POST DI FINE ANNO: COSA LASCIO INDIETRO E COSA PORTO CON ME

 

BUONA FINE BUON INIZIO

 

Tra qualche ora i calendari scatteranno dal 31 dicembre 2020 all’1 gennaio 2021 e ciò vorrà dire che ci saremmo lasciati alle spalle uno dei anni più assurdi di sempre (statistica basata sulla percezione della mia vita) ma se così deve essere allora bisogna fare chiarezza su cosa si vuole che rimanga indietro e cosa si vuole portare con sé nel nuovo anno.

Non si tratta di tirare una linea sulla sabbia – come dice Walt ne Il Grande Lebowski – ma di esercitarsi a lasciare andare le cose dando la giusta importanza a quello che aggiunge valore piuttosto che alle cose che alimentano rabbia e malcontento.

Questo è il mio proposito di fine/inizio anno. Imparare a lasciar andare parecchie cose tra cui critiche, giudizi, pregiudizi, rabbia, insoddisfazione e malcontento per lasciar spazio a voglia di fare, allegria, serenità con la consapevolezza che le preoccupazioni ci saranno sempre, non posso eliminarle, però posso decidere come affrontarle e ridurne l’impatto sulla mia vita.

Non mi piace pensare che qualcosa di magico possa accadere tra la mezzanotte di oggi e il primo minuto di domani senza che io faccia qualcosa per farlo accadere. Per rimanere in tema Grande Lebowski se il 2020 è stato un anno in cui ho tenuto botta, il 2021 vorrei impegnarmi affinché sia un anno di consolidamento e miglioramento.

Tra le cose che voglio lasciar andare ci sono la rabbia nei confronti dei negazionisti, il giudizio su persone che non hanno avuto possibilità o voglia di studiare e che per questo dicono cose che mi sembrano assurde, il pregiudizio su me stesso quando penso che alcune cose non riuscirò ad ottenerle perché non ne ho le capacità o non mi vedo pronto, l’insicurezza relativa al mio stare al mondo.

Nel nuovo anno voglio portare la capacità di affrontare in maniera costruttiva un dibattito, la dedizione  nella costruzione della sicurezza in me stesso, la leggerezza con cui affrontare le vicissitudini della vita e l’ascolto attivo delle persone con cui interloquisco sia fisicamente che in modo digitale.

 Prendete la vita con leggerezza, ché leggerezza non è superficialità, ma planare sulle cose dall’alto, non avere macigni sul cuore [Italo Calvino]

Ho imparato una cosa da questo 2020: essere resilienti, a dispetto dell’abuso che si fa di questo termine, non serve più, serve piuttosto diventare antifragili – come dice il filosofo Nassim Nicholas Taleb – ovvero trarre vantaggio dall’incertezza.

 

E voi, cosa lascereste indietro e cosa portereste con voi nel nuovo (anno)?

 

Per ora è tutto gente, buona vita e buona transizione d’anno.