TRUE CRIME: SIGNIFICATO E STORIA

 


UN GENERE DATATO MA ATTUALE

 

Comincia con questo post il progetto GENNAIO TRUE CRIME  che ci porterà ad analizzare uno dei casi di cronaca nera più conosciuti riguardo la storia moderna americana: gli omicidi della Manson Family.

Prima di tuffarci nel vivo della vicenda volevo, però, parlarvi del genere letterario TRUE CRIME che rappresenta la categoria in cui si incasellano saggi e romanzi che racconta di crimini realmente accaduti. Andremo quindi subito a scoprire le origini del TRUE CRIME e quali sono le storie che lo hanno reso celebre negli anni. E forse scopriremo anche perché tanta gente, me compreso, rimane sempre affascinata e insieme sconvolta da queste storie, in balia di una forza di attrazione e repulsione costante.

VIAGGIO ALLE ORIGINI DEL TRUE CRIME

Probabilmente guardando qualche film storico vi sarà capitato di vedere la scena di una esecuzione pubblica e avrete constatato quante persone assistevano all’evento molte delle quali partecipando con grida, improperi e lancio di oggetti sui condannati.
La fascinazione per il crimine, specie se contro la società, e la sua punizione affonda le radici nel lontano medioevo europeo ma se in quell’epoca la rappresentazione nella pubblica piazza era il medium per trasmettere un certo tipo di messaggio, nei secoli successivi, particolarmente dopo l’invenzione della stampa a caratteri mobili e le prime pubblicazioni destinate a un pubblico pagante, saranno gli opuscoli a tema a dominare la scena e a far nascere l’embrione del TRUE CRIME.

Nell’Inghilterra del ‘500 non era difficile, infatti, imbattersi in manifestini attaccati ai muri dove si raccontavano le gesta di efferati criminali o brevi opuscoli di una ventina di pagine in cui venivano raccontati i crimini di questo o quel malfattore. Erano pubblicazioni sensazionalistiche, spesso moraleggianti e ancora più spesso messaggi politici ma ebbero una discreta diffusione che risulta crescente nei decenni successivi.
Lo stesso Alexandre Dumas che sarebbe diventato famoso raccontato le vicende dei moschettieri del re di Francia e della vendetta di Edmond Dantes all’inizio della sua carriera componeva dettagliati resoconti di crimini  efferati della società francese del tempo come l’affare dei veleni.

Potete vederne un esempio, e anche scaricarlo in pdf per leggervelo con calma QUI 

Dobbiamo aspettare l’ottocento, però, affinché il gusto per i veri crimini raggiunta una quota critica della popolazione. Quest’epoca era infatti caratterizzata da un’accanito dibattito combattuto a colpi di pamphlet sulla pratica dell’impiccagione ritenuta da alcuni un metodo antidiluviano e atroce per infliggere la massima punizione mentre per altri era un deterrente necessario. Sono famosi gli scritti di William Thackeray contro la pena dell’impiccagione almeno quanto i resoconti della vita dei prigionieri del carcere inglese di Newgate pubblicati da Charles Dickens; Thomas de Quincey, poi, probabilmente prima di essere ricordato per Le confessioni di un oppiomane e il Suspiria de profundis, scrisse un intelligente saggio sull’arte dell’assassinio.
Sempre nell’ottocento si verificò la diffusione a tappeto dei penny dreadful gli spaventi da due soldi, che erano indirizzati a un pubblico generalista e raccontavano storie macabre di efferati omicidi spesso inframmezzate dalla presenza di esseri sovrannaturali (come ad esempio le storie del vampiro Varney).



Tuttavia la storia della letteratura mondiale prenderà altre strade e adotterà altri stili diventando una vera e propria arte e dovremo aspettare l’età moderna per tornare a vedere qualche resoconto di crimini reali, opere che sanciranno non solo la fortuna dei loro autori ma anche la nascita vera e propria del TRUE CRIME. E che ci faranno chiedere, forse per sempre, perché questi autori hanno sentito il bisogno di raccontare quei crimini e perché noi ne siamo così attratti?


IL TRUE CRIME IN EPOCA MODERNA

Nel 1956 lo scrittore Meyer Levin sorprende e sconvolge i lettori americani con il romanzo non-fiction Compulsion in cui racconta le fasi della vicenda in cui due rampolli della società bene progettarono e realizzarono quello che ai loro occhi doveva essere il crimine perfetto. Dieci anni dopo il celebre Truman Capote pubblica A Sangue Freddo, altro resoconto impietoso di due balordi che massacrano un’intera famiglia della provincia dell’America rurale. Nel 2000 lo scrittore francese Emmanuel Carrere pubblica L’avversario, la storia di un bugiardo assassino della propria famiglia e anche da noi non mancano titoli autorevoli del nuovo genere TRUE CRIME come Romanzo Criminale di Giancarlo De Cataldo.



Il nostro viaggio però ci porta al 1974, anno in cui il pubblico ministero Vincent Bugliosi pubblica il libro Helter Skelter in cui racconta il suo lavoro come avvocato dell’accusa nel processo contro Charles Manson e alcuni esponenti della sua Family. Il libro sarebbe arrivato in Italia solo nel 2006. Con preparazione tanto coraggio Bugliosi racconta i fatti che hanno condizionati i mesi tra il crimine e la sentenza di un un processo per condurre il quale alcune persone ci hanno rimesso la vita e lo stesso Bugliosi l’ha rischiata.

La prima tappa di questo mefistofelico viaggio ci porta a studiare la vita di Charles Manson prima dei fatti di Cielo Drive.

Alla prossima puntata


Fonte| Daily JSTOR

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