Sono anni che tengo il foglietto con questo aforisma nel mio
diario personale. Ricordo di averlo letto in un saggio sulla musica, di cui
purtroppo non ricordo il titolo, ma è uno dei pensieri più famosi dell’artista
inglese per cui lo si trova tranquillamente in giro per il web.
Leggerlo, una volta ogni tanto, mi aiuta a riflettere su quanto, fin troppo
spesso, lasciamo che sia l’esterno a decidere per noi.
Ve lo riporto così potete, se volete, dirmi che ne pensate.
Ci hanno fatto credere che l’amore, quello vero, si trova una volta sola, e in generale prima dei trent’anni.
Non ci hanno detto che l’amore non è azionato in qualche maniera e nemmeno arriva ad un’ora precisa. Ci hanno fatto credere che ognuno di noi è la metà di un’arancia, che la vita ha senso solo quando riusciamo a trovare l’altra metà.
Non ci hanno detto che nasciamo interi, che mai nessuno nella nostra vita merita di portarsi sulle spalle la responsabilità di completare quello che ci manca: si cresce con noi stessi. Se siamo in buona compagnia, è semplicemente più gradevole.
Ci hanno fatto credere in una formula chiamata “due in uno”: due persone che pensano uguale, agiscono uguale, che solamente questo poteva funzionare.
Non ci hanno detto che questo ha un nome: annullamento. Che solamente essere individui con propria personalità ci permette di avere un rapporto sano.
Ci hanno fatto credere che il matrimonio è d’obbligo e che i desideri fuori tempo devono essere repressi.
Ci hanno fatto credere che i belli e magri sono quelli più amati, che quelli che fanno poco sesso sono all’antica, e quelli che invece ne fanno troppo non sono affidabili, e che ci sarà sempre un scarpa vecchia per un piede storto.
Solo non ci hanno detto che esistono molte più menti storte che piedi.
Ci hanno fatto credere che esiste un’unica formula per la felicità, la stessa per tutti, e quelli che cercano di svincolarsene sono condannati all’emarginazione.
Non ci hanno detto che queste formule non funzionano, frustrano le persone, sono alienanti, e che ci sono altre alternative. Ah, non ci hanno nemmeno detto che nessuno mai ci dirà tutto ciò. Ognuno di noi lo scoprirà da sé. E così, quando sarai molto innamorato di te stesso, potrai essere altrettanto felice, e potrai amare qualcuno.
Conoscevate questo aforisma? Che ne pensate?
Per ora è tutto gente, buona vita
D'accordo sul fatto che vogliono farci credere sempre un sacco di cose, probabilmente anche quelli che scrivono che altri vogliono farci credere un sacco di cose.
RispondiEliminaD'accordo su chi se la vuol mandare avanti come meglio crede, la propria vita.
Potrei suggerire con meno cattiveria e ipocrisia possibili. Ma qua entriamo già in una sfera personale e soggettiva.
Quindi, detto alla Mick, buona vita!
Non credo che John volesse farci credere qualcosa, anzi forse questo aforisma è stato anche abusato per certi versi.
EliminaCerto che conosco questo aforisma, e mi è sempre piaciuto molto.
RispondiEliminaSarà che essendo un'anticonvenzionale per natura, l'ho sempre fatto un po' mio.
Non ho mai sopportato i dogmi della società. E se anche, per puro caso, ho rispettato tutte le tappe del "ci hanno detto", non ho mai perso di vista per un solo istante l'amore e il rispetto verso me stessa che sì, contano più di tutto.
I grandi pensieri sono così: si finisce sempre per ritrovarsi in una frase
EliminaNon lo conoscevo.
RispondiEliminaPenso che stare bene con se stessi sia alla base di tutto.
Poi il resto ti viene facile...meglio ancora sarebbe rispettare il prossimo e volergli bene come a te stesso.
Come disse qualcuno prima di me😃
Sulla carta son cose tutte facili , quando bisogna metterle in pratica son cazzi amari.
Di sicuro da soli non si sta bene ..poi bisogna sempre affermare la propria individualità, scendere a compromessi per vivere meglio ( non esistono due individui perfetti , bisogna sapersi accettare ) e assolutamente non annullarsi per l’altro.
Io la penso così
Secondo me il punto non è se si stia bene soli oppure no: c'è differenza tra l'essere soli e il sentirsi soli. Nel primo caso fisicamente non c'è nessuno nella tua vita e puoi risolvere facilmente, nel secondo è più difficile perché sentirsi soli è una cosa che viene da dentro e quelle cose sono sempre alquanto complicate da maneggiare
EliminaIo sapevo che era una lettera delle sue tre più famose (le altre due sono una per Yoko e l'altra per John e Linda) dedicata alla società intera. Una vera e propria dichiarazione d'amore agli uomini che non molti conoscono. Ce ne aveva parlato il nostro professore di storia dell'arte al liceo, qualche tempo dopo la morte di Lennon. Si trova facilmente sul web ora che basta un click ma una volta dovevi approfondire le ricerche per trovarla. Molto importante, ancora una volta ci consiglia di non seguire la massa ma di ragionare seguendo la nostra testa e il nostro cuore.
RispondiEliminaSeguendo testa e cuore: esatto!
EliminaNon ero a conoscenza di questo scritto ,ma leggendolo mi ha donato un segnale di rimando ad "Imagine".Si è felici nell'immaginare ,nel sognare perché per quanto utopistico la nostra natura interiore riesce ad emergere e a realizzarsi soprattutto quando in quell'immaginario non siamo poi così soli ma uniti dallo stesso sogno .
RispondiEliminaForse tutto quello che è esterno a noi non è lì per uniformarci che può essere anche una scusa di pigrizia per non assumersi una responsabilità conseguente alla propria
scelta,cosa che nella massa viene a mimetizzarsi come comfort...
L'uomo non è una moneta da tirare a sorte ,un testa e
croce,ma è di natura l' intero con cuore e testa.Quindi tutto ciò che tendenzialmente divide esternamente parte paradossalmente dal nostro interno .
Comunque il "Vogliono farci credere che "... in questo aforisma lo vedo tutto indirizzato all'Amore...oggi si chiama "complottismo" ,una grande confusione interiore ed esteriore.
Grazie Mick...
L.
Grazie a te per il commento. Non avevo pensato al collegamento con Imagine
Elimina