[CATECHISMO DEL DRUGO] SESSUALIZZAZIONE E FETICISMO

 

OGGETTI COME DONNE

Fino al 1998, anno in cui Apple ha presentato il primo iMac e curiosamente anche l’anno in cui è ambientato Il Grande Lebowski, le persone non avevano mai pensato al design di un oggetto, puntando tutta la loro attenzione sulla funzionalità per cui si interessavano all’oggetto.

Essendo però il cervello la più vasta e sensibile tra le zone erogene ecco che chi ci ha saputo fare ha trasformato la tecnologia in porno in modo molto più proficuo di quanto abbia fatto il magnate Jackie Treehorn.

Nessuno poteva certo immaginare che in pochi anni avremmo imparato a notare l’aspetto sexy di un oggetto, a sessualizzarlo creando un vero e proprio feticismo dell’oggetto che alla lunga ha portato molti di noi a trattare gli oggetti come donne.

Questo feticismo per gli oggetti è una vera e propria variante del porno e non un un semplice veicolo per la sua propagazione. E’ diventata un’ideologia con tutti i pericoli che questo comporta, primo fra tutti l’idiosincrasia insita nel rapporto tra la volontà di vivere in un passato rassicurante e la ricerca disperata di stare al passo con l’avanguardia del futuro.

Che fa allora un drugo?

Un drugo sta attento alla sua aliquota esistenziale, guarda con circospezione alle varie aree temporali e si concentra sul qui e adesso. Un drugo tratta gli oggetti come oggetti, non li idolatra e non si affeziona loro se non nella misura del loro dare un tono all’ambiente.

Tenete botta ancora per una settimana, buon lunedì.