e fruibili rispetto alla media.

Eppure la lettura intesa come l'attività di perdersi tra le pagine di un libro sembra essere sempre un segmento dell'esperienza umana che rimane sullo sullo sfondo, quasi fosse qualcosa di arcano, settario, mistico ed è oggetto di non pochi pregiudizi come, ad esempio, quello che sostiene che chi legge molto (in realtà dice "troppo" invece di molto) è alienato dalla realtà o quell'altro che sostiene la tesi per cui una ragazza che cura molto il suo aspetto ed è particolarmente avvenente non può essere una lettrice perché le lettrici hanno l'apparecchio e si vestono male. Ipse dixit.

Poi, se dici a qualcuno che ti piace passare il pomeriggio tra un mercatino dell'usato e l'altro a caccia di particolari edizioni di libri spesso vieni guardato come un alieno da chi quel tempo lo passerebbe in un centro commerciale a fare shopping o sul divano a guardare le partite dei mondiali. Non che ci sia qualcosa di male a fare queste cose ma è il giudizio insito nella frase "ma non ti annoi?" a fare la differenza.



Leggere non è mai stato di moda: non lo era quando ero un ragazzino che leggeva Topolino e si gasava per le parodie come Il signore del padello, non lo era quando ho scoperto che quella era la parodia di Il Signore Degli Anelli e mi sono tuffato a bomba nel mondo di Tolkien, nemmeno quando ricevetti in regalo il mio primo romanzo di Jack London o di Joseph Conrad o quando anni dopo ho scoperto Stephen King alla biblioteca comunale. Ha continuato a non andare di moda quando ho fatto il salto di qualità passando a una letteratura più complessa come il realismo magico sudamericano di Marquez e Allende, o la sua parodia giapponese con Murakami e nemmeno quando, più recentemente, ho iniziato a confrontarmi con il post-modernismo di David Foster Wallace, il realismo ferocemente distopico di Agota Kristof o la spietatezza di McCarthy e Trumbo.

Questo fanno i lettori: ricordano quello che hanno letto, ricordano le storie che hanno letto e in base a quello tracciano la loro di storia. Che non scoppierà come una bolla di sapone

Come dicevano Umberto Eco - chi legge vive tante vite - 

Ed è condannato ad essere sempre fuori da ogni moda.

Ma questo deve necessariamente essere un male? Per me no.


Alla prossima


Commenti

  1. Se un social può aiutare, va benissimo: la lettura è lettura.
    Io, lettore da sempre, rimango sempre stupito quando si parla di lettura come piacere sommo, o qualcosa che non piace a tutti, qualcosa che si fa poco, un'abitudine che i ragazzi non hanno.
    Nel senso, perché non lo si pensa del cinema?
    La lettura è una forma come un'altra, hanno creato troppe aspettative attorno a essa.
    Ma comunque, ora è di moda.

    Moz-

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  2. I social utilizzati per bene non disdegnano, anzi, aiutano la lettura, come i blog o come te su Instagram, poi c'è anche un'editoria deleteria, ma è inevitabile..

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    1. Grazie! La prossima sfida sarà: è possibile muovere della gente da Instagram a un Blog per approfondire l'argomento? Ci sto lavorando...

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  3. Decisamente, io penso che la lettura sia importante, per questo nel mio blog, oltre che di cinema e serie tv, da pochissimo ho inserito la rubrica dei libri che leggo, è importante avvicinare la gente alla lettura
    se ti va di venire dalle mie parti clicca qui https//lafabricadeisogni.blogspot.com un abbraccio, Ps: sono tra i tuoi sostenitori ;)

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