[Goodbye 2018] Cose di cui avrei potuto parlare ma non l’ho voluto fare




Gestire un piccolo blog come Pulp Standoff non è complicato ma questo non vuol dire che sia facile. Bisogna sentire di voler parlare di qualcosa, buttare giù le idee, scrivere il post, revisionarlo varie volte e impreziosirlo con foto e citazioni. Capiamoci: non è che sia faticoso ma ci vuole tempo e il tempo, oggi, è una risorsa preziosa.

Ecco quindi la classifica dei 5 argomenti dei quali avrei anche potuto parlare ma poi ho procrastinato troppo, mi è passata la voglia o semplicemente erano troppo off topic per questo blog.



Politica


Di questi tempi la politica è un argomento che attira parecchio interesse ma poiché si è trasformato – grazie all'assidua presenza dei politici italiani sui social – in una specie di grande discussione da bar in cui ciascuno sbraita contro qualcun altro senza che si addivenga a una qualsiasi soluzione, ho preferito glissare.

Purtroppo nel nostro Paese gli spunti di discussione, in questo senso, non mancano affatto e seguendo alcuni mezzi di informazione non convenzionali ( si legga: non schierati politicamente) mi sono fatto delle idee che avrebbero potuto sollevare un vespaio virtuale visto che già a parlarne con amici e conoscenti si è arrivati alla polemica.

Società 



Visto il clima di nazionalismo esasperato, sfiducia nel prossimo e intolleranza anche di questo argomento avrei potuto parlare tranquillamente. Io per lavoro ho a che fare con il mondo dell’apprendimento e con i ragazzi per cui da loro percepisco lo stato confusionale in cui si vive. 

Si sarebbe potuto parlare del perché ci comportiamo come cani rabbiosi pronti ad azzannarci alla gola, del motivo per cui la frustrazione diventa cieco odio e dei perché di alcune parole e azioni di personaggi che falliscono costantemente la missione: tieni la bocca chiusa se non sai.


Calcio 



Chi mi conosce personalmente sa bene che sono un ex tifoso di calcio. Fortunatamente, e non mi vergogno di dirlo, mi sono allontanato da un mondo che è diventato un pessimo travestimento dell’intolleranza. Già solo il fatto di odiare una persona perché simpatizza per questi o quei colori mi sembra una regressione culturale spaventosa. Forse e sicuramente c’è chi riesce a gestire meglio di me la propria passione calcistica e quindi non la deve per forza sopprimere ma da quando non vivo l’assillo della partita, la tensione del risultato e il disappunto dello sfottò vivo meglio.

E poi ho scoperto che ci si può appassionare anche ad altri sport come il rugby, la pallavolo, il basket e l’atletica leggera.


Roma caput mundi




Vivo nella capitale d’Italia in mezzo a tutte le controversie e le contraddizioni che questo comporta. Luce meravigliosa, Sole quasi sempre presente, grandi spazi e un colpo d’occhio da togliere il fiato più o meno ovunque ma anche un sistema di trasporti poco efficiente, viabilità impossibile, condizioni sociali da psichiatria. Ma sono siciliano e alle contraddizioni sono abituato. 

Quello a cui non sono abituato è la maleducazione e la prevaricazione a cui si è soggetti girando per Roma. Non sempre eh, però il più delle volte.


Cose di lavoro




Mi occupo di apprendimento. Gestisco, insieme a delle colleghe, uno studio privato e un sito professionale dove spesso pubblichiamo post riguardo l’apprendimento e la psicologia, il mondo dell’istruzione e il miglioramento personale e culturale. Spesso alcuni argomenti non possiamo trattarli a fondo nel nostro sito quindi sono stato tentato di riciclarli per Pulp Standoff ma poi ci ho rinunciato per definire nettamente una linea di separazione tra privato e professionale.
Perché nel mondo professionale posso anche fare il tutor per vivere ma nel privato non è un’etichetta professionale che può qualificarmi e chi legge questo blog si avvicina a me più di quanto potrà mai fare un cliente.

Fine.

Buone feste e buona vita

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