A John Wick non gli si deve rompe er c….!!

C’ è questa storia raccontata da Gigi Proietti che parla del cavaliere nero e del cavaliere bianco:

"Er cavaliere bianco e er cavaliere nero fanno a duello, er cavaliere nero ammazza er cavaliere bianco.

Mo er cavaliere bianco c’aveva tre fii, tutti e tre sfidano er cavaliere nero, ma er cavaliere nero l’ammazza tutti e tre.

Mo sti tre fii c’avevano tre fii per uno; tutti e nove sfidano er cavaliere nero, ma er cavaliere nero l’ammazza tutti e nove.

Mo sti nove fii c’avevano tre fii per uno; tutti e ventisette sfidano er cavaliere nero, ma er cavaliere nero l’ammazza tutti e ventisette! Mo sti ventisette fii c’avevano tre fii per uno…”

- “Va bene basta abbiamo capito, dicce la morale della storia…”

- "ok ok….la morale è che….al cavaliere nero non gli si deve rompe er cazzo!"

John Wick è il cavaliere nero. E non solo perché si veste di nero.

Da poco ritrovatosi vedovo, John Wick si dedica a ricostruire la sua esistenza con l’aiuto del cucciolo regalatogli dalla moglie prima di morire. Iosef Tarasov, il figlio di un boss malavitoso locale, però, si invaghisce della macchina di John e per rubargliela prima lo fa pestare a sangue e poi gli uccide anche il cane. Una cattiveria inutile che segnerà il destino suo e di tutta la sua famiglia perché Wick è in realtà un sicario in pensione anticipata, esperto di combattimento e armi di ogni tipo.

Insomma, l’ultima persona a cui ti sogneresti di fare uno sgarbo.

A John Wick non gli si deve rompe er cazzo!

Figurati ammazzargli il cane, riempirlo di botte e fregargli la macchina mentre sta piangendo la moglie morta. Complimenti Iosef!

John Wick (2014) non è solo un film basato su una vendetta pieno di sparatorie e scazzotate. In realtà ci trasporta in una storia surreale dove la criminalità è organizzata per bene e si è data delle regole ben definite, specie il settore degli omicidi su commissione. Il tutto è gestito da Winston, il direttore dell’hotel Continental, centro nevralgico dell’attività dei sicari e porto franco per chiunque di loro si attenga al codice dettato dall'Organizzazione, una struttura di potere occulto.

Seguiremo quindi John nella sua sete di vendetta e scopriremo come funziona questo stranissimo codice di condotta.

Nei panni di John Wick troviamo Keanu Reeves che a dispetto di quanto si racconta della sua vita privata sembra si trovi sempre piuttosto a suo agio nel ruolo di chi le suona di santa ragione. Personalmente trovo perfetta la sua prova in questo film. Il cretino di turno, Iosef Tarasov, è invece interpretato dal Alfie Allen (Theon Greyjoy di Game Of Thrones) che pare sempre più relegato in ruoli da viscidone idiota e cercaguai.

Nel 2017 è anche uscito il secondo capitolo: John Wick 2 dove la storia si espande con il passato del sicario in pensione che torna a galla.

In questo film John dovrà vedersela nientemeno che con una famiglia di camorristi calabresi e con la recitazione ridicola di Riccardo Scamarcio. Se la prima rappresenterà un problema non da poco, la seconda lo sarà solo per gli spettatori che avranno fatto il fatidico errore di notare quanto Scamarcio al confronto di Reeves sembri un dilettante allo sbaraglio.

Mi state dicendo che sarebbe bastato rifare il Nero di Romanzo Criminale?

Nel 2019 vedremo invece il terzo capitolo della saga: John Wick 3 Parabellum.

 In questo capitolo John fugge dall'Organizzazione perché (nel secondo film) ha infranto una delle regole più importanti e per questo gli è stata affibbiata una taglia da 14 milioni di dollari. Le cose si mettono molto male.

Accanto a Reeves troveremo Halle Berry ma anche Lawrence Fishburne che torna a lavorare con l’attore protagonista a vent’anni esatti dall’uscita nei cinema di Matrix.

Caro Morpheus adesso le pallottole non le schivo più. Non possono spararti se gli spezzi le dita!!

Fate i bravi, non fate incazzare John Wick.

Buona vita a tutti