Guillermo Del Toro ricicla i personaggi dei suoi film?



Si, ne ha già parlato qualcuno diversi mesi fa, ma io non avevo visto ancora Hellboy e non mi andava di vederlo solo per poter parlare di questo argomento. 
Adesso che ho visto entrambi i film del franchise di Hellboy perché mi andava di farlo, posso parlare di questo piccolo sospetto che sicuramente non sarà sfuggito ai più attenti.



La forma dell’acqua, il film che nel 2017 ha monopolizzato l’attenzione degli appassionati, che ha fatto tanto parlare (anche a sproposito), che è stato (secondo me) sopravvalutato da tutti e che ha portato sullo schermo (per l’ennesima volta) i concetti di diversità e accettazione, ha qualcosa in comune con Hellboy.

La forma dell'acqua, 2017


Il primo è una fiaba moderna con tanti buoi sentimenti in bella mostra e un costrutto molto disneyano, il secondo è l’adattamento di una graphic novel carica di black humor, che fa dell’esagerazione il suo punto di forza. 

Hellboy, 2004


I film hanno in comune la regia di Guillermo Del Toro, ma non solo.

Durante la visione del primo film su Hellboy c’è stato qualcosa che mi ha acceso una lampadina ma che non ho colto subito. E’ stato durante la visione del secondo film che ho capito su quale pietra stessero inciampando i miei pensieri: sembra proprio che il mostruoso protagonista de La forma dell’acqua non sia tanto diverso dal personaggio di Abe presente nel franchise di Hellboy.

Vedere per credere.
Abe Sapien da Hellboy

La "cosa" nell'acqua

Che Del Toro abbia riciclato il design del personaggio?

La creatura de La forma dell’acqua è stata presentata come un omaggio di Del Toro al film Il mostro della laguna nera e pare che lui stesso abbia confermato la cosa in un’intervista [notizia da verificare]. 

Il film, vincitore del leone d’oro a Venezia e di quattro premi Oscar è stato da molti considerato come il miglior film di Del Toro, il più profondo e delicato, quello dal messaggio più toccante. Certo, rispetto a Pacific Rim siamo a un livello di narrazione più ricercato ma a mio avviso Il labirinto del fauno rimane di gran lunga il miglior lavoro del regista messicano. Anche dopo aver visto i dimenticabilissimi adattamenti di Hellboy.

Guillermo Del Toro

Io ho sempre pensato che La forma dell’acqua sia stato sopravvalutato e che sia stato assemblato ad arte per fare incetta di premi e convincere lo spettatore medio a rivalutare il genere fantasy. Personalmente penso che sia un bel film ma che pecchi di una mancanza di originalità imbarazzante per essere un titolo così tanto incensato.

Ecco, se poi il personaggio principale è stato ripreso da un altro film, modificandone alcuni aspetti fisici, allora perdo ancora più interesse e mi convinco che forse quei premi sono un po' troppi e che il sensazionalismo intorno al film andrebbe ridimensionato
.
Non che riciclare i personaggi – specie se sono tuoi – sia un reato, ma è triste.

Se oggi Spielberg se ne uscisse con un film in cui la Terra viene invasa da alieni che somigliano a quello di E.T. sarebbe una grossa caduta di stile.

Renè, salvaci tu.





Buona vita a tutti

Commenti

  1. Ma poi, quell'Abe, non è simile al tizio (Abe) dei videogames Oddworld? XD
    Non ci avevo pensato, comunque: ci sta, ci sta.
    Sarà che un paio dei titoli citati non li ho visti (ad esempio La forma dell'acqua, che trovavo paraculo), ma sì, effettivamente è la stessa cosa.
    P.s. anche per me Il labirinto del Fauno spacca :)

    Moz-

    RispondiElimina
  2. Il labirinto del fauno è un fantasy coi fiocchi. Vero, anche il tipo di Oddworld gli somiglia...

    RispondiElimina

Posta un commento