Paracelso ci aveva avvertiti
Molto tempo fa ho letto un libro sull'alchimia e ad un certo punto veniva riportato un motto di Paracelso che fa così: è la dose che fa il veleno, non la sostanza.
Ecco, la recensione di Venom potrebbe anche finire qui, ma
sarebbe ingiusto per quel poco di buono che c’è nel film e per Tom Hardy che
anche in film pessimi, proprio come questo, riesce comunque a convincermi.
Venom è un film del 2018 diretto da Ruben Fleischer
con Tom Hardy, Michelle Williams e Riz Ahmed. Il film si basa sui personaggi
creati dai fumettisti David Michelinie e
Todd McFarlane, in particolare dei simbionti acerrimi nemici di Spiderman, primo
fra tutti Venom.
Venom è un’entità aliena che ha bisogno di un ospite compatibile
per poter sopravvivere. La presenza del parassita alieno conferisce all'ospite
poteri sovrumani ma contemporaneamente ne modifica il comportamento dato che l’alieno
è aggressivo ed estremamente pericoloso. La compatibilità è molto importante
perché se non ci fosse allora morirebbero sia il simbionte che l’ospite. E qui
entra in scena l’outsider Eddie Brock (Tom Hardy) che, caduto in disgrazia per
una causa giusta portata avanti però con l’inganno, perde tutto e conduce una
vita grama in cerca di un qualche riscatto.
Il film la butta sulla commedia e questa è una cosa che mi è
piaciuta molto. Il senso di vedere il film sta tutto nella leggerezza con cui
viene pensato il personaggio di Eddie e come viene gestito da Tom Hardy. Sembra
di essere in un episodio della serie animata di Spiderman ed è esattamente
questo che dovrebbe farti vedere un cinecomic, secondo me. Ti devi divertire
senza elucubrazioni cervellotiche o chissà cosa. Sto guardando Venom, una
storia tratta da un fumetto in cui notoriamente l’ironia e la battutina sono
sempre presenti: ecco perché quando entra in scena il simbionte, il suo scambio
di battute e di insulti con Eddie è semplicemente divertente. Come deve essere.
Purtroppo però Tom Hardy può risollevare il film fino a un
certo punto. Ci si diverte, questo si, ma la sceneggiatura è comunque pessima:
prevedibile all’ennesima potenza, inesistente in alcuni punti e troppo
complicata alla fine. Se Paracelso aveva ragione allora sarebbe il caso di fare
un appunto: se il film è dedicato a Venom e se ad un certo punto si capisce che
nonostante i molteplici poteri comunque il simbionte un punto debole ce l’ha,
che cavolo di senso ha aggiungere altri 3 simbionti di cui si intuisce il
destino fin dall’inizio?
Ne bastava uno di simbionte, Venom, e poi qualche idea meno
ridicola e paracula.
Detto questo, Venom è un film pessimo ma diverte. Ha una
sceneggiatura orrenda ma Hardy sa valorizzare il personaggio senza farti mai
sbadigliare.
Per ora è tutto gente, buona vita.
E' un film che ama molto mio nipote, 12 anni, quindi questo conferma pienamente la tua recensione :D
RispondiEliminaCredo sia uno dei pochi cinecomic fatti con sincerità e senza imbottirli di scene clou per attirare i fan della prima ora. A mio parere un film mediocre che riesce a far divertire è meglio di un film pessimo pompato come se fosse un capolavoro della cinematografia moderna.
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