JoJo Rabbit: l’insostenibile leggerezza dell’essere…





… nazisti o giù di lì.



Se esiste una cosa che mi fa fare pace con il cinema, che rinforza la mia convinzione di uscire di casa, pagare un biglietto che a volte (convenzioni a parte) raggiunge cifre considerevoli sono proprio i film come JoJo Rabbit, titolo di un regista - che ho scoperto essere anche sceneggiatore e attore principale - che non avevo mai sentito nominare: Taika Waititi.

E, per dirla tutta, non avevo neanche visto il trailer di questo film.




Quindi sono andato in sala praticamente con zero aspettative e dire che invece quello che ho visto è stato un prodotto di eccezionale qualità e ottima fattura: un’idea gestita così bene e con tanta passione per l’arte di fare i film che quasi non ti accorgi che il contesto della storia è la Germania in preda all’isteria nazionalsocialista.

E infatti, il piccolo Johannes Betzler è proprio un nazista. 

Johannes, ovvero JoJo, è un piccolo camerata della gioventù hitleriana, così convinto delle idee del fuhrer da crearsi un amico immaginario che ha le sembianze proprio di Hitler, anzi, che è proprio Hitler. Petulante, ossessivo ma anche infantile e imbecille, questa versione del capo del nazismo è la nota più surreale e divertente del film e rappresenta tutto il groviglio di stupidaggini che la propaganda nazista ha usato per confondere la testa di molte persone.



JoJo vive con la madre Rosie in una grande casa e ha molto tempo libero dopo essersi accidentalmente ferito durante una sessione di addestramento militare. Scorrazzando per casa, un giorno che Rosie è uscita, il piccolo scopre qualcosa che metterà in discussione la sua concezione della realtà.

JoJo Rabbit è un film surreale, strampalato, dolce e, in certo senso, molto attuale. Waititi ha fatto un lavoro eccezionale nel mescolare il contesto storico e l’ironia e a farli viaggiare di pari passo per mostrare tutta l’assurdità di una delle teorie più atroci e feroci che la nostra storia abbia conosciuto. Penso che riuscire a trattare un tema di questa portata con la leggerezza che ho visto in questo film sia un grande merito. Se tendere il braccio destro in aria con il palmo della mano teso è diventato un gesto di rispetto ostentato con orgoglio, Waititi lo ha trasformato nella più ridicola delle abitudini e chi lo fa in un individuo la cui stupidità è palese.

JoJo Rabbit si candida ad essere uno dei miei film di riferimento ed era tanto tempo che non aggiornavo quella lista. Il dodicenne che è in me ha rivisto tutta la sua insostenibile rigidità mentale nel piccolo JoJo (ma io non ero nazista, eh!) e contemporaneamente l’adulto che sono non ha potuto non notare la straordinaria resilienza di cui è capace il ragazzino nel momento in cui il suo sistema di valori viene giù come Berlino sotto le bombe degli Alleati.


JoJo Rabbit
Regista e sceneggiatore: Taika Waititi
Nel cast: Roman Griffin Davies, Thomasin McKenzie, Scarlett Johansson, Taika Waititi, Sam Rockwell, Alfie Allen.
Tratto dal romanzo Come i semi d'autunno di Christine Leunens

Werden wir Helden Für einen Tag



E’ tutto gente, buona vita a tutti.


Commenti

  1. Jojo Rabbit è uno di quei film che si vogliono bene come si vuole bene ad un amico!

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  2. Questo l'ho conosciuto casualmente tramite la copertina di una rivista: ti sembrerà assurdo ma non ne avevo mai sentito parlare, mentre era in lavorazione.
    So che è bellissimo e infatti la tua recensione lo conferma. Devo vederlo, anche perché io sono ancora dodicenne^^

    Moz-

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  3. L'ho scoperto anche io totalmente per caso su consiglio di un'amica. Grande scoperta.
    Be' dodicenne va bene, speriamo non filonazista....

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