Ospito con grande piacere due blogger che vi consiglio di seguire senza esitazione.
Benvenuto Cannibal Kid di Pensieri Cannibali
Benvenuto Mr. Ford di White Russian
Non me ne volere caro Cannibal Kid, ma devo fare un plauso al suo rivale per il nome del blog: adoro il white russian.
Le uscite di questa settimana sono un po' fiacche e sbilanciate: si passa da un dimenticabilissimo disaster movie ad un inutile cartone animato, passando per qualche titolo appetibile.
E poi c'è Kim Ki-Duk che ho scoperto non essere apprezzato dall'amico Cannibal Kid.
Pazienza.
Be' bando alle ciance e beccatevi 'sti commenti.
Rampage - Furia animale
Mick: Mostri, distruzione e The Rock. Ispirato a un
videogioco. Di solito su di me è il fattore revival che fa la differenza, ma in
questo caso devo dire che già sopportavo poco il videogame e va bene per la
trama semplice, però magari sarebbe stato meglio inserire qualcosa che non
sembri un gioco inventato da un ragazzino con la playstation guasta.
Cannibal Kid: Mostri, distruzione, The Rock e videogame.
Sembra la ricetta ideale per una cena fordiana. Si astengano i palati fini. O chiunque
cerchi un film anche solo vagamente decente. Qui si preannuncia il lato
peggiore di Dwayne Johnson, quello più buonista e catastrofico, già mostrato
nel pessimo San Andreas. Solo che qui non c'è manco Alexandra Daddario a
rendere consigliabile la visione a chiunque non sia un gorillone
cinematografico come il mio blogger rivale.
Ford: da bambino adoravo giocare a Rampage, forse
inconsciamente già sulla strada che mi avrebbe portato all'essere un tamarro
fan del wrestling e di The Rock, dunque anche se questo film promette di essere
una porcata totale ovviamente non vedo l'ora di vederlo, anche perchè so che è
il tipo di prodotto che infastidisce tantissimo il mio pusillanime rivale.
Io sono Tempesta
Mick: Marco Giallini ed Elio Germano per me sono tra i
migliori attori italiani in circolazione. Ci sono i ricchi che sono cattivi
(dal luglio del 1789 è così) e i poveri che sono….cattivi uguale o forse di
più. E i buoni? Finalmente un film senza i noiosissimi buoni.
Cannibal Kid: Marco Giallini ultimamente rischia di
ripetersi un po' sempre nella stessa parte, però lo si vede comunque. Se poi
recita in un film ad alto tasso di cattiveria, meglio ancora. Alla faccia del
buonismo imperante dei finti duri dal vero cuore tenero come The Rock e The
Ford.
Ford: Giallini mi piace - anche se trovo sia
"solo" un buon caratterista che ha trovato la parte della vita -, e i
film cattivi pure. Che sia una proposta italiana tra le poche pronte ad essere
promossa al Saloon? O mi toccherà essere cattivo neanche mi trovassi per le
mani Cannibal?
The Happy Prince
Mick: Se un giorno istituissero il reato di maltrattamento
di artista e lo rendessero retroattivo nella storia allora non si potrebbe non
risarcire i discendenti di Oscar Wilde (se ce ne sono) per come è stato trattato
negli ultimi anni della sua vita. Per fortuna che qualcuno scrive dei film così
per rendergli onore.
Cannibal Kid: Rupert Everett esordisce alla regia e recita
la parte di Oscar Wilde in quello che si preannuncia come un omaggio
sentitissimo. Il rischio è quello di non avere il distacco oggettivo
sufficiente nei confronti del personaggio. Considerando però che a me
dell'oggettività importa un fico secco, un'occhiata a questo promettente biopic
penso la darò. A pensarci bene comunque qualcosa di oggettivo c'è:
l'incompetenza di Ford è sotto gli occhi di tutti, uahahah.
Ford: anche Rupert Everett mi piace, così come Oscar Wilde,
uno che ha lottato tutta la vita, artisticamente e socialmente parlando, per
affermare la bellezza della diversità e dell'apertura mentale. Se le premesse
sono quelle che sono, questa potrebbe essere un'altra bella sorpresa. Un pò
come il ritiro di Cannibale dalla rete.
The Silent Man
Mick: Si intitola The Silent Man ma è un film su Gola
Profonda. No, non è quello che pensate voi! Gola Profonda è il nome in codice
di Mark Felt, vicedirettore dell’FBI che all’inizio degli anni 70 rese noti i
fatti dello scandalo Watergate che provocarono la fine dell’era Nixon. Ah,
questi americani e la loro limpida storia….
Cannibal Kid: Ma se Mark Felt era Gola Profonda, The Silent
Man chi ca**o è? E soprattutto, Liam Neeson cosa c'entra con il cinema? E Ford?
Ford che c'azzecca con questa rubrica che questa settimana sfoggia non uno,
bensì due grandi intenditori come me e Michele “Mick” Paolino?
Ford: sarebbe proprio bello se, accanto a me e a Michele, a
condurre questa rubrica fosse The Silent Man al posto di Liam Neeson o Cannibal
Kid. Così non saremmo costretti ad ascoltare un sacco di cazzate.
