LA GUERRA DI DOMANI: SCI-FI D’ALTRI TEMPI

 


UNA PIACEVOLE SORPRESA

 

Ogni epoca ha i suoi titoli di riferimento per quanto riguarda la fantascienza sul grande schermo. Se gli anni ’70 sono stati dominati, tra gli altri, da 2001: odissea nello spazio, gli anni ’80 dal franchise di Ritorno al futuro, da Blade Runner e da E.T., durante i ’90 abbiamo assistito al fiorire di una fantascienza più dinamica in cui la componente surreale, straordinaria e spettacolare si intrecciava con l’azione più spinta. E questo processo non si è mai più fermato con i suoi top e i suoi down. Non deve stupire quindi che Blade Runner di Ridley Scott (anno 1982)sia stato un film posato e riflessivo dai ritmi lenti dove Blade Runner 2049 (anno 2017), sua naturale prosecuzione, sia invece impregnato di una componente action più marcata. 

Gli autori della fantascienza classica sulla carta ovverosia Clarke, Matheson, Asimov, Dick e molti altri preferivano l’analisi psicologica dell’opera alla manifestazione della fisicità laddove invece sul grande schermo si preferisce, da un certo punto in poi, mostrare il muscolo e la dinamicità diventa centrale rispetto alla narrazione. Perché alla fine, il muscolo vende.

Poi se ti va bene sforni un Chappie o un District 9 mentre se ti va male ti becchi un Minority Report o, peggio ancora, un Io sono leggenda.

Però, siccome esistono sempre le eccezioni, e per fortuna che sia così, a volta ciccia fuori un film poco pompato, quasi ignorato, ma che se hai coraggio di cliccare play qualche emozione te la regala e alla fine ti diverte pure in maniera sana.

E’ questo il caso di La guerra di domani, film del 2021 diretto da Chris McKay con Chris Pratt, Yvonne Strahovski e J.K. Simmons.



Dan (Pratt) è un premuroso padre di famiglia che per lavoro insegna scienze nel liceo cittadino, ha un passato da militare e vorrebbe qualcosa di più dalla sua vita, è convinto che nel suo futuro ci sia qualcosa di grande che dia senso all’intera sua esistenza ma non riesce a capire cosa sia e come raggiungerlo.
Non avrà tanto tempo per elucubrarci su poiché all’improvviso arriveranno dei viaggiatori del tempo ad avvisare la popolazione mondiale che di lì a 30 anni una famelica e assassina razza di alieni invaderà il pianeta Terra portando l’umanità sull’orlo dell’estinzione.
Si deve combattere nel futuro per garantire un ulteriore futuro all’umanità con l’aiuto della gente del passato.

Quindi alieni distruttori, viaggi nel tempo e action nuda e cruda: questi sono i film di fantascienza che apprezzo di più. Zero pipponi mentali e nessuna soluzione registica artificiosa da quadro espressionista per ammiccare a un qualche premio.

Un cast azzeccato. Pratt oltre a starmi molto simpatico e ad essere anche discretamente bravo incarna perfettamente il tipo di persona assorbita da una storia più grande di lui mentre cerca di vivere al meglio la sua vita. J. K. Simmons è sempre un grande attore, capace di recitare anche stando zitto e guardando in macchina. Yvonne Strahovski non la vedevo dai tempi di Dexter e ci ho messo un po’ a riconoscerla, forse le avrei riservato un po’ più di minutaggio poiché, come scoprirete vedendo il film, il suo personaggio è piuttosto importante nell’economia del film.



Design degli alieni. Le idre bianche mi hanno convinto parecchio: anche se cedono il fianco all’interpretazione più classica dell’alieno, ovvero dall’aspetto aberrante e mostruoso, tutto sommato la concezione della loro fisicità e dei loro movimenti rimanda tutta la paura e lo sgomento nei loro confronti. Penso sia questa la sensazione che i soldati dovessero provare trovandosi di fronte un essere di quel tipo. Inoltre fanno visivamente il loro ingresso nel film al momento opportuno dopo che ti sei chiesto più e più volte se esistano davvero.

 


Dentro La guerra di domani c’è tanta roba, alcune cose sono gestite bene, altre un po’ meno, ma nell’economia totale il bilancio è in positivo. Abbiamo un protagonista alla ricerca del suo perché e che quando lo trova non è che sia la persona più felice del mondo, c’è il rapporto padre-figlia, ci sono le dinamiche familiari difficili e c’è il viaggio nel tempo gestito senza particolari voli pindarici e senza l’appesantimento di voler rendere più artistico ciò che è scientifico e purtroppo inafferrabile dai sensi umani e dal ragionamento superficiale (ha capito Mr. Nolan??).

Quindi io per La guerra di domani dico un grande si. Mi ha convinto e divertito e nemmeno mi sono accorto di come sono filate vie le due ore e diciotto minuti di film.

Voti.

Storia: 7
Personaggi: 7
Tematica: 6.5
Effetto Sorpresa: 7
Tecnica: 7

 

Media: 6.9

 

E per ora è tutto gente, buona vita

 

Commenti

  1. D'accordissimo su tutto, se vai a leggere la mia recensione :D Questo sarebbe stato un film perfetto per Schwarzenegger degli anni '80-90! Yvonne Strahovski ora è su The handmaid's tale, e pure lì è molto brava. Chris Pratt ritirato a lucido per questo film, dopo le prese in giro in Avengers Infinity War per i suoi kg in più :D

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  2. L'ho visto alla fine, e si fa comunque vedere.. anche se gli alieni sembrano molto più tordi che idre, e l'unico elemento di reale fantascienza, a ben guardare, è la finale dei mondiali di calcio sotto Natale.. ahahah..
    Per molti versi mi ha fatto venire in mente Edge of tomorrow, con Cruise e la Blunt, un blockbuster fatto molto bene, che coniuga oltre il dramma e la fantascienza anche del sanissimo humour che non guasta mai. Io ho timore dei film dove si prendono molto sul serio. A meno che non diriga Nolan (tranne Tenet dove l'ha fatta davvero fuori dal vasetto..) ;)

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    1. Edge of tomorrow molto bello. L’ho visto e rivisto con piacere.

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  3. Inizialmente stavo per prenderlo molto, molto male. Tante cose non mi tornavano, ma se un film è fatto bene, alle domande (e a quelle che inizialmente sembrano delle incongruenze o assurdità) che uno si pone, poi le risposte arrivano pian piano andando avanti. Ed è quello che è successo (aspetto degli alieni compreso, se andiamo a vedere...).

    Storia: 7,5
    Personaggi: 7
    Tematica: 6.5
    Effetto Sorpresa: 7
    Tecnica: 7,5

    Media: 7,1

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    1. Si, ha quell'inizio un po' in sordina che fa tremare le ginocchia però alla fine si riprende. Aggiorno la classifica, grazie per il voto.

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