Tomb Raider e la crisi della coerenza

L'espressione di Alicia Vikander la dice lunga



Da pochi giorni è uscito nella sale italiane Tomb Raider, reboot della serie di film ispirati ad una delle eroine videoludiche più famose di sempre: Lara Croft. 

Con negli occhi lo scempio dei primi due film con Angelina Jolie e la bellezza degli ultimi due capitoli del videogioco ho deciso di andarlo a vedere allettato dall'idea di vedere Alicia Vikander  nella parte della bella Lara e nella speranza di vedere un film decente basato su uno dei miei (pochi) videogiochi preferiti.

Purtroppo non è stato così.



La trama di Tomb Raider ricalca  quella dell’omonimo videogame pubblicato nel 2013 da Square Enix e sviluppato dalla Crystal Dynamics con qualche adattamento alla storia per rendere il film più semplice. Questo potrebbe non necessariamente essere un problema se non ci fossero una marea di altri problemi che danno a questo film il sapore dell’occasione persa.

Il risultato della scrematura della trama è una storia che perde coerenza scena dopo scena come se la memoria degli sceneggiatori sia stata formattata alla fine della scrittura di ognuna di esse. Ne è così venuto fuori non un film semplice ma piuttosto un film banale e incoerente dove non si spiegano gran parte delle cose che si vedono e si pretende che chi abbia giocato almeno qualche sequenza del gioco non si accorga dello scempio a cui sta assistendo.

Insomma, il tanto atteso (forse solo da me) riscatto del brand Tomb Raider non si è visto. Si è visto un film banale e senza nessuna attenzione per la logica di ciò che veniva narrato.

Neanche Walton Goggins è convinto del film


La regia è semplicemente oscena: per le scene d’azione le inquadrature sono identiche a quelle del videogioco e in alcuni casi ho il sospetto che siano proprio quelle del videogioco. Nel resto delle scene invece la regia non c’è proprio. Come se fosse stato girato con uno smartphone.

Ma la cosa più grave è la sceneggiatura. E spiego perché:
  1. Se si costruisce una tomba/prigione per una pericolosissima incantatrice, la consuetudine vorrebbe che la porta d’ingresso sia ben sigillata e in alcun modo sbloccabile dall'esterno;  
  2. I trabocchetti all’interno della tomba dovrebbero incutere terrore ed essere difficilmente aggirabili: in quest’ottica un burrone non può essere considerato un trabocchetto terribile e neanche 4 spuntoni di ferro che escono dal pavimento
  3. Sempre per restare in tema trappole, se ciascuna di queste è stata ideata per uccidere i profanatori della tomba non dovrebbe esserci un meccanismo che permette a questi ultimi di salvarsi e proseguire (Lara Croft nei videogames profanava le tombe per recuperare manufatti, non per liberare le streghe imprigionate per il bene dell’umanità tutta)
  4. Un marinaio cinese non può diventare un guerrigliero solo perché prende in mano un fucile d’assalto mentre un contingente di mercenari armati fino ai denti non può soccombere contro un marinaio improvvisatosi guerrigliero e con un braccio ferito per giunta
  5. Se vuoi salvare il mondo da una strega malvagia che può seminare morte e distruzione, brucia il diario dove hai scoperto come aprirne la tomba. Non lasciarlo in eredità alla figlia che hai abbandonato. Brucialo!
  6. Se stai inseguendo il villain del film che sta scappando con un artefatto pericolosissimo che può uccidere milioni di persone e hai una picozza da scalata nella mano destra, tiragliela in testa e uccidilo. Se non vuoi ucciderlo infilzagli una gamba e fermalo.
  7. E tu, villain, se l’eroina del film si priva dell’arma che le dava un vantaggio su di te e se pesa non più di 30 chili, invece di sbatacchiarla a destra e a sinistra buttala giù dalla rupe e avrai vinto!
Capisco che stiamo parlando di un film tratto da un videogame e capisco anche che il target di riferimento sono ragazzini che non stanno attenti alle cose che ho sottolineato nell'elenco di prima, ma se un prodotto è indirizzato a un pubblico giovane e poco attento non vuol dire che si debba fare per forza male. Dopo oscenità come Twilight e Hunger Games la lezione dovrebbe essere chiara.

I ragazzi meritano rispetto come qualsiasi altro spettatore.

E la cosa triste è che guardando questo ennesimo scempio del brand Tomb Raider i ragazzi si divertiranno pure…

Buon cinema e buona vita a tutti




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