Paure da piccolo schermo




PAURA = Stato emotivo consistente in un senso di insicurezza, di smarrimento e di ansia di fronte a un pericolo reale o immaginario o dinanzi a cosa o a fatto che sia o si creda dannoso.(Tratto da: Neuroscienze. Basi biologiche delle emozioni)



Tutti noi abbiamo un film o qualcosa di simile che non siamo mai riusciti a fine o, se l’abbiamo fatto, il risultato della meta compiuta è stato ottenuto a caro prezzo.

La pelle dietro al collo comincia a formicolare, i sensi si acuiscono, si drizzano i peli delle braccia e si comincia a sudare freddo: sì, è l’inizio di un attacco di paura.

Buona lettura...



Invitato dall’amico di blog MikiMoz (date un’occhiata al suo gioiellino di blog) a rispondere a una domanda molto difficile, ho fatto una profonda richiesta interna al mio subconscio e dalle risposte ottenute ho tirato fuori una lista dei 5 titoli che mi hanno messo in difficoltà emotiva e psicologica da quando ho scoperto il fantasmagorico mondo del cinema.

Eccoveli in ordine cronologica di visione.

  1. Shakma: morire per gioco
  2. It
  3. The Ring
  4. L'esorcista
  5. Twin Peaks


 Cresciuto a suon di Stephen King e Lovecraft, stranamente, non ho riconosciuto nel cinema horror il mio genere di riferimento, anzi, per un periodo piuttosto lungo ho odiato proprio il genere.
Considerate, al netto delle vostre preferenze, che io non considero horror i film smaccatamente caciaroni come La casa, La mosca o L’alba dei morti viventi. Ci sono i mostri, quello sì ma, sono mostri fatti apposta per il film e ti ricordano che stai guardando un’opera di fantasia. In altre situazioni questo non è successo.

paura animale



Shakma: morire per gioco (1990)

In una fredda sera di tanti anni fa, era il 1991, o forse il 1992, i miei genitori mi lasciarono a casa in punizione per non so che pasticcio avessi combinato. La loro idea (educativa) era che io riflettessi sulla situazione mentre la mia idea (stupida) è stata quella di accendere la TV e guardare il primo film che mi sono trovato davanti.

E il film prescelto è stato un thriller/horror intitolato Shakma: morire per gioco.

Un gruppo di ragazzi si introduce nottetempo in un laboratorio dove degli scienziati senza scrupoli fanno degli esperimenti (senza senso) per aumentare l’aggressività di alcune scimmie. Una di queste, Shakma, è anche la più psicotica del gruppo e gli esperimenti su di essa creano un vero e proprio mostro assetato di sangue che passa l’intero arco narrativo del film a uccidere i ragazzi.

Subito dopo la visione di questa perla cominciai ad essere terrorizzato dal buio, dai rumori improvvisi (e in un condominio di venti appartamenti ce ne sono tanti) e andai a dormire con la sensazione che da un momento all'altro potesse saltare fuori quella scimmia maledetta e farmi del male. Fu una settimana terribile e insonne.
Non so se capii le conseguenze del pasticcio che avevo combinato ma di sicuro la punizione fu ben più dura di quanto i miei genitori avessero programmato.

Ho rivisto questo film in età adulta e mi ha fatto veramente schifo. Un filmaccio della peggior specie. Di paura, stavolta, manco l'ombra. Tiè!!

paura dei clown



It (1990)

Non ricordo precisamente l’anno ma non avevo ancora finito le medie quando misi le mani sul VHS della miniserie televisiva It, ispirata all'omonimo romanzo di Stephen King che avevo letto e apprezzato. Il libro non mi aveva fatto poi così paura quindi mi apprestai a vedere le cassette con l’animo rilassato.
Grave errore.
Il tempo mi ha insegnato che, al netto dei difetti di quella miniserie, gran parte della paurosità della stessa è data dall’interpretazione magistrale di Tim Curry.

Da piccolo mai avrei pensato di rimanere così turbato dalle scene che vidi in TV e che mi perseguitavano, sotto forma di formicolio e di pelle d’oca, non appena qualche indizio del mondo che mi circondava rimandasse a quelle memorie.

Non ci sono state notti insonni, questa volta, ma la sensazione di essere osservato dai tombini. Bruttissima.

Anche questo l'ho rivisto da adulto e pur apprezzando la bravura di Curry devo dire che di paura non ne ho provata.

paura del passato



The Ring (versione giapponese, 1998)

Nel 1998 uscì The Ring e contemporaneamente nacque la mia ricerca ossessiva delle opere originali. 

Mi spiego: vidi la versione più nota e commerciale di The Ring, quella americana e la trovai stupida; appena seppi che il film era stato adattato da un altro film, a sua volta adattato da un romanzo, andai a recuperare gli altri lavori.

Il romanzo di Koji Suzuki l'ho letto ma niente da segnalare. Il film, invece, riuscì a inquietarmi al punto giusto.

