Chiacchierata con un amico del blog ...




... che adesso scrive per Movieplayer.

Giuseppe è non solo un caro amico di Pulp Standoff e del sottoscritto ma anche uno dei fondatori stessi del blog: insieme a lui ho cominciato questa avventura che prima aveva un nome e contenuti diversi. Ne parlo QUI.

Da qualche anno Giuseppe è redattore per il sito di Movieplayer.it oltre a gestire un suo personale blog (Ieri, Oggi e Domani ) e non posso ignorare il moto di orgoglio che sento quando leggendo un suo articolo ricordo i tempi della programmazione su questo blog.

Data l’impossibilità pratica dettata dalla distanza geografica tra i luoghi in cui viviamo gli ho fatto qualche domanda (via social) da blogger a blogger. Immaginatela come una chiacchierata al bar. In attesa che diventi una chiacchierata reale... 




Nel mondo degli influencer e degli youtuber, come ci si sente a parlare di cinema su un blog? Usando parole invece che suoni e immagini?

È indubbiamente una sfida. Scrivere di cinema su un blog, al tempo delle video-recensioni su YouTube e delle dirette da social, significa cercare di mantenere ordine e struttura rispetto a una frenetica immediatezza. Si potrebbe affermare che verba volant, scripta manent: eppure sarebbe troppo semplice. La scrittura ha, piuttosto, la peculiarità di fissare i concetti e lasciarli lì anche per essere consultati e approfonditi più volte. Quando l’argomento è il cinema, questo risulta quanto mai agevole e opportuno: difficile liquidare un film con una semplice frase o in pochi attimi, lunghi quanto una singola storia Instagram, soprattutto quando si parla di opere di un certo spessore.
E poi vi è il fattore nostalgico: io sono cresciuto con le enciclopedie e i libri di cinema. Magari un quindicenne di adesso troverebbe tutto questo troppo sorpassato. Ma la scrittura possiede un fascino antico…


Da un piccolo blog a un importante sito specializzato in cinema: quanto è diversa l’impostazione del lavoro?

Come sai, caro Mick, devo molto a te: i miei primi articoli di cinema vennero pubblicati sul tuo, nostro blog in comune, il quale ci ha regalato tante soddisfazioni. Avendo poi aperto il mio blog e, in seguito, avuto la possibilità di scrivere per altri siti, ho dovuto necessariamente aggiornare le mie competenze strettamente tecniche (impostazioni di un articolo, comprensione del Search Engine Optimization, impaginazione) e organizzare al meglio il lavoro, per scrivere bene e farlo in breve tempo.

Aspetti che sono divenuti fondamentali da quando, lo scorso anno, ho avuto il privilegio di entrare a far parte della redazione di Movieplayer.it, uno dei più importanti riferimenti italiani per il grande schermo. Qui, l’anima da blogger serve per trovare spunti e proporre argomenti validi; la preparazione cinematografica è fondamentale per lavorare su ogni tipo di area (recensioni, eventi, notizie, approfondimenti); le conoscenze tecniche (di cui scrivevo prima) sono necessarie per districarsi all'interno del sito, il quale va continuamente aggiornato nel database, essendo anche una fonte di informazione per i lettori. 



Un sito più importante significa anche una platea più importante: senti questa responsabilità?

Eccome! In realtà, per dare il meglio, occorrerebbe non pensarci: pensiamo a un calciatore che si trova dentro uno stadio enorme e pieno in ogni ordine di posti, o a un tenore che deve esibirsi in un teatro esigente e attento. Lì occorre mantenere la concentrazione per non sbagliare.
Qui, con le dovute proporzioni, è necessario rimanere sé stessi, avere fiducia nelle proprie idee e cercare di essere quanto più sicuri e determinati, ma anche confidenziali, facendo sentire comodi i lettori. Ma, alla stessa maniera, occorre essere precisi, professionali e rimanere nel proprio terreno più consono, senza strafare o esagerare nei contenuti. Ogni nuovo articolo è come una gara da affrontare: bisogna dare tutto per ottenere il risultato. Ma sempre con grande umiltà e dedizione: due elementi fondamentali.

In che modo ti approcci alle critiche sulle tue idee o impressioni riguardo a un film?

Scrivere di cinema e proporre il proprio lavoro al pubblico certamente espone alle critiche, che fanno parte del gioco e, se costruttive, possono rappresentare un momento di confronto e di crescita personale e professionale.

Ritengo quindi importante un contraddittorio che sia basato sul reciproco rispetto delle opinioni e strettamente legato ai risvolti narrativi e tecnici di un film. Quelle che non riesco a sopportare sono invece le critiche che finiscono sul piano personale o trasformano il dibattito in una contesa.

Il primo esempio è quando mi si attacca sui miei film, registi e interpreti preferiti, e mi si addita di difesa a priori solo perché non sarei obiettivo. Ma chi mi conosce sa che invece cerco di valutare un film con la massima oggettività possibile, anche se poi i sentimenti possono avere la meglio. E se nel cinema non prevalgono le emozioni, che significato avrebbe questa meravigliosa forma d’arte?

Il secondo esempio è rappresentato da una pessima abitudine che, spiace ammetterlo, è figlia della nostra epoca dei social. La tastiera annulla le distanze e apre a ciascuno la possibilità di dire la propria, ma offendere chi la pensa diversamente, fare a gara nel lanciare giudizi al vetriolo, e insultare (addirittura) registi, attrici e attori sta diventando quasi una regola del dibattito cinematografico sul web. E anche a me è capitato spesso di subire critiche di questo genere: in particolare per aver da sempre difeso il mio autore prediletto Christopher Nolan, le mie amate Emma Stone e Miriam Leone, i miei amici Ryan Gosling e Damien Chazelle e non soltanto…

Ma si sa, non tutti possono pensarla alla stessa maniera: nei giusti toni, il confronto acceso rende comunque tutto più… esplosivo!




Ammetto di condividere quello che dice Giuseppe riguardo le critiche. Credo che ci siamo resi conto più o meno tutti che nessuno riesce a perdonare a una persona di avere idee e opinioni diverse dalle sue. Questo è un peccato perché ci priva di un confronto arricchente, motivante e costruttivo per coltivare una passione ... a prova di bomba.

Un sentito grazie per la chiacchierata a Giuseppe.

E’ tutto gente, buona vita.

Commenti

  1. Per me è un privilegio tornare su questo tuo, "nostro" blog e raccontare le mie emozioni e pensieri, rispondendo alle tue domande. Grazie Michele :)

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  2. Beh, un ritorno... da ospite, molto figo.
    Giusta la riflessione sulle critiche, diciamo che forse la differenza tra un blog e un sito multi-autore è che in quest'ultimo le visioni personali sono un po' in secondo piano, essendo tutto molto neutrale.

    Moz-

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    1. Riguardo alle critiche: purtroppo viviamo nell'era dell'opinione a tutti i costi e molti considerano un'offesa alla propria persona il fatto che qualcun altro possa avere un'opinione discordante dalla sua.

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