La collina dei conigli: allegoria e angoscia in una storia per bambini


Se pensavate che il trauma maggiore fosse stato la morte della madre di Bambi, la separazione tra Dumbo e la madre o le innumerevoli morti di Crilin allora siete fortunati perché non avete ancora provato lo sgomento fatto cartone animato.

La nostra storia inizia con un qualsiasi padre degli anni 90 che nel cestone delle occasioni di un qualsiasi supermercato, per poche lire, acquista una videocassetta in cui compaiono dei simpatici coniglietti.

Questa!


Il titolo è molto rassicurante: La collina dei conigli.



Il nostro papà premuroso pensa di fare una bella sorpresa ai propri pargoli portando a sorpresa un cartone animato nuovo, foriero di ben un’ora e mezza di divertimento animato. A quei tempi questo era un’avvenimento che ti poteva far svoltare la giornata.
Che ci volete fare? Non esisteva Youtube e nemmeno Netflix!
La felicità dei bambini alla vista della videocassetta è gioia per gli occhi del padre così concede il permesso per vederla subito dopo pranzo anche se ancora i compiti non erano stati fatti.
Altri tempi, signori, altri tempi.

Così i piccoli si mettono davanti alla TV e il papà schiaccia PLAY pensando di regalare ai figli 90 minuti di spasso. Non può assolutamente pensare che qualcosa possa andare storto e non può immaginare che, sbirciando la situazione dalla porta del salotto dopo metà film, possa trovare entrambi i figli a dondolarsi tenendosi le ginocchia con gli occhi sbarrati dal terrore.

Ma era un cartone animato! Potrà anche dire il nostro papà in sua difesa ma il danno è fatto.

 Il lato positivo è che non dovrà spiegare ai figli il significato della parola angoscia.

La collina dei conigli, il cui titolo originale è Watership Down, è una storia inventata dallo scrittore Richard Adams per le figlie, poi trascritta in un romanzo che ebbe un buon successo verso la fine degli anni 70 in seguito all'omonimo lungometraggio animato che in Italia è arrivato sotto forma della videocassetta di cui abbiamo parlato prima e che tanti pensieri ha causato al padre della nostra storia.

Nel 2018 Netflix ha acquistato i diritti della serie omonima girata alla fine degli anni 70 – e mai arrivata in Italia – e l’ha riproposta come miniserie in 4 puntate realizzate con una buona (ma non sempre) CGI e una sceneggiatura fedele al romanzo. Al progetto hanno lavorato come doppiatori James McAvoy, Tom Wilkinson, Nicholas Hoult, Gemma Arterton, John Boyega e Ben Kingsley.


Un gruppo di conigli della conigliera di Sandleford, in seguito alle visioni di uno di loro, affronta un viaggio pieno di pericoli per raggiungere una nuova casa. Conosciamo così il veggente Quintilio, l’ingegnoso Moscardo, il temerario Parruccone e il fedele Pungitopo insieme a tanti altri personaggi tra cui il gabbiano Kehaar e il temibile Generale Vulneraria. (I nomi della traduzione in italiano secondo me sono molto azzeccati, una volta tanto). 
I nostri amici dovranno vedersela con la paura di perdere tutto, la speranza di un futuro migliore, la lotta per la libertà e il rispetto degli altri e di se stessi.

La particolarità della storia di Adams è il fatto che i conigli, tra tutti gli altri animali presenti, vengono antropomorfizzati e dotati di alcune qualità tipiche degli esseri umani. Inoltre essi parlano una lingua propria, il lapino, e hanno tutta una serie di convenzioni e credenze.

La collina dei conigli è una storia puramente allegorica con forti connotazioni politiche e sociali. Tocca alcuni temi molto importanti ma li alleggerisce grazie all'uso di personaggi non umani e quindi non riconducibili al mondo reale: come spiegheresti cos'è una dittatura a tua figlia di 5 anni se non attraverso una storia con dei simpatici coniglietti?

Ecco, il fatto è che di simpatico La collina dei conigli ha proprio pochissimo. Nonostante sia stato pensato per dei bambini e sia stato diffuso sotto forma di cartone animato, in realtà è più vicino a 1984 di George Orwell che a una qualsiasi classico disney.

Le figlie di Adams sono d’accordo con me








Buona vita a tutti e, se voleste approfondire la cosa, esiste un sito interamente dedicato a La collina dei conigli _____link_____



Commenti

  1. Beh io sono curioso per il cartoon della vhs, ora. Raccontami cosa conteneva, perché inizialmente avevo capito che fosse tipo Volpe, Tasso e compagnia... e invece se addirittura è La Fattoria degli Animali in salsa conigliosa, è pure più cult.

    Moz-

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  2. Conteneva un cartone animato che prometteva coniglietti pucciosi e una serena visione e invece ti traumatizzava con l’odissea di un gruppo di conigli che per scampare a un massacro (ad opera dell’uomo) si imbarca in un viaggio lungo e pericoloso alla volta della collina dove potranno vivere felici. Al confronto di Quintilio e Moscardo, volpe, tasso e compagnia bella si sono fatti una bella scampagnata, puoi credermi.

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    1. Le premesse sono similari, devo dire. Ma se è addirittura più tragico, non oso pensare...

      Moz-

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