RIPETERE AIUTA!
Il cinema e i viaggi nel tempo flirtano da sempre e se in
alcuni casi si è cercato di rimanere quanto più vicini al rigore scientifico,
in altri la si è buttata in caciara a uso e consumo del divertimento puro.
Afferrare al primo colpo le complicate teorie di Kip Thorne (uno dei massimi
esperti viventi di teoria della relatività) mutuate da Christopher Nolan nel
film Interstellar è veramente complicato, meglio dar retta a Doc Brown di
Ritorno Al Futuro e pensare al tempo come a un fiume che scorre. Se non fosse
che poi ci pensa un blockbuster Marvel, Avengers Endgame, a distruggere tutto
il costrutto su cui si basa l’avventura di Marty Mc Fly; il che, alla fine, è
l’unica cosa salvabile di un film supereroistico sopravvalutato
all’inverosimile.
Che dire allora dei film in cui si affronta il viaggio nel
tempo attraverso il loop temporale che imprigiona il protagonista? Adesso ti
aspetteresti che io snoccioli titoloni di film di fantascienza e, invece, come
riferimento scelgo una piccola perla della cinematografia tanto lontana alla
fantascienza quanto è vicina al piccolo capolavoro dimenticato: Il giorno della
marmotta di Harold Ramis, intelligentissimo film del 1993 con un superbo Bill
Murray.
La trama è semplice: protagonista bloccato in un loop
temporale che si ripete dall’inizio ogni mattina. Per Murray la sfida è
conquistare la donna della sua vita, per Frank Grillo, invece, è capire perché un sicario gli pianta una machete nel petto ogni mattina.
Roy (Frank Grillo) è un ex militare con un matrimonio
distrutto alle spalle e un figlio che conosce appena ma, come se non fosse
abbastanza, si risveglia ogni giorno assediato da sicari che vogliono farlo
fuori: se uno di loro ci riesce tutto ricomincia dal mattino precedente. Non
conosco i vostri rituali mattutini, ma io bevo un bicchiere d’acqua e vado in
bagno come prime due operazioni, Ray invece schiva un machete, fa fuori chi lo
brandisce e poi salta dalla finestra prima che un altro sicario lo riempia di
proiettili.
Detta così, lo ammetto, sembra proprio una stronzata,
invece, Boss Level è un film che mi ha incuriosito molto. In primo luogo per
capire che diavolo stesse succedendo e poi, una volta capito, per vedere come
questa storia potesse risolversi. Per un attimo ho anche pensato che mi fosse
risparmiato il polpettone fantascientifico e invece eccolo lì dietro l’angolo
pronto a colpire, però in questo film, almeno, non ci sono noiosi spiegoni e
tutto somiglia, come da titolo, a un videogame. Lineare, dinamico, diretto.
Roy imparerà ad ogni tentativo come muoversi e cosa fare
finché l’obiettivo a cui è destinato sarà chiaro e a quel punto... Il film
viene giù come un castello di carte e sviolina a destra a sinistra per poi
collassare su un finale che vorrebbe essere aperto e filosofico ma che invece
risulta amorfo e frettoloso.
Questo, però, è solo il mio parere, Boss Level va guardato
perché principalmente è un film divertente e dinamico. Poi è anche imperfetto,
ma quale film non lo è?
Lo trovate su Amazon Prime Video
Voti
Storia: 6
Personaggi: 5.5
Tematica: 6.5
Effetto Sorpresa: 5
Tecnica: 6.5
MEDIA: 5,9
Per ora è tutto gente, buona vita
Boss Level pesca molto da The Edge of tomorrow: velocità e grande ironia. Un gran bel film che vola via molto piacevolmente...rispetto ai loop delle idre tontolone, davvero un altro pianeta! 😁
RispondiEliminaPerò Boss Level gode del grande privilegio di non aver avuto Tom Cruise come produttore/sceneggiatore/attore principale. E per questo è meno serioso e molto più divertente di tanti film con cui condivide lo stesso segmento.
EliminaSicuramente.. e se non lo avessi visto, ti consiglio Smokin'Aces, dello stesso regista, e con la stessa frenesia e uguale caciarosità. Ma senza loop temporali.. ;)
EliminaSe sta sulle piattaforme online stasera lo vedo
EliminaNiente io gli ho voluto tanto bene, meglio del blasonato "Free Guy" è troppo spudoratamente di genere per non piacermi ;-) Cheers
RispondiEliminaCaciarone e scanzonato. Mi ha proprio colpito e divertito.
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