Di Dumas, Perez-Reverte e de I Tre Moschettieri



Oggi non vi voglio parlare di un romanzo o di una serie Tv ma piuttosto di un tema che coinvolge ben due romanzi e una serie TV. Il tema è quello del feuilleton, un termine francese che sta alla letteratura quasi quanto il termine serie TV sta al cinema.

Maestro indiscusso in ambito di feuilleton è stato Alexandre Dumas con il suo romanzo I Tre Moschettieri, un classico che curiosamente è al centro della storia principale di un altro romanzo, Il Club Dumas di Arturo Perez Reverte e che è stato usato come ispirazione per una serie molto ben fatta targata BBC e intitolata The Musketeers.

Ma andiamo con ordine.



Era il 1844 quando sulla rivista Le Siecle appariva per la prima volta e a puntate (da qui il carattere seriale del feuilleton) la storia di 4 amici arruolati nel corpo d’elite dei moschettieri del re francese Luigi XIII. Athos, Porthos, Aramis e il cadetto D’Artagnan sono i protagonisti di una storia che affonda le sue radici negli intrecci politici dell’Europa di fine 1600 dove gli accordi di potere tra le monarchie erano intervallati da omicidi, inganni e tradimenti in gran parte ordinati dal Cardinale Richelieu, primo ministro di Francia. Tra imprese eroiche, corteggiamenti galanti e combattimenti a fil di spada seguiamo per tutto il romanzo l’ascesa del cadetto di Guascogna, D’Artagnan, dal noviziato militare fino alla nomina di moschettiere al fianco dei Tre Moschettieri che danno titolo all’opera.

Dumas è stato davvero un grande autore poiché ha tratto spunto dal principale protagonista della storia francese del periodo precedente alla Rivoluzione, Armand Richelieu, cardinale in pectore ma vero e proprio uomo di stato in grado di porre le basi di una delle monarchie più potenti e temute d’Europa. Dumas lo reinventa come il cattivo della situazione, un opportunista potente e rispettato almeno quanto è intoccabile. Sempre attivo mediante le persone dell’assassina Milady de Winter e del fido Rochefort a disegnare nuovi equilibri politici da cui trarre profitto in nome della Francia. Dalla sua parte, come preannunciato, una bellissima dama di origini britanniche che, secondo me, è il personaggio meglio disegnato dell’intera opera. Milady è scaltra, calcolatrice anche quando freme d’ira e la sua rovina  non è tanto data dal suo turbolento passato ma soprattutto dalla sete di vendetta verso coloro che l’hanno mortalmente offesa e tra questi c’è D’Artagnan.

Per leggere I Tre Moschettieri non c’è bisogno di preparazione storica o di particolari gradi di erudizione: è un romanzo d’appendice con quel tanto di azione, mistero e avventura che ne fa veramente una lettura parecchio piacevole.

Poi c’è Il Club Dumas di Arturo Perez Reverte.

Abbiamo già detto che I Tre Moschettieri è stato pubblicato a puntate su una rivista, ogni puntata un capitolo. Ebbene, il ricco appassionato di libri Boris Balkan incarica l’esperto Lucas Corso di verificare l’autenticità di un capitolo dell’opera in suo possesso, il capitolo intitolato Il Vino D’Angiò. A mio parere uno dei più belli dell’opera di Dumas. Nella sua ricerca, Corso di imbatte in un altro libro pubblicato nel 1666 e stampato da un eretico italiano, Aristide Torchia, dal titolo sufficientemente misterioso: Le nove porte del regno delle ombre. 



A questo punto Corso si troverà proiettato in giro per l’Europa nella forsennata ricerca  delle altre due copie rimaste del libro eretico e dovrà affrontare non pochi pericoli, anche mortali, legati alla decifrazione delle illustrazioni presenti nei libri. Qualcuno infatti vuole impedire a tutti i costi che si sappia la verità e per farlo è disposto a ricorrere a ogni tipo di azione.
Accanto a Corso, ad un certo punto, troviamo una misteriosa ragazza bionda che sembra saperla lunga su Le Nove Porte e sulla situazione in generale. I due si troveranno coinvolti in una storia mistica da contorni esoterici visto che il suddetto libro altro non è che un manuale per evocare il demonio e i suoi poteri.

Il parallelismo tra Dumas e Reverte non si ferma solo allo stratagemma per dare inizio alla storia di Corso ma anche ai personaggi. Per perseguire i sui intenti Corso offenderà pesantemente una ricca signora che si trasformerà in una Milady assetata di vendetta per riacciuffare il novello D’Artagnan. In un certo senso è come se Reverte avesse voluto omaggiare Dumas inserendo nella trama una piccola parte della storyline de I Tre Moschettieri.

E veniamo infine a The Musketeers



Ancora Dumas e i suoi moschettieri ma in un’altra salsa.
The Musketeers è una serie prodotta da BBC e andata in onda dal 2014 al 2016. In tutto parliamo di 3 stagioni e 30 godibilissimi episodi.

 L’ideatore della serie, Adrian Hodges, ha mantenuto parecchi dei personaggi del romanzo originale ed è riuscito a farli uscire dalle pagine dando loro caratteri ben definiti ma sempre in linea con lo spirito dell’epoca.
Ovviamente parecchio della storia principale viene riadattato per essere più godibile sullo schermo, nuovi schemi narrativi vengono inseriti  e altri modificati: la Francia non è più in guerra con l’Inghilterra come nel romanzo ma invece con la Spagna. In questo modo sparisce il personaggio di Buckingham che aveva una tresca con la regina di Francia e al suo posto il testimone lo raccoglie il moschettiere Aramis dando alla storia un pizzico di pepe in più.

Il trittico di antagonisti che si snocciola nelle tre stagioni parte ovviamente dal Cardinale Richelieu al quale si aggiungono poi il Conte di Rochefort e il misterioso (e del tutto inventato) Lucien Grimaud. Tra l’altro il nome è quello del valletto di uno dei moschettieri del romanzo. C’è anche Milady de Winter e tanto nel romanzo quanto nella serie la sua presenza e le sue azioni sono determinati per giungere all’epilogo.

The Musketeers è una serie ben fatta che si lascia guardare senza troppe pretese. Aggiunge quel pizzico di avventura in più a un tema già di per se parecchio dinamico.


P.S. Qualora la trama de Il Club Dumas vi risultasse già conosciuta è perché probabilmente vi sarà capitato di vedere il film La nona porta di Roman Polanski del 1999 che ha tratto spunto dal romanzo. Per quanto riguarda I Tre Moschettieri di film ce ne son diversi che variano in base all’aderenza al romanzo o alle aggiunte proposte.

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