Il viaggio delle ragazze
Michele: Film su stile rimpatriata: ci sono quattro amiche
che si sono allontanate a causa delle vicissitudini della vita. Per
riallacciare i rapporti decidono di partecipare a un festival musicale. Ci sono
black music e buoni sentimenti. Il regista è il cugino di
Spike Lee. Appeal non pervenuto.
Cannibal Kid: Tra tutti i poco fenomenali film di questa
settimana, questa americanata mi sa che è l'uscita che mi guarderei più
volentieri. Negli Usa è uscita quasi un anno fa ed è stata un successone, ma da
noi quando il protagonista non è l'uomo biango certe pellicole preferiscono non
farle arrivare, se non con un ritardo clamoroso. Io sono in curioso in
particolare di vedere all'opera Tiffany Haddish, che a quanto pare è la nuova
fenomena della comicità d'Oltreoceano.
Ford: ai tempi non mi sarebbe affatto dispiaciuto fare un
bel viaggio da solo con quattro ragazze. Purtroppo non è mai accaduto ed ora mi
ritrovo vecchio e costretto a condividere una rubrica a tre con Michele e il
Cucciolo Eroico. Neanche Spike Lee ci farebbe un film sopra.
Il prigioniero coreano
Mick: Il buon Kannibal Kid non poteva saperlo ma Kim Ki-Duk
è il regista che mi ha fatto innamorare della regia e del cinema fatto bene in
generale. In questo film affronta il tema del regime totalitario e lo
ridicolizza. Ha vinto.
Cannibal Kid: Mi spiace per Mikele, e molto meno per un
altro suo fan kome Mr. Ford, ma konsidero Kim Ki-duk uno dei registi più noiosi
e sopravvalutati di tutti i tempi. Se ripenso a Ferro 3 ancora kiedo Pietà! Per
kostringermi a vedere questo suo nuovo Il prigioniero coreano, Mikele e Ford mi
dovranno trasformare nel loro prigioniero italiano.
Ford: mi dispiace per Mikele, che skopre kosì l'ignoranza
abissale di Kannibal Kid, pronto a rifiutare un regista certamente a tratti
perso in se stesso come Kim Ki-Duk, ma incredibilmente talentuoso e magiko.
Pekkato per lui.
La casa sul mare
Mick: Crisi di coscienza, analisi introspettive, bilanci con
il passato. La casa sul mare è uno di quei bei film francesi leggeri come il
martello di Thor o la parmigiana di melenzane a ferragosto. Però il pretesto da
cui la storia ha inizio sembra buono.
Cannibal Kid: Se parliamo di pesantezza, credo che questa
settimana, e forse quest'anno in generale, niente possa superare Kim Kiii? Duk.
Forse giusto Ford e i suoi commenti da finto esperto di Cinema, e più in
generale di Vita. Io invece nel mare francese ci sguazzo leggiadro come un
delfino e quindi un soggiorno in questa casa potrei anche farlo.
Ford: una casa sul mare non mi dispiacerebbe affatto, anche
perchè potendo farlo, vivrei perennemente in estate come gli Ex-Presidenti. Ma
la pesantezza la lascio volentieri sulle spalle di Cannibal Kid. Fino
all'ultimo grammo.
Transfert
Mick: Se devi lanciare la tua carriera da regista scegli un
tema facile e scorrevole: la psicoterapia. Ecco, come non detto. Massimiliano
Bruno ci fa confrontare con un tema delicato come quello del rapporto terapeuta
– paziente. Anzi terapeuta – paziente saccente. Ne vedremo delle belle.
Cannibal Kid: Già solo il trailer
(https://youtu.be/DevYw5DUehU) mi ha fatto venire un attacco epilettico. Se
devo pensare di vedermi tutto il film, quasi quasi preferisco fare una sessione
con il Dr. Ford come psicoterapeuta. Tanto la follia in entrambi i casi è
garantita.
Ford: probabilmente si rischia di finire in terapia dopo
aver visto questo film. Passo, e piuttosto vado a farmi un filetto dal vero
Cannibal del Cinema, il Dottor Lecter.
Sherlock Gnomes
Mick: Ma si, non bastasse la marea di film tratti da romanzi
classici, perché non ne facciamo anche delle versioni animate? Ecco fatto.
Prendiamo quello che è forse il lavoro più conosciuto di zio Bill da
Straford-upon-avon e lo facciamo diventare un cartone animato dal nome
ridicolo. Che dite? Esistono pure i sequel? Ecco l’idea: facciamo un secondo
episodio con Sherlock Holmes, però cambiamogli il nome che questo è troppo
serio. Mr. Ford ci salvi lei.
Cannibal Kid: Dopo Gnomeo & Giulietta, ecco Sherlock
Gnomes. Manca solo Mr. James Gnomes, e poi la trilogia più assurda e inutile
nella storia degli uomini, e pure degli gnomi, e bell'e che servita.
Ford: caro Michele, io ti salverei anche, ma considerato che
hai deciso di condividere questo magico appuntamento con me e soprattutto con
Cannibal, direi che hai propositi suicidi almeno quanto chiunque decida di
vedere Sherlock Gnomes spontaneamente.
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