The Place e i desideri pericolosi



Cosa posso fare per te?



Desideri, aspirazioni e ossessioni. Se è vero – come sosteneva Oscar Wilde – che il modo migliore di combattere una tentazione è cedere allora nessun desiderio rimarrà inespresso, ma quanti saranno esauditi?

In città c’è un bar dall'aspetto poco appariscente e dall'arredamento leggermente fuori moda. Nel tavolino in fondo alla sala potete trovare un uomo con una grossa agenda: se andate da lui con un desiderio, qualunque esso sia, lui vi dirà che potrà essere esaudito, che potete avere quello che volete ma in cambio dovrete portare a termine un compito. 



E così, giorno dopo giorno, una sarabanda di personaggi incontra l’uomo per chiedere le cose più disparate. C’è la donna che vuole ritrovare l’intimità con il marito, la vecchia signora che vuole far guarire il consorte, il padre che non vuole veder morire il figlio, il padre che vuole rivedere il figlio ma anche chi vuole apparire più bella e chi vuole passare una notte con una pin-up.

L’uomo risponde sempre allo stesso modo: vuoi questo? Allora fai quello.

Lo fai per te e per nessun altro. Lo fai perch' vuoi ottenere in cambio l’oggetto del tuo desiderio. 



The Place è un film lineare, semplice e spietato allo stesso tempo. 
La cosa peggiore che si possa chiedere a una persona è quali siano i suoi desideri più reconditi e ancora peggio è chiedersi cosa sia disposta a fare per vederli realizzati.

L’uomo potrebbe apparire come una specie di genio della lampada ma invece è più vicino a rappresentare una forma di dio o di diavolo, se volete. Vi concede quello che volete ma solo dopo che avrete fatto ciò che ha chiesto. La scelta, in ogni caso, è vostra.

Paolo Genovese ha diretto senza personalismi e con un stile pulito questo adattamento di un fantasy-drama americano intitolato The Booth At The End (Il tavolo in fondo) dove però si flirtava un po’ troppo con il fantastico. Genovese e Isabella Aguilar – che hanno scritto insieme la sceneggiatura di The Place – si sono inventati un taglio più intimo e maggiormente basato sul dialogo, sull'espressività e sulle emozioni. 

In questo senso gioca un ruolo importante anche il cast. Valerio Mastrandrea è bravissimo nel ruolo dell’uomo con l’agenda: le sue espressioni nette e l’atteggiamento pacato rimandano distacco senza superficialità. Il resto del cast che comprende Marco Giallini, Vinicio Marchioni, Vittoria Puccini, Alba Rohrwacher, Sabrina Ferilli, Alessandro Borghi, Rocco Papaleo e l’insulso (almeno per me) Silvio Muccino è stato scelto in modo appropriato offrendo quanto di meglio riesce a offrire il cinema italiano quando deve rappresentare i patemi dell’animo umano. Due parole ancora sul cast, e poi giuro che la smetto di giocare a fare l’esperto, le voglio spendere su Alessandro Borghi e Sabrina Ferilli.

Borghi è una delle realtà attoriali migliori dell’ultimo periodo e chi volesse avere riscontro di quanto dico basta che vada a recuperarsi Non Essere Cattivo, Suburra, Sulla mia pelle e Il primo re



Sulla Ferilli devo dire di essere sorpreso di come è riuscita a reinventarsi come attrice e di quanto sia convincente in determinati ruoli, come ad esempio proprio in The Place in cui interpreta l’unica cameriera del bar, un personaggio chiave per permettere allo spettatore di indagare sull'uomo con l’agenda.

The Place è stato una vera sorpresa, uno di quei film che alla fine dici: che bomba! E il bello è che questo effetto lo ottiene senza effetti speciali, senza scene d’azione e senza colpi di scena. 

Il cinema è Cinema soprattutto quando la bravura di chi scrive il film, di chi lo dirige e di chi lo interpreta riescono a sospendere l’incredulità di chi guarda in modo così perfetto da essere impercettibile.

E’ tutto gente, buona vita. 
E attenti a cosa desiderate perché potrebbe avverarsi.

Commenti

  1. Questo me l'hai venduto. Cast italiano spettacolare, non c'è che dire.
    Ma... cosa dovrebbero fare coloro che esprimono un desiderio?
    Si può fare un esempio?

    Moz-

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    1. Merita tantissimo anche solo per l'atmosfera. Chi esprime un desiderio deve fare cose...spesso molto poco carine. Crimini talvolta ma c'è un perché e si scopre man mano.

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    2. Mh, mi sa di cose intrecciate o... roba di karma.

      Moz-

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    3. Niente filosofia, te lo assicuro.

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