Ash vs Evil Dead, secondo round.


Il ritorno di Ash




Consiglio 1: questo post contiene linguaggio scurrile e esplicito che può arrecare offesa a qualcuno. Se quel qualcuno sta leggendo questo post può tranquillamente togliersi dalle palle che qui mica stiamo ad accarezzare gli zombi...

Consiglio 2: avviate il video qua sotto e sparatevi a tutto volume Highway Star dei Deep Purple.




Fatto? Ecco, adesso potete proseguire nella lettura.



Nobody gonna take my car

I'm gonna race it to the ground

Nobody gonna beat my car

It's gonna break the speed of sound




Autunno del 1981. Un gruppo di ragazzi decide di passare qualche giorno in una baita in mezzo ai boschi incontaminati quando casualmente uno di loro trova uno strano libro e leggendone qualche passo risveglia il male, in realtà un demone kandariano in grado di creare i non morti. Solo un ragazzo si salverà - il giovane Ash Williams - ma il prezzo da pagare sarà altissimo. 



Estate del 2015. Buttatosi da anni alle spalle lo spaventoso episodio che ha condizionato la sua vita, Ash è ormai un cinquantenne in buona forma fisica che fa il commesso in un general store e di tanto in tanto prova a fare qualche acchiappo al pub del paesino in cui vive. 



Ok, basta così. Inutile dare serietà a qualcosa che serio non è e che proprio per questa caratteristica è un capolavoro assoluto. Se Sam Raimi con La Casa aveva creato un cult del genere horror/splatter, con la serie TV Ash vs Evil Dead è riuscito a portare sul piccolo schermo gran parte della grandiosa cialtronaggine del film.

Ash è un cazzone cinquantenne con la fissa per la provolaggine e che spara stronzate a raffica pur di portarsi a letto la pollastra di turno. In una di queste occasioni è talmente fatto da rileggere il famoso Necronomicon ex mortis, il testo che conserva da più di 30 anni nella sua roulotte. E il male si scatena nuovamente per conquistare il mondo...ehm, no, il male si scatena nuovamente contro Ash.

Ciao Ash, siamo tornati per romperti il culo

La bellezza di Ash vs Evil Dead comincia proprio da questa chiave narrativa. Se ne La Casa Ash è quasi incolpevolmente coinvolto nella vicenda, qui è proprio lui a liberare il demone kandariano per la seconda volta e poi a proporsi come l’unico a poterlo fermare, come un eroe. Il fatto è che se eroe e causa del problema coincidono non si può non cedere alla risata.

E non si può non volere bene a questa serie.

E allora imbracciamo la motosega e il fucile a canne mozze e andiamo a caccia di demoni a colpi di battute di spirito e clamorosi colpi di fortuna insieme ad Ash e la sua squadra d’assalto composta dall'ispanico Pablo e dalla focosa Kelly. 


Ma non finisce mica qui.

Ad impreziosire il prodotto ecco che Raimi tira fuori un asso vincente dalla manica: Xena Ruby. Un personaggio sin da subito molto ambiguo che si mette alle calcagna del nostro eroe per un motivo del tutto personale. 



Raimi torna quindi a lavorare con il suo attore feticcio Bruce Campbell, in grande spolvero devo dire, e con la truce Lucy Lawless che dopo le fortuna della serie Xena: la principessa guerriera e Spartacus torna a calcare le scene con regolarità. 


E poi, ancora, c'è il forte gusto di cinema horror anni '80 di cui Ash vs Evil Dead è fottutamente pregna. C'è tutto il repertorio di genere dalla frase ad effetto prima di decapitare il demone non morto al salto al ralenti per afferrare la fedele motosega da braccio.
Tantissimi i siparietti ironici con discorsi nonsense e ben calibrati, invece, sono i momenti seri che danno uno spessore particolare alla storia. Alcune scelte di trama sono anche molto più coraggiose di quanto mi aspettassi.

Ragazzi, Ash vs Evil Dead è un gioiellino.


E’ tutto gente, buona vita.


Yeah it's a mad hurricane

Alright hold on tight

I'm a highway star

I'm a highway star

I'm a highway star

Commenti

  1. Finalmente è arrivata la tua rece!
    Benissimo che dirti di più: la considero allo stesso tempo idiota ed intelligente , auto-citazionista è demenziale.
    Mi è piaciuta un sacco!
    Su Netflix sono arrivati fino alla terza stagione.
    Nella terza vedo un collegamento che però non si è risolto completamente con L’armata delle tenebre , sinceramente l’episodio che meno mi è piaciuto della trilogia...ma che sto cominciando a rivalutare proprio grazie alla serie televisiva.
    Ah e infine ti ringrazio perché finalmente mi hai levato il dubbio su dove avevo già visto Lucy Lawless ..era un viso conosciuto ma non ricordavo dove l’avevo già vista.
    A presto, ciao Mick!

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    1. Autocitazionista è proprio il termine giusto. Io ho adorato l’intera trilogia e la serie TV è un prodotto che la accompagna bene.

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  2. Sai che ancora non lo vedo? E io amo la saga de La Casa.
    Ma in questa serie ci sono rimandi anche ad Army of Darkness?
    Comunque sì, di serie così (sequel cult FATTI BENE, un po' come Cobra Kai) ne abbiamo bisogno!!

    Moz-

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    1. Si autocitano ogni secondo. Altro che riferimenti!!!

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  3. @Moz
    Se posso permettermi, nelle prime due stagioni oltre alle auto citazioni trovi pure risposte ai quesiti lasciati irrisolti nei primi due film originali.
    È questo il bello che ho trovato di questa serie .
    Un concetto di Continuity quasi letterale.
    Ciao ad entrambi

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    1. Esatto, poiché ci ha messo mano proprio Raimi la continuità è perfetta. In pratica siamo davanti a un ampliamento della storia narrata dalla trilogia.

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