THE MIDNIGHT SKY: PIU’ SCURO DI MEZZANOTTE...

 


...NON PUO’ FARE. FORSE.

 

Il primo film su cui avevo messo gli occhi in questo neonato 2021 è stato The Midnight Sky, basato sul romanzo La distanza delle stelle (Good Morning Midnight) della scrittrice americana Lily Brooks-Dalton. Diretto e interpretato da George Clooney e distribuito su Netflix durante gli ultimi ansimanti aliti di vita del 2020.

Il film sviluppa il tema della fantascienza con abbondanti dosi di post-apocalittico e una deriva ambientalista, ma dopo le prime visioni di alcuni miei colleghi blogger c’era stato un momento di divisione tra chi lo ha derubricato come film inutile e chi ne ha sottolineato gli aspetti positivi. Urgeva da parte mia un’analisi di prima mano.

The Midnight Sky è un buon film di fantascienza con un montaggio interessante e un’idea di fondo anche abbastanza avvincente ma vuoi per i colpi di scena che potrebbe prevedere anche uno spettatore cieco e sordo, vuoi per una sceneggiatura che sfrutta troppi cliché e vuoi per la presenza nel mondo del cinema di Interstellar di un certo Christopher Nolan, il tutto ha finito per lasciarmi una sensazione di già visto e anche un po’ di noia nella parte centrale.



La storia del film è imperniata intorno a due personaggi: lo scienziato interpretato da George Clooney che rimane il solo abitante di una struttura di ricerca nel Polo Nord e la specialista di missione Sully (Felicity Jones), che si trova su un’astronave a migliaia di migliaia di chilometri dalla Terra, impegnata in una missione di ricognizione per cercare di capire se su K42, un pianetucolo che orbita intorno a Giove, ci siano le condizioni sufficienti affinché possa viverci la razza umana. Le scene che si alternano ci raccontano le vicissitudini che tengono impegnato lo scienziato che è anche affetto da una qualche sorta di malattia e  l’equipaggio dell’astronave che sta rientrando sulla Terra.



Come dicevo prima, il montaggio di The Midnight Sky è molto interessante, purtroppo però rimane insieme al design dell’astronave di Sully, l’unica cosa che ho veramente apprezzato di questo film. La regia dello stesso Clooney non mi ha colpito particolarmente e la decisione di sfruttare alcuni cliché (che non voglio dirvi per non rovinarvi la visione) e di non stare attenti ad alcuni particolari marginali ma che avrebbero dato quella profondità in più alla narrazione finisce per affossare una storia che sono convinto sia parecchio più avvincente tra le pagine del libro da cui è stato tratto il soggetto del film.

Se la parte iniziale di The Midnight Sky pone un bel po’ di interrogativi e tiene acceso l’interesse, la parte centrale, lenta ed eccessivamente manieristica, finisce per annoiare quel tanto che basta per rovinarsi la sorpresa quando le rivelazioni della parte finale avrebbero dovuto solleticare la sfera emotiva. Il fatto che i plot twist, poi, non siano per niente inaspettati ma si possano prevedere con largo preavviso non gioca a suo favore.



In conclusione, The Midnight Sky è comunque un film di fantascienza da vedere perché è molto migliore rispetto alla media dei film di questo genere, un genere che è stato monopolizzato da troppi titoli ingiustamente ritenuti capolavori quando invece sono delle vaccate di proporzioni cosmiche. Vero Minority Report?

Di seguito il mio giudizio, come al solito potete usare i commenti per partecipare alla Classifica 2021.

Storia: 7

Personaggi: 6

Tematica: 6

Effetto Sorpresa: 4

Tecnica: 6

MEDIA AGGIORNATA: 5.95

E per ora è tutto gente, buona vita

Commenti

  1. Concordo, anche se sono molto affezionata a Clooney e le sue intenzioni erano buone, il film purtroppo non è riuscito bene, come dici tu. Peccato, il messaggio è importante ma il veicolo, in questo caso, è scarso.

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    1. Bastava un po' di ispirazione in più. Giusto un po'.

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  2. Se penso che mi ha fregato per un bel po' con la bimba.. ma lui che esce dai ghiacci in camicia o lei incinta ad aggiustare parabole ancora peggio.. ;)

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    1. Ti dico solo questo: si sono inventati delle carte da gioco futuristiche e poi mi mettono la tenda della decathlon nelle scene in esterna. Ma si può?

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  3. Io la cosa che proprio non ho digerito, è stato quel finale buttato lì, a mio parere senza alcun "futuro", senza alcun senso. Ma vabbè...
    Non l'ho bocciato soltanto perché c'ho visto anche qualcosa di buono, ma si poteva fare davvero molto, molto di più...

    Storia: 7
    Personaggi: 6,5
    Tematica: 7
    Effetto Sorpresa: 4
    Tecnica: 6
    MEDIA: 6,1

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    1. Grazie del voto, aggiorno la classifica. Concordo a pieno con il finale...buttato lì

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