"Mad Max: Fury Road", quando riprendere una serie diventa un successo



Un successo di critica e pubblico, dieci Nomination agli Oscar 2016 e numerosi premi in tutti i principali eventi: parliamo di "Mad Max: Fury Road", un film diretto da George Miller.




Ai confini più sperduti del pianeta, e dopo una guerra globale che ha distrutto gran parte dell'esistenza, Max Rockatansky (Tom Hardy) - il solitario ex poliziotto che ha perduto la famiglia durante i primi giorni del drammatico conflitto - cerca di sopravvivere e lottare con le sue forze. Un giorno viene però catturato dai Figli della Guerra, un'armata di combattenti che aspirano alla “bella morte” per poter finire in un Valhalla popolato da guerrieri valorosi. Essi sono
 comandati dallo spietato Immortan Joe (Hugh Keays-Byrne), che, grazie alle riserve d'acqua in suo possesso, controlla la comunità che sorge all'estremità della desertica Fury Road.
Portato alla Cittadella, Max viene sottoposto a continui salassi per rinvigorire i Figli della Guerra malati, tra i quali c'è anche l'abile Nux (Nicholas Hoult). Nel frattempo, Furiosa (Charlize Theron), un'abile combattente, concubina respinta ma comunque "Imperatrice" di Immortan Joe, deve guidare una blindocisterna per andare a recuperare il carburante dalla vicina Gas Town, ma ha soprattutto intenzione di organizzare la fuga assieme alle Cinque Mogli, donne sane e fertili destinate ad accoppiarsi con Immortan Joe per dare alla luce una nuova stirpe. Quest'ultimo, dopo essersi accorto del tradimento di Furiosa, sguinzaglia i Figli di Guerra contro di lei e in un secondo momento anche contro Max, che nel frattempo riesce a liberarsi e si unisce all'Imperatrice, che gli svela le sue intenzioni...


Tra i numerosi tentativi di remake, reboot, sequel del Cinema attuale sono più le attese deluse che le piacevoli sorprese per i fan. Ma quando la magia riesce, ecco che vengono fuori film di grande rilevanza come "Mad Max: Fury Road", persino oltre ogni miglior previsione. 
Quarto film della serie di George Miller che ha come protagonista Max Rockatansky, da molti non è stato definito come un vero e proprio seguito ma più come un riavvio, anche perché non è necessario aver visto i precedenti capitoli per seguire l'arco narrativo della trama. "Mad Max : Fury Road" arriva dopo "Interceptor" (1979), "Interceptor – Il Guerriero della Strada" (1981) e "Mad Max: Oltre la Sfera del Tuono" (1985), che avevano come interprete principale Mel Gibson, e oggi sono considerati a buon diritto tre cult degli anni '80. Miller ha però adattato il nuovo film ai tempi e all'evoluzione tecnica del Cinema, e scegliendo uno degli attori emergenti di maggior talento come Tom Hardy nel ruolo di Max, affiancandogli una splendida attrice come Charlize Theron nel ruolo di Furiosa. E proprio qui sta la chiave fondamentale dell'opera, perché paradossalmente la vera protagonista (e rivelazione) del film è proprio lei, l'Imperatrice, che si ribella a Immortan Joe, che in un mondo post-apocalittico incarna la figura del tiranno sanguinario che nonostante tutto sopravvive e si fortifica anche in un Mondo disintegrato. Come a dire, non si è mai liberi, neppure se la guerra e l'oppressione hanno lasciato solo tracce dell'umanità.



Ma una donna forte e determinata come Furiosa ha la capacità di opporre resistenza, liberare altre giovani donne dalla presa di Immortan Joe e costruirsi un futuro diverso, e lontano da lì. In cerca di redenzione e di riscatto, come Max, che vaga senza meta da tanto tempo, senza trovare una destinazione. L'incontro con Furiosa gli restituisce la voglia di combattere e uscire dal percorso buio e desolato che aveva iniziato. 
Il Max di Tom Hardy parla pochissimo e si esprime più a gesti, a sguardi. Non che la Furiosa di Charlize Theron abbia tutta questa voglia di discutere, ma sono più i silenzi e le pause a parlare che i due protagonisti. Una particolarità di una sceneggiatura dalla trama lineare ma ricca di dettagli, esaltati dalla regia di Miller e che si possono scoprire poco alla volta. Tra gli altri personaggi, menzione speciale per un irriconoscibile ma fantastico Nicholas Hoult nel ruolo di Nux, il più strano e da... "ammirare" del film.

La caratteristica fondamentale di "Mad Max: Fury Road" è pero il ritmo, elevato, per tutta la durata del film. Non c'è un attimo di respiro, o momenti di rilassamento: una forza inarrestabile che in due ore travolge lo spettatore, grazie all'abilità di Miller e a un montaggio molto efficace. A questo aggiungiamo effetti visivi in grande quantità ma ben calibrati, in particolare nella lunga sequenza iniziale in pieno deserto (spettacolo puro!) e nella parte conclusiva, che danno proprio l'idea di un livello tecnico davvero notevole e di come un film d'autore (nelle premesse) possa diventare un film (anche) d'incasso e di alta qualità. Non a caso, pure l'Academy ne è rimasta davvero convinta: dieci candidature, secondo film più nominato dell'88^ edizione degli Oscar (dopo "The Revenant" che ne vanta ben 12), come Miglior Film, per la Miglior Regia, quindi Fotografia, Costumi, Scenografia, Montaggio, Trucco e acconciature, Sonoro, Montaggio sonoro, Effetti visivi. E si presenta da favorito in molte delle categorie degli Academy Awards 2016.




La Scheda del film 


"Mad Max: Fury Road", regia di George Miller – USA, Australia 2015 – Azione
interpreti principali e ruoli: Tom Hardy (Max Rockatansky), Charlize Theron (Imperatrice Furiosa), Nicholas Hoult (Nux), Hugh Keays-Byrne (Immortan Joe), Rosie Huntington-Whiteley (The Splendid Angharad), Zoë Kravitz (Toast The Knowing), Riley Keough (Capable), Nathan Jones (Rictus Erectus), Josh Helman (Slit), Debra Ades, Abbey Lee, Angus Sampson, Megan Gale, Courtney Eaton, Melissa Jaffer, Richard Norton, Jennifer Hagan
Soggetto e Sceneggiatura: George Miller, Nick Lathouris, Brendan McCarthy
Fotografia: John Seale
Montaggio: Margaret Sixel
Scenografia: Colin Gibson
Costumi: Jenny Beavan
Casting: Nikki Barrett, Ronna Kress

Musica: Junkie XL
Prodotto da Icon Productions, Kennedy Miller Productions per Warner Bros. Pictures
Formato: a colori, in 3D e 2D
Durata: 120′


Giuseppe Causarano
@Causarano88Ibla



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