Il microtargeting spiegato con Game Of Thrones




In questi giorni sta spopolando in rete il teaser trailer dell’attesissima ultima stagione di Game Of Thrones in cui il gioco del trono che coinvolge Cercei Lannister, Daenerys Targaryen e John Snow troverà il suo epilogo.

Sempre in questi giorni è attuale il risultato di una ricerca condotta dal Reuters Institute sulle abitudini delle persone – anche degli italiani quindi - riguardo l'informazione.

Stando a quanto riporta la ricerca sempre più persone cercherebbero di informarsi attraverso canali alternativi come le chat su WhatsApp e 4Chan rispetto a TG televisivi, quotidiani nazionali o siti ad hoc.


Che rapporto c’è tra le due cose?

Ci arriveremo.




Una delle mie battute preferite di GOT viene pronunciata dal personaggio Tyrion Lannister e fa così:

Questo è quel che faccio: io bevo e so cose




Eh sì, perché in un mondo complicato come Westeros l’informazione è potere e chi ha più informazioni può dirigere il corso degli eventi come un burattinaio, basti pensare alle trame ordite dal ragno tessitore Varys, da Lord Petyr “Ditocorto” Baelish e dal nano Tyrion.
Se la trama di GOT fosse un meccanismo allora questi personaggi sarebbero gli ingranaggi fondamentali.

Nella nostra realtà non è che poi sia tanto diverso.


Chi si informa è un cittadino oggi ma sarà un elettore domani e ormai abbiamo capito di vivere in un clima di costante campagna elettorale dove chi governa sbaglia sempre, qualsiasi cosa fa, e chi non governa ha sempre la soluzione ai problemi che prima – quando lo poteva fare – non riusciva a risolvere. Ma non ci addentreremo in noiosi discorsi politici in questa sede.

Oggi, chi controlla le informazioni ha uno dei poteri più terribili che si possano pensare e attraverso l’esercizio di questo potere può determinare equilibri politici e sociali.


Avete mai sentito parlare di microtargeting? Provo a spiegarmi usando GOT.




Supponiamo che muoia John Arryn, il primo cavaliere del re di Westeros. E’ una morte destabilizzante per il regno e si lascia dietro una scia di sospetti su chi possa aver voluto colpire la corona in modo così duro; si azzardano ipotesi e si cercano colpevoli che molto probabilmente verranno duramente puniti. In questo clima molto teso uno dei consiglieri della corte comincia a diffondere segretamente la notizia che nella morte possa essere implicata la famiglia della regina – i Lannister - che già non gode di molta stima da parte del popolo poiché si tratta di banchieri ricchissimi, con gusti sessuali particolari e per giunta i componenti di tale famiglia sono parecchio altezzosi.

L’opinione pubblica che già mal sopporta i Lannister comincerà a soppesare quel sospetto man mano che altri piccoli particolari si aggiungeranno e che altri tasselli si aggiungeranno al mosaico: molto probabilmente i figli del defunto re sono nati da una relazione extraconiugale della regina col fratello, per chiudere la bocca al ragazzino che li ha visti copulare i due lo avrebbero prima scaraventato giù da una torre, rendendolo storpio, e poi avrebbero commissionato il suo omicidio.
Più si diffondono queste notizie e più si genera una grave crisi di potere che si lascerà dietro una lunghissima scia di sangue. La cosa che più bisogna sottolineare è che moltissime persone crederanno di fare il loro dovere e rispettare i propri obblighi e il proprio onore ma non si accorgeranno invece di essere delle prevedibili pedine manovrate a dovere.

Ma chi è che ci ha guadagnato? Chi muove e dispone le pedine? E che c’entra il microtargeting?


Ricordate il consigliere di corte che ha cominciato la catena delle notizie? Si chiama Ditocorto ed è un maestro del microtargeting: piccole notizie, mezze verità, sussurri, notizie edulcorate sussurrate nelle orecchie giuste o consegnate come segreto inconfessabile al giudizio dell’opinione pubblica permettono di generare e controllare il flusso delle informazioni. E, se sapientemente indirizzate, di decidere quale sovrano sale sul trono e quale sovrano cade dal trono. Più schiettamente: chi vive e chi muore.

