Nata come semplice spin off di Breaking Bad, Better Call
Saul – dopo 4 stagioni – rappresenta oggi un prodotto molto superiore alla
serie TV che l’ha generata.
Se BB ci aveva fatto vedere come un semplice professore di
chimica potesse diventare il produttore di droga più ricercato d’America, BCS
ci dimostra come è possibile rimanere esattamente gli stessi per cambiare la
propria esistenza. Sembra controverso ma non lo è.
It's all good, man
Jimmy McGill non è un personaggio che evolve ma che si
ambienta rispetto alle vicende che lo coinvolgono: non è che diventi più bravo,
più saggio o più cattivo, semplicemente si adatta alla situazione e cerca di sfruttare al meglio le sue possibilità. Non è un caso che la sua nemesi sia il
fratello Chuck che invece rappresenta La Legge con la sua incrollabile fedeltà
nel sistema delle regole.
Per Jimmy le regole sono solo ostacoli da aggirare per
raggiungere il suo obiettivo: diventare.
Non se ne rende conto nemmeno lui – di fatto si ritira dal
gioco della follia mentre ancora si gode lo spettacolo – ma le sue azioni più
controverse sono proprio quelle che lo spingono avanti. Non può fare
diversamente perché non può concepire di fare diversamente.
Jimmy McGill diventa Saul Goodman prima di rendersene conto
e senza sforzarsi più di tanto, non ha bisogno di un pretesto né di
giustificazioni. Se Walter White ha dovuto combattere contro sé stesso e le sue
convinzioni prima di diventare Heisenberg, Jimmy riesce senza sforzo a cambiare
pelle e a diventare quello a cui era destinato fin dall'inizio.
BCS non racconta come Jimmy diventa Saul ma come quest’ultimo
ha recitato la parte del bravo ragazzo prima di prorompere fuori con tutto il
suo essere.
Ecco perché BCS raggiunge un obiettivo in cui BB ha fallito.
Perché Saul Goodman c’è sempre stato e lo hai sempre avuto sotto gli occhi
mentre Heisenberg si vede a tratti nella vita di Walter White.
In ultima analisi, pur non avendo dei picchi di
spettacolarità come BB, BCS è riuscita a tenermi davanti allo schermo grazie a
un ritmo di narrazione coerente e continuo e alla profondità di personaggi che
in BB erano solo abbozzati.
Di seguito quello che penso dei personaggi principali di Better Call Saul.
Howard Hamlin – E’ la classica persona mediocre che però ha avuto successo. Ingessato e rigido fisicamente e mentalmente, come se avesse
dimenticato di togliere le grucce dagli abiti, risulta incapace di qualsiasi
tipo di empatia o di comportamento che differisca da un’etichetta accettata
dalla società.
Chuck McGill – Il punto di riferimento con cui confrontare
il protagonista della serie. Un eroe per essere veramente grande ha bisogno di
un grande antagonista: Chuck ci prova in tutti i modi a tollerare i modi di
Jimmy e quando non ce la fa più – avendo visto la sua vera faccia – cerca di
ostacolarlo in tutti i modi.
Kimberly Wexler – Se c’è qualcuno che ritarda la
trasformazione di Jimmy in Saul quella è Kim. Non si capisce bene se tra i due
ci sia un’amicizia con benefici o vero e proprio amore ma sta di fatto che l’eleganza
con cui Kim sa passare da un’azione legale perfettamente corretta a una
scorrettezza di forma riesce a frenare l’esuberanza di Jimmy.
Mike Ehrmantraut – Mike è l’amico che vorresti avere ma il
nemico che non ti sogneresti mai di volere. Se sei nelle sue grazie riesce
sempre a comunque ad aiutarti ma se cadi in disgrazia povero te. Agisce in base
a un codice morale severo ma giusto in un una certa maniera ed è per questo che
è uno dei pochi a poter parlare a Gustavo Fring guardandolo dritto negli occhi.
Jimmy McGill - Mai
stato diverso da quello che era: un ribelle. Se c’è una regola lui la deve
infrangere per dimostrare che ne è capace. A volte le sua azioni hanno un
riflesso positivo sugli altri, altre volte li trascinano nel caos. Per trovare
il suo posto nel mondo, però, dovrà necessariamente capire di essere il Mr.Hyde
di qualcun altro più preparato di lui ad affrontare la sfida dell’affermazione
professionale e personale.
Saul Goodman – Enter the Goodman. Ad un certo punto,
guardando la serie, mi sono reso conto di una verità manifesta: Saul Goodman è
sempre stato lì a guardare sornione l’evolversi degli eventi e ad intervenire
al momento più opportuno. La trasformazione di Jimmy in Saul è di fatto un perfezionamento
di processo che è avvenuto in un momento imprecisato e non necessariamente nell'arco
di tempo coperto dalle puntate della serie.
Saul è l'agente del caos che Jimmy non può essere.
Ho volutamente lasciato fuori alcuni personaggi che secondo
me servivano solo per creare un gancio temporale tra Better Call Saul e
Breaking Bad e a ricordarci che la prima discende dalla seconda anche se, a mio
avviso, BCS pretende e merita una definizione ben più strutturata di semplice
spin off.
Buona vita a tutti
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