MONDIALE F1 2022: TORNA MAX!

 


QUESTO POST SI RIGENERA OGNI GARA

Torno a fare una cosa vecchia per questo blog e per internet in generale: il commento alla Formula Uno che è stato uno dei pilastri della mia pubblicazione online all'inizio di tutto.

Però, non essendo io tecnico o giornalista specializzato posso farlo solo da grande appassionato di questo sport. Una passione che ho scoperto durante il mondiale dell'anno scorso e che mi ha convinto a seguirlo fino al suo epilogo e ad aspettare l'inizio di questa nuova fase della Formula Uno basata su regole e accorgimenti tecnici che non ho alcuna preparazione o voglia di commentare.

E lo faccio con questo post che si aggiornerà dopo ogni Gran Premio in modo che alla fine avremo una specie di riassuntone dell'intera stagione.


PRIMO GP: Bahrein

Comunque, ai nastri di partenza si presentano la solita convincente Redbull fresca di titolo piloti con sua antipatia Max Verstappen ma con una Mercedes in difficoltà con i nuovi setup che presenta un Hamilton meno guerriero degli anni scorsi. Stai a vedere che la giovane Ferrari si ritaglia un posto da protagonista in questo mondiale!
Presto per dirlo, ma non per sperarlo.

Tra l'altro Leclerc rifila uno schiaffone al grande Max già in qualifica. Tiè: pole position con la seconda Ferrari terza a schiacciare il campione del mondo in un sandwich. Hamilton parte indietro, ma tanto vuoi per bravura o vuoi per fortuna lui qualche punto pesante lo arraffa di sicuro.

Pronti, via, Charles chiude Max e prende un certo margine di sicurezza. Max si lamenta di problemi tecnici. Primo pit stop con il campione del mondo che gioca la solita carta "o ti levi o ti butto fuori" ma Leclerc resiste e riprende margine. Secondo stop e stesso copione, però stavolta il suo ingegnere di pista dice a Max di preservare gli pneumatici per farli durare qualche giro in più. Richiesta ignorata perché sarà anche campione del mondo ma Max è sostanzialmente un pilota impulsivo e poco lungimirante. E ha pure un gran culo perché a una decina di giri dalla fine la vettura di Pierre Gasly prende fuoco e si ferma a bordo pista: Safety Car, distacchi annullati.

Vanno tutti ai box, si preparano per una sprint race di 8 giri con Max e il compagno Perez grandi favoriti visto che nel mucchio loro prediligono il corpo a corpo.
Però Leclerc fa una ripartenza capolavoro e molla lì un Verstappen appesantito da problemi tecnici sempre più invalidanti e assolutamente incapace di gestire i nervi e portare qualche punto a casa. Sainz lo passa e poi anche Perez va in crisi così Hamilton che fino a quel punto aveva navigato nella terra di nessuno sente l'odore del sangue e pressa il messicano che poi si fermerà per un guasto tecnico.


La Ferrari vince, e non succedeva da più di 900 giorni, ma fa anche doppietta, pole e giro veloce. Hamilton e Russell in Mercedes fanno terzo e quarto con Toto Wolfe che se la ride sornione. La Redbull segna zero in tutti i tabelloni dei punteggi e adesso deve confrontarsi con preoccupanti problemi di affidabilità.
Li supererà così come la Mercedes tornerà ad essere pericolosa, non mi illudo che il copione del GP del Bahrein possa ripetersi un'altra volta ma se c'è una bilancia karmica nel mondo della F1 allora a Verstappen e alla Redbull tocca ingoiare un po' di fango e remare un po' visto che fino a ieri facevano il bello e il cattivo tempo.

Leclerc e Sainz hanno fatto una gara perfetta gestendo quando c'era da farlo, difendendosi quando serviva e attaccando quando era opportuno. Non sarà facile stare lì davanti ma la doppietta ad apertura di mondiale è una buona scarica di adrenalina.
Max Verstappen dimostra che il talento senza controllo sui nervi serve a poco. Confermarsi campione del mondo è più difficile di diventarlo, ma può anche essere peggio se non impara che non si può sempre andare all'attacco e che a volte tocca gestire la situazione.

STANDINGS: Leclerc (26), Sainz (18), Hamilton (15), Russell (12)
                         Ferrari (47), Mercedes (27)


SECONDO GP: Arabia Saudita

La Ferrari si conferma ma la RedBull torna prepotentemente e lo si capisce già dai risultati delle qualifiche. Leclerc e Sainz volano nel primo settore e fanno bene l'ultimo ma Perez e Verstappen sono due missili in quello centrale, risultato: prima fila Perez-Leclerc, seconda Sainz-Verstappen.

Pronti, via. Leclerc non ha timore reverenziale nei confronti di Verstappen ma la variabile che non ti aspetti è Checo Perez che vuole ritagliarsi un weekend da protagonista. Non ci riuscirà a causa di una bandiera gialla con annessa safety car che premierà Leclerc e permetterà a Verstappen di incollarglisi agli scarichi. Stesso copione del Bahrein? Quasi.
Al cambio gomme la RedBull scopre di essere più performante con le dure e Max ascolta, per una volta, il suo ingegnere di pista e risparmia la gomma pur ribattendo giro su giro, viola su viola, ai tempi del ferrarista fino agli ultimi giri in cui quei millimetri di gomma risparmiata permettono al campione del mondo di avvicinare l'avversario e dare battaglia.

Leclerc è furbo oltre che bravo e riesce a combattere quasi ad armi pari tanto che Max si trasforma nel solito piagnone viziato e chiede conto delle infrazioni di Leclerc.

Sarà comunque l'ennesima bandiera gialla a privarci della resa dei conti.

Verstappen vince precedendo Leclerc di 10cm, il quale, però, gli soffia il giro veloce e per come sembra si stiano mettendo le cose potrebbe essere importante.


STANDINGS: Leclerc (45), Sainz (33), Verstappen (25), Russell (22), Hamilton (16)
                         Ferrari (78), Mercedes (38), RedBull (37)


Prossimo GP il 10 aprile in Australia.

Alla prossima


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