Nel mondo immaginario di Westeros il vettore per le informazioni sono le parole, i sussurri e le lettere mentre nel nostro mondo reale ci sono strumenti molto più efficienti con una capillarità totalizzante e un forte impatto sulle persone: i social network.

Durante il periodo delle elezioni politiche dello scorso Marzo – che ci hanno lasciato in regalo il governo gialloverde – mentre gli italiani si recavano alle urne circolavano su WhatsApp alcuni exit poll farlocchi che anticipavano il risultato del voto e che in poche ore sono diventati virali a tal punto che anche alcuni politici hanno cominciato a diffonderli e a inventarne di nuovi: il che, mi dicono, sarebbe potenzialmente un reato. Ma vabbè...

Pare anche che, nelle settimane precedenti al voto, parecchi utenti italiani abbiamo ricevuto materiale a favore di un certo schieramento politico attraverso una catena di contatti su 4Chan.


Il microtargeting è una tecnica attualmente usata nelle pagine dei più famosi social network e ha come unico scopo influenzare l’opinione pubblica circa un fenomeno e indirizzarne il pensiero in una specifica direzione. Di condizionare il voto.
Il tutto alla luce del sole e tecnicamente entro i confini della legge.

Il meccanismo fa leva sul malcontento della gente ed è studiato e pianificato in ogni singolo passaggio poiché alla base ci sono delle società che hanno tra i loro dipendenti degli esperti di comunicazione social che sanno come utilizzare e veicolare le notizie ma anche come prevederne l’impatto. Ricordate Cambridge Analytica?

Se a Westeros ci fosse stato Facebook allora Ditocorto avrebbe indirizzato nelle home page delle personalità più influenti del regno delle notiziole apparentemente insignificanti ma in realtà prepotentemente allusive. Allora sulla home di Ned Stark sarebbe apparsa la foto della daga con cui il sicario ha cercato di uccidere suo figlio con l’avviso “A Jaime Lannister piace questo elemento”oppure sulla bacheca di Cercei Lannister sarebbe apparso “Ned Stark è appena entrato nel gruppo: chi si accoppia in famiglia il drago se lo piglia”. E così avrebbe condizionato l'opinione pubblica in una direzione da lui decisa.

Scherzi a parte, di questi tempi informarsi bene è un impegno fondamentale e un atto di conservazione e rispetto della propria intelligenza: dobbiamo sforzarci di alzare il livello del nostro senso critico senza giudicare a priori e non accontentarci mai della prima versione di una notizia.


Ned Stark si è fidato di Ditocorto e sappiamo com'è andata a finire.
Mettiamo sempre in discussione ogni notizia che leggiamo per quanto sensazionale possa sembrarci. Informiamoci bene e usiamo il senso critico.

In pratica dobbiamo sempre pensare a John Snow. Lui per definizione non sa nulla ed è nella condizione migliore per informarsi bene.


Io non so nulla

Per approfondire l'argomento microtargeting


Il microtargeting e il marketing elettorale

WhatsApp è la nuova frontiera della disinformazione e sarà impossibile da fermare


Buona vita a tutti

Commenti

  1. Non commento la metafora/parallelismo con GOT perché non lo seguo, ma sì... cose del genere sono SEMPRE esistite... semplicemente ora con il web e i social il modo di attuare certe pratiche è mutato (si è affinato).
    L'opinione si controlla, e spesso lo si fa a senso unico (senza, quindi, nessun contraddittorio di eguale "forza").
    Serve a far andare avanti le cose come bisogna che vadano avanti, in modo legale, facendo intendere che sia tutto normale e naturale...

    Moz-

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  2. “Come bisogna che vadano avanti” mi suona parecchio inquietante

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    1. Beh, la Storia ha bisogno di procedere in certe direzioni. Quella mondiale non la scegliamo noi, ma siamo "pilotati" verso certi avvenimenti e cambiamenti (di pensiero, specialmente).
      Quella personale, nostra, la facciamo noi^^

      Moz-

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  3. Più che per pilotare credo che lo sforzo venga profuso per convincere che sia meglio pensare in un certo modo, avere certe idee.

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