IL LIMITE DELLA DECENZA AL CREPUSCOLO DELL’IDEOLOGIA

 



UN CASO PREOCCUPANTE


Due giorni fa a Novara si è tenuta una manifestazione no-green pass durante la quale qualche decina di dimostranti si è “travestita” da prigionieri dei lager nazisti.


L’idea era quella di confrontare le restrizioni introdotte dall’obbligo del Green Pass con le soppressioni della libertà di un prigioniero di un campo di concentramento.


Il risultato è stato un’immagine oscena e disturbante sotto tanti punti di vista.


In primo luogo si tratta di un’offesa alla memoria di tutte quelle famiglie che hanno perso familiari durante gli anni della follia nazista. Poi c’è l’offesa all’identità nazionale italiana e alla costituzione. Infine, e non per questo meno importante, la dimostrazione di una totale ignoranza e mancanza di elasticità cognitiva per interpretare la storia e la realtà.


Inutile girarci tanto intorno: quella gente a Novara ha fatto una cosa orribile.


Quando un’ideologia supera il livello della decenza, dell’educazione e del rispetto in tutte le sue forme non esiste più tolleranza o diritto a manifestare la suddetta ideologia. Oggigiorno l’ignoranza è una scelta precisa, se si vuole credere più alle proprie idiosincrasie piuttosto che al buonsenso poi il risultato non può che essere questo.


Quanto si dovrà scendere nella scala della decenza prima che si arrivi al punto di non ritorno?


Classificare i fatti di Novara come se fossero il momento di goliardia di un piccolo gruppetto di cretini è pericoloso perché questi gruppi di persone possono essere infiltrati facilmente da gruppi violenti, ed è già successo. Non sono pochi invasati ma un gruppo di persone in grado di creare disagio e problemi e se anche io creda che il diritto a manifestare e a dire la propria sia sacrosanto bisogna anche ammettere che se dici una stronzata come tale viene trattata e se esageri allora c’è bisogno di contenimento.


Anche perché la misura è colma già da un bel po’.


Curioso, infine, che questo fatto sia accaduto proprio in questo periodo in cui ho letto I sommersi e i salvati di Primo Levi (QUI il post). Ecco: a questa gente io glielo farei imparare a memoria questo libro.


E per ora è tutto gente, buona vita.

Commenti

  1. Le proteste vanno fatte così. bisogna richiamare l'attenzione, disturbare i ben pensanti, se necessario indignare. Chiunque può offendersi per qualunque cosa. Il mio pensiero è che non esistono vie di mezzo. Esiste la libertà ed esiste la censura. Tu sei per la censura.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non dico che non avrebbero dovuto protestare ma che avrebbero dovuto scegliere un esempio migliore a cui accostare la loro protesta.

      Elimina
  2. @ilpech probabilmente sei un inutile novax . Z.

    RispondiElimina

Posta un commento