DRIVE ANGRY: NIC CAGE FROM HELL

 

QUANDO GUIDARE DIVENTA UN INCUBO

 

A tutta prima, leggendo Drive Angry, verrebbe da pensare al diario di un automobilista di Roma che deve destreggiarsi nel traffico tra parcheggi in doppia fila, pedoni suicidi e automobilisti in stati alterati di coscienza, invece si tratta di un film con Nicolas Cage. E credo di aver detto tutto.

Comunque, per chi non avesse dimestichezza con la filmografia del vate Cage e per chi fosse così masochista da volerne sapere di più ecco: Drive Angry, film del 2011 diretto da Patrick Lussier con Nicolas Cage, Amber Heard, Willy Burke e William Fichtner (che è finito in questo film chiaramente perché ha un muto da pagare, immagino).

La trama del film più che essere semplice è proprio il trionfo del banale. John Milton (Cage) scappa dall’inferno per salvare la nipote dalle grinfie di una setta di satanisti guidata dal capoccia Jonah King (Burke). Mentre si impegna nel tentativo di salvataggio viene braccato dal Contabile (Fichtner) e finisce per coinvolgere nell’impresa anche la sfortunata giovane cameriera Piper (Heard). Tra un rituale satanico interrotto, numerose sparatorie contro ogni legge della fisica e scene epiche come solo Nic può interpretare il film scorre veloce e dinamico anche se un po’ ripetitivo e a tratti noioso.

Drive Angry è stato fatto a pezzi dalla critica e basta vederne un pezzo per capire per quale motivo, e anche al botteghino è stato un evidente flop. Magari un attore normale lo considererebbe una macchia nella carrier,a ma sono certo che il nostro Nic Cage non si fa di questi problemi.

D’altra parte chi non vorrebbe interpretare un cazzutissimo giustiziere infernale immortale e picchiare una banda di teppisti satanisti da quattro soldi? Lui può!

E comunque, bello il tocco di classe di chiamare il protagonista John Milton come l’autore del meraviglioso Paradiso Perduto, un’opera dedicata a Lucifero e alla sua ribellione contro l’ordine divino.

Voti

Storia: 4
Personaggi: 6
Tematica: 4
Effetto Sorpresa: 5
Tecnica: 4

MEDIA: 4.6

 

Per ora è tutto gente, buona vita