HOW I MET YOUR MOTHER: E ALLA FINE…

 

RECUPERO PESANTE

Erano anni che volevo vedere la serie How I Met Your Mother, che da qui in poi chiamerò HIMYM, e mi ero sempre fatto scoraggiare da

• il numero di stagioni e/o puntate
• Il paragone nemmeno troppo campato per aria con Friends
• Il fatto di averne viste una decina di puntate e di avere odiato fin da subito il protagonista

E allora mi tolgo subito il macigno dalla scarpa.

Riguardo al numero di puntate: troppe!

Ad un certo punto durante la visione ho proprio percepito come il brodo fosse allungato per tirar fuori più puntate possibili per arrivare alle 24 puntate per 9 stagioni. Mentirei se non dicessi che mi sono spesso annoiato.

Riguardo al paragone con Friends: non esiste!

E’ chiaro che una serie in cui un gruppo di amici si confronta con la vita è un plot di dominio pubblico, ma i personaggi di HIMYM stanno a quelli di Friends come un film della Asylum sta a un Blockbuster hollywoodiano.

Riguardo al protagonista: il sentimento non è cambiato, lo odio ancora!

HIMYM racconta la storia di un gruppo di amici in cui troviamo la coppia che sta insieme dai tempi del college composta da Lily e Marshall, lo scapolone sciupa femmine Barney, la tipa tosta Robin e Ted. Trovo molto difficile trovare un attributo che possa spiegare cosa penso di Ted senza usare le parole melenso, patetico e in un certo senso anche alquanto rincoglionito.

Insomma, il gruppo ha un tavolo fisso nel pub sotto casa dove avvengono parecchie cose interessanti e si confronta con le vicissitudini della vita. Lily e Marshall stanno cercando di creare una famiglia e allo stesso tempo di seguire i loro sogni, Barney si sbatte tra una settimana perfetta, una recita per cuccare la tipa di turno e una sequela di sfide stupide ma divertenti, Robin cerca di farsi spazio nel mondo dell’informazione televisiva e di ambientarsi a New York e Ted…Ted cerca la donna della sua vita sognando una persona che sia esattamente squinternata come lui stesso dimostra di essere a più riprese.

L’equilibrio del gruppo oscilla tra saggezza ed egoismi personali in una trama che spesso vede lo stesso personaggio essere molto razionale in una puntata e poi diventare infantile e ossessivo in un’altra e in questo sta uno degli aspetti migliori di HIMYM: l’alchimia che si crea tra persone che hanno idee diverse sulla vita, l’universo e tutto quanto, ma che trovano il modo di sedersi sempre attorno a quel tavolo per ridere delle proprie mancanze e trovare conforto nelle parole di un amico.

Così mentre la vita fa il suo corso il gruppo si unisce sempre di più fino a tendersi a quel limite massimo che piano piano logora i legami e porta a fare delle scelte individuali che quei legami li tranciano.

HIMYM è una buona serie da divano, forse un po’ troppo lunga visto che tecnicamente sarebbe il racconto di Ted ai suoi figli su come ha conosciuto la loro madre e donna della sua vita. Ed è in questo che le troppe puntate alla fine mi hanno annoiato.

E infine, nonostante non ci sia un paragone serio con Friends, ci sono però diversi sviluppi di trama che somigliano in modo molto pericoloso alla trama di Friends. Certo, si potrebbe anche ammettere che alcune dinamiche di gruppi di amici si ripetono anche se cambiano le persone, ma alcuni passaggi li ho proprio visti come ripresi in toto. E non mi è piaciuto.

Il finale, invece, al netto del sentimento popolare dominante credo sia quello più opportuno. 

E per ora è tutto gente, buona vita.