THE FRENCH DISPATCH of The Liberty, Kansas Evening Sun


 

di Wes Anderson



Da un dialogo realmente accaduto con una persona “appassionata” e sedicente “esperta” di Cinema.

“ Ha mai visto un film di Wes Anderson?”
“Certo, è uno dei miei registi preferiti“
“Grande: quale suo film ti ha colpito di più?“

“Se devo scegliere proprio un titolo ti dico Interstellar“
“…“


Quando mi capita di parlare di Wes Anderson spesso capita sempre questa cosa qui: tutti ne hanno sentito parlare, moltissimi dicono che lo adorano, per molti altri è il regista preferito e quasi nessuno azzecca i titoli dei suoi film.
Questo è rilevante?

Non tanto, o forse si. Si ricordano i meme imbecilli e non il titolo di un film. Boh!


Se c’è una cosa che mi piace del cinema di Anderson è che capisci di essere capitato in un suo film già dai titoli di testa e quando vedi la prima inquadratura della prima scena, la posizione della macchina da presa, la fotografia e il sottofondo musicale non hai più alcun dubbio.
Il carattere distintivo della regia di Anderson è rappresentato dall’essere presente al punto da non poter essere ignorata e al tempo stesso riempirti gli occhi e la mente: in pratica ogni scena ti ricorda che stai guardando un film ma al tempo stesso che stai guardando un bellissimo film.

Per molti questa cosa qui è una caratteristica negativa.
Ma non per me.


Si ricorderanno il titolo di questo film, almeno?



The French Dispatch of The Liberty, Kansas Evening Sun (da qui in poi solo The French Dispatch) è l’ultima opera d’arte cinematografica di Wes Anderson, anno 2020.


Il French Dispatch è un quotidiano che ha sede nella cittadina francese (e immaginaria) di Ennui ed è diretto dal sagace e pragmatico Arthur Howitzer Jr. (Bill Murray) che tiene a bada i suoi eccentrici cronisti fino al giorno in cui un infarto mette fine alla sua vita. E qui comincia il film.
La redazione infatti ha deciso di omaggiare il defunto direttore con un ultimo numero della rivista contenente i migliori articoli pubblicati negli anni che ci vengono sottoposti come storie singole ad episodi.





Manco a dirlo ogni episodio è un caleidoscopio di colori, inquadrature spettacolari e tecniche diverse come Anderson sa fare benissimo e il risultato è che ti senti trascinato qui e là dalle varie storie esattamente come succede quando leggi gli articoli di un quotidiano. Si salta di palo in frasca, ma lo si fa con stile circense.


Inutile stare qui a dirvi che il lato tecnico del film è il suo punto di forza. In alcuni frangenti si ha anche la sensazione che il tutto possa diventare un po’ stucchevole ma ricordiamoci sempre che Anderson ha anche il dono di fare cinema olistico in cui ogni settore migliora l’altro: ed ecco che quando le cose sembrano diventare manierismo arriva l’ottima gestione di un cast stellare. Qui parlano i nomi.





Bill Murray, Tilda Swinton, Benicio del Toro, Owen Wilson, Saoirse Ronan, Frances McDormand, Adrien Brody, Jeffrey Wright, Timothée Chalamet, Mathieu Amalric, Edward Norton, Elisabeth Moss, Willem Dafoe, Christoph Waltz, Henry Winkler, Bob Balaban, Jason Schwartzman, Liv Schreiber, Fisher Stevens, Léa Seydoux.


What Else?


The French Dispatch è un film da cinema. E’ Cinema. Fatevi un favore e andate a vederlo.

VOTI:


Storia: 8

Personaggi: 9

Tematica: 8

Effetto Sorpresa: 7

Tecnica: 9


Media: 8.2    (Testa provvisoria della mia Classifica 2021, a qualche settimana dalla fine dei giochi)


Per ora è tutto gente, buona vita

Commenti

  1. Ma non è che l' "esperto" è lo stesso che ti ha parlato male di "Lo chiamavano jeeg robot" ;)

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  2. Stavolta non sono d'accordo (e lo dico da "andersoniano").
    L'ho trovato esageratamente autoreferenziale, freddo, faticosissimo da seguire. Un esercizio di stile che, stilisticamente (appunto), rasenta la perfezione ma non emoziona mai. Delusione totale, per me.

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