Non starò qui a raccontarvi la storia di The Ring perché credo la sappiate un po’ tutti però vi dico e vi confesso che la visione del volto della ragazzina giapponese mi apparve in sogno per diverse notti provocandomi non pochi incubi. Solo il tempo riuscì a cancellare o a metabolizzare quelle immagini.

Rivisti i film, riletto il libro (non proprio un capolavoro) e niente. Zero paura.

paura del paranormale



L’esorcista (1973)

Ad oggi è l’unico film che non sono mai riuscito a finire. Ci ho provato coraggiosamente più volte e altrettante ho interrotto la visione per eccesso di terrore: a me le storie di possessione provocano un terrore indescrivibile.

Non so perché da piccolo provai a vederlo e non ricordo nemmeno fino a che punto arrivai ma ricordo bene il disagio mentre mi rigiravo tra le lenzuola, con i sensi acuiti dalla paura, in ascolto di ogni minima vibrazione che potesse svelarmi la presenza di quella bambina posseduta nella mia stanza.

Oggi so che quella paura era insensata e irrazionale e posso dire di averci provato nuovamente, all’alba dei miei 34 anni ma, ancora una volta ha vinto il film. Sono arrivato fino alla fine ma per alcuni minuti mi sono distratto facendo altro mentre il film scorreva.

paura dell'inquietudine



Twin Peaks (1990/1991)

E veniamo al non plus ultra delle mie paure: Twin Peaks.

Non so se sia stata la musica iniziale, la fotografia opaca, l’ambientazione inquietante, la storia in sé o forse tutte queste cose messe insieme ma, questa serie mi ha bloccato emotivamente. Il disagio e poi la paura mi hanno costretto a tornare a rivedere alcune puntate perché mi ero distratto per autodifesa psicologica ma questo loop mi ha creato ancora più inquietudine.

Dico inquietudine perché non è che Twin Peaks faccia proprio paura: i numerosi jump scare presenti nelle puntate spaventano, questo sì, ma non c’è un reale meccanismo della paura. La sensazione orrenda che mi suscitò la prima visione era come una patina di sporcizia sulla pelle, quello che vedevo mi dava fastidio: l’omicidio, le indagini, la costante alternanza di serietà e faziosità, il clima di sofferenza per la morte di Laura e il ribaltamento dei valori e dei concetti dove la vittima non è realmente e totalmente innocente.

Tutto concorre all’inquietudine.

Detto questo, ho rivisto la prima e la seconda stagione di TP tre volte e la sensazione è rimasta ma si è accompagnata con una nuova comprensione data da una maggiore maturità emotiva. Nella mia visione Laura torna vittima, rimane colpevole ma solo di non essere riuscita a esternare nei modi giusti l’orrore che stava vivendo.

 [Bonus] la terza stagione di Twin Peaks


Il complesso universo narrativo di Twin Peaks (che trovate spiegato benissimo in questo post di MikiMoz) si è preso un quarto di secolo di riposo prima di riaprirsi per i fan storici, ingiustamente privati del loro feticcio in modo brusco, e per i nuovi fan, quelli che hanno sentito parlare della serie ma non l’hanno mai vista.

Io ero tra i primi e aspettavo con ansia il ritorno di Twin Peaks ma molte vicissitudini hanno fatto si che più mi accingessi a vederla e più la serie mi sfuggiva di mano.

Premetto che sono un felice cliente Netflix per cui il materiale che non contiene il sito in questione proviene per forza di cose o dall'acquisto fisico o dai torrent.

Impossibilitato a procedere all'acquisto fisico ho reperito dai torrent Twin Peaks – il ritorno ma una volta il file si è stoppato misteriosamente e il download non è più ripreso, un’altra volta la cartella non conteneva altro che audio inquietanti con gente che sussurrava e alla fine si metteva a urlare in una lingua che non ho compreso e la terza volta, invece, muore l’hard disk del computer con tutti i dati al suo interno.

Imperterrito, dopo un’incazzatura monumentale, risolvo il problema e stavolta vado su Amazon per reperire il supporto fisico di TP 3: altro fiasco. Il prodotto parte ma torna indietro per problemi del corriere. Vengo rimborsato.
Vado da Feltrinelli, trovo chiuso per inventario.

Allora mi convinco: delle forze oscure non vogliono che io veda questa serie.

Venerdì scorso la Vodafone mi ha regalato 4 mesi di ticket serie TV sulla piattaforma NowTV.

Indovinate quale serie ci ho trovato…

Paura.

Commenti

  1. Ahahaha eccoloooo!
    Beh, su NowTv ora DEVI vederlo. Che poi la terza stagione non fa paura, o ne fa molta molta meno.
    It mi sconvolse, quando affittammo le vhs con gli amici di scuola.
    L'Esorcista qualcosa ancora mi provoca, ma lo vedo sempre tranquillamente... The Ring e l'ondata di nippohorror mi stavamo un po' sulle scatole (a volte ho preferito la versione cafona americana XD)

    Moz-

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  2. Infatti ora VOGLIO vederla. Vediamo quale congiuntura astrale si opporrà

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