Knock Knock: indovina chi bussa alla porta?

 


La maturità di Eli Roth


 Eli Roth è un personaggio molto particolare. Attore, produttore, sceneggiatore e soprattutto regista e quest’ultimo entrata del suo curriculum è quella che ci interessa oggi. Dietro la cinepresa Roth ha firmato gli horror/splatter/gore Cabin Fever, Hostel e Hostel II e il disturbante The Green Inferno, ma oggi a noi interessa quello che credo sia il lavoro che segna il passaggio tra l’impetuoso genio del regista dotato e la maturità del professionista che sa come dosare la sua arte alla perfezione.

Oggi parliamo di Knock Knock.



Knock Knock è un film del 2015 interpretato da Keanu Reeves e Ana De Armas, remake del film Death Game del 1977.

Evan Webber (Keanu Reeves) è un architetto che vive in un bella casa vicino a Hollywood e che vuole approfittare del weekend senza moglie e figli per ultimare un importantissimo progetto di lavoro. Lasciato solo dalla famiglia, Evan mette su un bel disco rock ad alto volume e si concentra sul lavoro finché non sente bussare alla porta di casa. Sulla soglia si palesano due ragazze molto giovani, completamente zuppe (fuori c’è un temporale coi fiocchi) in cerca di aiuto per raggiungere un indirizzo che dovrebbe essere in quella zona.



Fin qui, la sinossi sembra l’inizio di un film porno ma fidatevi, Knock Knock vi prenderà a pugni nello stomaco così tanto che quasi non farete caso alla scena di nudo di Ana De Armas. E vi incazzerete anche di brutto appena metterete a fuoco la situazione.

Con questo film, dicevo, Roth dimostra di aver maturato una caratteristica molto interessante e che si vede solo in alcuni registi e cioè quella di gestire la storia in crescendo, non mostrandoti praticamente nessuna scena esplicita ma facendovi lo stesso gelare il sangue nelle vene quando e se riuscirete a empatizzare con il protagonista. Il tutto procede con un ritmo sempre più serrato man mano che il film procede e se vi sembrerà naturale chiedervi come potrebbe mai andare a finire sarà altrettanto naturale ascoltare quella vocina interiore che continua a chiedere: ma io, in quella situazione, come cavolo mi sarei comportato?



Knock Knock ha i suoi punti di forza nella tensione e nella curiosità. La tensione che si genera scena dopo scena e sembra annullare qualsiasi altra chiave di lettura ma anche la curiosità di vedere cosa succederà.

Keanu Reeves da ancora una grande prova, a me piace molto la sua espressività in un film dove aveva una parte difficile da interpretare; Ana De Armas conferma quello che pensavo di lei dopo averla vista e apprezzata in Blade Runner 2049 e soprattutto in Knives Out (ne ho parlato QUI): questa ragazza è eccezionale, ha una capacità di gestire le espressioni facciali, il tono della voce e la gestualità in modo così preciso da calarsi completamente nel ruolo che sta interpretando. La migliore del cast di questo film.

Questo Knock Knock è passato un po’ in sordina e non mi spiego per quale motivo visto che altri film con lo stesso tema centrale invece vengono osannati come se fossero dei film rivoluzionari ma che dopo la visione si sono rivelati insulsi, tanto che neanche ne ho voluto parlare qui.
Per me, invece, Knock Knock è un film da vedere anche solo per interrogarsi sulla dinamica che racconta.

E per ora è tutto gente, buona vita.

Commenti

  1. Concordo, dopo infatti si è perso con cosette con Jack Black. Gran bel filmetto questo con una Ana De Armas che non si dimentica ;-) Cheers

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    1. Perché c'è un solo film in cui compare Ana De Armas e si riesca a dimenticarsela?

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    2. ahahha Ana De Armas piace a molti, vedo :D
      E' bellissima, anche struccata.

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  2. Green Inferno è disturbante per la sua bruttezza :D, consentimi la battuta.
    A me Roth non piace per niente..
    Discreto Cabin Fever...Knock Knock non l'ho visto, ma certamente la De Armas per me è una delle donne più belle del globo :)
    Detto questo, secondo me questo film non ha avuto successo perché forse ha puntato sulla tensione e non sullo splatter e sull'exploitation dei suoi più celebri film!

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    1. Condivido il tuo pubto di vista. Forse da Roth si aspettavano sempre lo stesso stile. A me ha sorpreso proprio questo cambiamento: non sono un fan di film disturbati e splatter, Hostel l’ho visto una volta e non voglio rivederlo, Green Inferno mi sto decidendo di rivederlo per studiarmelo meglio

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  3. Anche io non capisco come mai questo film non abbia ricevuto il giusto risalto. Tanto che ce l'ho in lista perché volevo proprio parlarne anche io.
    Su Green Inferno concordo con Riky: una cagata incredibile, che non merita neanche una seconda visione per quanto mi riguarda :D

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    1. Tra l'altro è anche un film che causa scontri tra femministe e maschilisti...

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  4. beh se mi trovate un senso al tutto e una chiave di lettura concreta vi do ragione ma visto che non ce ne e pare che e senza senzo perche sul moralismo del non avere detto no non lo puoi mettere perche lo ha detto infatti la prima scena di sesso sembra di piu uno stupro. e si nota che cerca di trasmettere un messagio. magari il passato delle ragazze msi aprofondito o persino inventato da loro. mi dispiace ha creato parechi spunti mai ellaborati che trasformano un buon proggeto che poteva anndare in diverse vie in un disastro dove regna la casistica.

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    1. Ti propongo una chiave di lettura: la difficoltà di empatizzare con i personaggi mediata dalla curiosità di sapere come andrà a finire

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