DYLAN DOG: DEAD OF NIGHT, IL FILM

 


CON UN TITOLO COSÌ...

 

Il fatto è che se intitoli un film Dylan Dog: Dead of Night io mi aspetto un film sul personaggio dei fumetti o magari basato sul personaggio o, in ultima battuta, che ricorda un po’ quel personaggio. E se poi mi trovo di fronte questa...cosa, ecco, ci rimango male. Molto male.

Ora, io sono un fanatico delle storie originali: quando un prodotto salta da un veicolo mediatico a un altro mi piace molto la reinterpretazione perché è come se si allargasse lo spettro visivo e si aggiungesse qualcosa piuttosto che riproporla in una salsa diversa.

Però ci sono dei limiti nel fare questa cosa. E il limite più importante è rispettare lo spirito dell’opera da cui trai il tuo prodotto.

Quindi, caro Mr. Kevin Munroe che ha diretto questo film e cari Thomas Dean Donnelly e Joshua Oppenheimer che ne avete scritto la sceneggiatura, vorrei dirvi questo: non sarebbe stato meglio leggersi qualche albo di Dylan Dog prima di scrivere un film su questo personaggio. No, perché vestire un tizio a caso con una camicia rossa e una giacca nera non è che basti per essere certi di aver fatto un buon lavoro.

Ogni realtà ha il suo incubo: l'incubo della mia è questo film


In questo “film” Dylan si è ritirato dall’attività di indagatore dell’incubo e si è trasferito da Londa a New Orleans dove fa il semplice investigatore. Groucho però non c’è (la famiglia Marx ci ha visto lungo e ha negato i diritti di sfruttamento del personaggio ai cialtroni che hanno messo mano a questa roba) al suo posto c’è Marcus Adams. Se Dylan si allontana dal paranormale ciò non vuol dire il viceversa ed ecco che la storia precipita in un turbinio di CGI fatta male e violenza senza controllo quando la giovane e bella Elizabeth Ryan contatta il nostro investigatore dell’occulto perché il padre è stato ucciso da un mostro.



Non voglio fare il fan ottuso che non accetta le modifiche al suo beniamino però questo film non rende alcuna giustizia al personaggio.

Nei fumetti Dylan è fisicamente dinoccolato, sarebbe innocuo in una rissa, combatte i mostri ma non gira nemmeno armato perché cerca sempre la via meno fisica e meno violenta. Il suo lavoro si basa più sulla deduzione, magari con qualche illuminazione improvvisa e, perché no, qualche colpo di fortuna e poco sull’azione fisica, mai sulla violenza o l’aggressività.

Nel film Dylan è un fusto di 2 metri (Brandon Routh ha interpretato anche Superman!!) che conosce le arti marziali e gli stili di lotta e gira armato di un tirapugni d’argento con cui accoppa i licantropi. L’aspetto deduttivo della sua indagine dure 15 secondi poi sono solo sberle e botte da orbi.



Vorrei poter salvare qualcosa di questo scempio che è Dylan Dog: Dead of Night ma non ce la faccio. Sono brutte la trama e la sceneggiatura, fanno schifo le messe in scena e la fotografia è più curata e luminosa nel fumetto. E il fumetto è in bianco e nero!

Bocciato senza appello.

Storia: 4

Personaggi: 3

Tematica: 4

Effetto Sorpresa: 4

Tecnica: 4

Media: 3.8

 

P.s. Per scrivere qualcosa di bello in questo post ecco due risorse su Dylan Dog alternative al fumetto

YOUTUBE| Dylan Dog: vittima degli eventi. Fan Movie di Claudio Di Biagio e Luca Vecchi (The Pills) fatto molto bene.

FILM | Dellamorte Dellamore. Film con un Dylan Dog embrionale. Regia di Michele Soavi con Rupert Everett, Pietro Genuardi, Stefano Masciarelli e Anna Falchi. Un gioiellino.

 

E per ora è tutto gente, buona vita.

Commenti

  1. Me lo ricordo brutto forte, il tempo pare non averlo di certo migliorato ;-) Cheers!

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  2. Da fan dell'Old Boy mi sono sempre rifiutato di vederlo. E continuerò a farlo. Non capisco proprio operazioni del genere, anche perché non possiamo neanche parlare di operazioni commerciali: quanto avrà incassato 'sta roba?
    Ma qui, come dici tu, si tratta proprio di non conoscere le basi del personaggio. Insomma... anche se non vuoi perdere tempo a leggerti un albo, chiedi a qualcuno che ne sa qualcosa. Tipo: "Oh, ma 'sto Dylan è bravo a fare a botte?".
    Che tristezza...

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    1. Ha incassato pochissimo rispetto all'investimento iniziale tanto che è finito nella classifica mondiale dei peggiori flop del 2011

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  3. Noi lo vedemmo al cinema perché a mia moglie piace Brandon Routh dai tempi di Superman...ecco, se fosse stato un personaggio inventato e non DYD magari poteva essere un film di serie B abbastanza divertente, ma se tu mi dici che è un film di DYD, non ci siamo proprio!

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  4. Cosa sei andato a ripescare!
    Comunque il nocciolo del film è ciò che tu hai evidenziato: il Dylan Dog forzuto che gira a dare pugni non ha nulla a che vedere con l'originale..
    Ps hai visto immagino Dellamorte Dellamore?

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    1. Be' lo consiglio alla fine del post. Si, l'ho visto più volte e ho anche letto il romanzo di Sclavi da cui è tratto. Tanta roba, roba d'altri tempi.

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  5. Non andai al cinema perché sentivo che era una cagata! Ebbi tutte le conferme appena lo trovai in streaming. Insomma, il problema è un altro: immagina qualcuno che continua a chiamare la pizza Margherita in questo modo nonostante abbia messo il formaggio fuso al posto della mozzarella. In ogni caso quella non è una Margherita. Ecco, questo non è Dylan Dog! Hanno preso solo il nome e i vestiti, ma quello non è l'investigatore dell'incubo, non è l'inquilino di Craven Road, non è l'Oldboy.
    Lo guardai per mezz'ora, poi non ce la feci più dal dolore!

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  6. Io non vorrei essere nei panni del tizio che in Bonelli ha avvallato questa iniziativa (secondo me il suo cadavere è ancora appeso in sala mensa come monito). Che se poi se non ricordo male Bonelli ancora per un bel po' di anni non potrà usare il personaggio per altri progetti.

    Certo sarebbe interessante capire cosa abbia spinto gli yankee a realizzare un film di Dylan Dog, visto che non mi sembra che lì i fumetti italiani facciano strage tra i nerd. Forse volevano fare una sorta di Costantine ma low budget.

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    1. Forse un tentativo clamorosamente fallito di rilanciare un personaggio che nelle classifiche di gradimento sta scendendo. D'altra parte, se i lettori della prima ora si sono stufati di come viene gestito DD negli ultimi anni e le nuove generazioni non se lo filano di striscio forse è il caso che si intervenga in maniera diversa piuttosto che lanciare un film in cui sembra che nessuno di quelli che ci hanno lavorato sappia una ceppa del personaggio centrale.

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