[MISTERI] IL VOLTO SU MARTE

 


REALTA’ O SUGGESTIONE?

 

Spesso Scienza e pseudoscienza non sono così distinguibili come spereremmo. Sarebbe bello che fossimo avvisati quando un concetto smette di seguire le regole del metodo scientifico ed entra nel mondo del fantastico, della credenza e delle suggestioni. Carl Sagan sostiene che ogni branca della scienza ha la sua corrispettiva pseudoscienza: la geofisica ha il terrapiattismo, la zoologia ha i dinosauri viventi, l’archeologia la teoria degli antichi astronauti e così via.

Tra le pseudoscienze una di quelle che attirano tantissimo l'interesse è l’ufologia, nella fattispecie un argomento che sta proprio sul confine tra scienza e pseudoscienza: la possibilità di vita extraterrestre. La scienza, e il lavoro di Sagan lo dimostra, non nega a priori la possibilità di altre forme di vita nell’immensità dello spazio, dove si concentrano le critiche degli studiosi e degli esperti è nella mania – perché di questo si tratta – di interpretare alcune stranezze nell’ottica di visitatori da altri pianeti con l’idea che dopo aver viaggiato miliardi di km nello spazio questi ospiti giochino a nascondino con noi o lascino messaggi criptici o, ancora, testimonianze del loro passaggio.

E’ una caratteristica del cervello umano interpretare la realtà attraverso schemi noti ed è un retaggio dell’evoluzione di questo straordinario organo che possediamo. Talvolta però questa sua caratteristica ci porta a sovrastimare la nostra possibilità di interpretare il mondo complesso e caotico che ci circonda. Questo ricorrere a schemi conosciuti ci porta a vedere forme riconoscibili nelle nuvole, nella macchie di umido sui muri o in alcune formazioni geologiche terrestri e, nel caso di questo post, extraterrestri. Nel senso che si trovano fuori dai confini del nostro pianeta.






Questo fenomeno prende il nome di pareidolia ovvero una illusione subcosciente e viene studiato in psicologia. Studi condotti nel corso degli anni fanno risalire la pareidolia a una sorta di firewall di sopravvivenza che i nostri antenati utilizzavano per distinguere i predatori nell’ambiente, una caratteristica ancora oggi molto comune a tantissime specie di animali.

Approfondimenti sulla pareidolia QUI.

Se alla pareidolia accostiamo l’ufologia ecco che veniamo a uno dei casi più eclatanti degli ultimi decenni: il volto su Marte.

Il 25 luglio del 1976 la sonda spaziale Viking 1 della NASA fotografa una regione ancora sconosciuta del pianeta Marte denominata Cydonia. Tra le tante foto scattate dalla sonda una desta un’attenzione particolare perché sembra proprio che raffiguri un volto umano.
Dall’alternarsi di luci e ombre sul suolo marziano, infatti, emerge una figura facilmente riconducibile al volto di un essere umano, dai lineamenti decisi e dall’espressione non proprio amichevole.



The Face – come viene soprannominata – fa il giro del mondo e viene accostata ai volti simili delle varie culture che si sono avvicendate sul pianeta Terra con l’idea, sempre più evidente, che qualcuno nel passato abbia costruito quella scultura su Marte quindi le cose sono due: o l’uomo è riuscito nel passato a raggiungere il pianeta rosso oppure gli abitanti di quel pianeta sono venuti a far visita al nostro pianeta.

Nei decenni seguenti alla missione Viking il fermento intorno alla storia del volto è frenetico. Sono in molti a collegare questa scoperta con i Mars Trail, i tracciati su un’altra zona della superficie marziana ritenuti essere piste di atterraggio di veicoli spaziali. Nonostante la NASA continui a diffondere materiale, l’ente spaziale americano viene accusato di occultare le prove della vita umana su Marte e quando nell’estate del 1993 la missione Mars Observer fallisce nel tentativo di fotografare la superficie del pianeta da distanza ravvicinata piovono ancora più critiche.

Tuttavia molti studi condotti da vari esperti di fotografia hanno dimostrato come le condizioni di luminosità sulla superficie di Marte, unite alla qualità dell’obiettivo fotografico della sonda e alla tendenza dell’occhio umano di vedere schemi anche dove non ci sono hanno giocato questo bellissimo scherzo sul quale ancora oggi c’è gente che si arrovella e che specula vendendo fumo e sogni.

Il volto su Marte è solo uno degli esempio di dove può portare l’immaginazione umana se lasciata libera di esprimersi senza il controllo critico.

Chiudo con le parola di Carl Sagan sull’argomento:

Ci sono così tanti di noi che vogliono essere scossi così malamente dalle loro monotone vite da riaccendere il senso di meraviglia che avevano da bambini ed essere capaci, in questo modo, di credere realmente e sinceramente.

 

E per ora è tutto gente, ci vediamo tra quindi giorni con il prossimo mistero

Commenti

  1. La faccetta sulla luna piena la vediamo in parecchi, ma ancora tanti non la scorgono.. chissà se è per mancanza di fantasia, sogni o aridità incipiente. Propendo per l'ultima ;)

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  2. Da ragazzino, guardando questa immagine, dicevo: "Ma come si fa a negare l'evidenza?!"
    Beata, ingenua ignoranza... 😅

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    1. Io vedevo il volto di un mostro in una macchia d'umido. Sai quante ore di sonno ho perso...

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