[SOCIETA’] LE SCARPE DELLA LIDL: PSICOSI O STRATEGIA VIRALE?

 


E se la situazione ci fosse già sfuggita di mano?

 

Virale – secondo la definizione ufficiale – è un aggettivo riferito a un contenuto che si diffonde in modo particolarmente veloce e capillare attraverso i social media e i canali di informazione.

A me questa definizione ha sempre suscitato un mix di emozioni contrastanti. Se, da un lato, la diffusione virale è una delle possibilità offerte dal mondo di internet che rappresenta una caratteristica sicuramente spendibile della realtà virtuale, dall’altro il pensiero che un contenuto possa diffondersi in modo incontrollato mi preoccupa perché penso a cosa possa succedere se a diffondersi fosse un’informazione falsa e potenzialmente pericolosa.



Se pensiamo al diffondersi di fake news e complottismi assortiti durante l’ultimo anno abbiamo una misura del problema.

Ci sono poi casi in cui la diffusione virale sembra del tutto innocua, quasi un’espressione della continua ricerca di goliardia nella società in cui viviamo, ma, secondo me, ciò nasconde un vizio di fondo la comprensione del quale è fondamentale per arrivare al cuore del problema: la leggerezza con cui ci si approccia a determinati argomenti che denota una superficialità estrema.

Non voglio soffermarmi sulla signora siciliana diventata famosa per la sua spontanea ignoranza né voglio spendere ragionamenti su quanto sia ignobile che lei o chi per lei rastrelli like e visual sfruttando un evento tragico come la pandemia in corso, piuttosto vorrei sottolineare un fatto accaduto in questi giorni che ha colpito la mia attenzione ovvero la ressa per un paio di scarpe (orribili, ma questo è opinabile) che si è verificata in alcuni punti vendita della catena LIDL.

Intorno a queste sneakers che riportano il logo del supermercato si è creato – da tempo, leggo in rete, e soprattutto all'estero – una specie di fenomeno di culto e una corsa all’acquisto che farebbe anche ridere se non fosse che roba del genere mi fa seriamente dubitare sulla sanità mentale di alcuni individui e poi, cosa ancora più assurda e preoccupante, la leggerezza con cui si declina la dinamica dell’effetto bolla: se tanti nella mia bolla sono convinti che quelle scarpe valgano cifre considerevoli, e le leggende urbane dicono di persone che le hanno rivendute a centinaia quando non a migliaia di euro, allora le devo assolutamente comprare anche se ciò comporta andare a fare assembramento in un supermercato mettendo a rischio l’incolumità dei dipendenti, delle altre persone invasate come me e anche di chi vuole solo fare un po’ di spesa.



E’ il concetto giustificante dell’anche se che sta facendo la differenza in questi pazzi tempi incerti che stiamo vivendo.

Dell'argomento si è anche occupato l'amico MikiMoz sul suo blog: QUI il suo post.

E per ora è tutto gente, buona vita.

Commenti

  1. Come ha detto Miki, non mi spiego davvero quanto avvenuto. E anche stamattina su ebay ho visto inserzioni delle scarpe con prezzi pari a quelle di maglie da calcio storiche.

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    1. Sono convinto dell'ipotesi che sostiene fperale in un commento qui sotto

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  2. Ahaha...che dirti?
    Io avevo pure travisato la cosa.
    Siamo alla frutta!
    Ciao

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  3. Ciao, ti lascio una citazione tratta da "La legge di Murphy" che ultimamente mi pare perfettamente calzante: l'intelligenza sulla terra è costante, la popolazione è in continuo aumento.

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    1. Molto sensato. Ti rispondo con Einstein: l'universo e la stupidità umana sono infiniti ma sul primo nutro forti dubbi.

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  4. Allora, la nostra teoria: alla Lidl hanno queste scarpe orribili e invendute, allora qualcuno di loro ha l'ideona di metterne qualcuna su Ebay a prezzi assurdi, inizia il passaparola ed ecco scatenato l'hype!

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    1. Esatto. Ed è questo quello che mi preoccupa. I dipendenti della Lidl l'avranno fatto quasi per gioco ma pensa se lo fa qualcuno che vuole spacciare una fake news? Siamo tremendamente esposti a questo tipo di dinamiche.

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  5. Avrei da ridire qualcosa sulla spontaneità di Angela da Mondello... o almeno sulla spontaneità di quel che ne è derivato :D
    Comunque, virale in questi giorni dovrebbe significare solo virus covid, e come fronteggiarlo.
    E invece ci si è ritrovati con la cosa più assurda del mondo.
    Secondo me nessuno le ha davvero rivendute a quei prezzi, e nessuno le indosserà mai (dai, che poveracciata è portare il logo del Lidl? Lo si farebbe solo per autoironia...)!

    Moz-

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    1. Sulla (presunta) signora puoi dire quello che vuoi. Io ho solo parolacce per lei e per come ha gestito il "successo". L'esaltazione dell'ignoranza e degli ignoranti e uno dei mali endemici del nostro paese.

      Anche io credo che nessuno le indosserà mai e che nessuno le abbia mai realmente comprate a quei prezzi

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    2. E mi aggiungo anche io a questa idea. Ma allora, ragazzi, perché?! Cioè... fanno schifo al caxxo, saranno di qualità infima, ti hanno costretto a fare fila e calca in tempi in cui non sarebbe proprio il caso, e... non puoi indossarle, né tantomeno rivenderle (neanche a un euro in più, secondo me, figuriamoci a centinaia o migliaia di euro). Quindi, ripeto: perché?!

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    3. Perchè la complessità del mondo supera di molto la nostra capacità di comprenderlo.
      Figurati se parliamo della stupidità umana, poi

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