Polar, il film venuto dal freddo che fa arrabbiare tutti




Nell'ormai lontano 2012 uscì un fumetto dalle tinte fortemente noir e dalle tematiche action in cui il protagonista cercava vendetta nei confronti di uno spietato rivale che lo aveva messo in una brutta situazione per meri interessi personali e no, non è The Punisher e no, non ha nemmeno a che fare con il personaggio di John Wick di cui vi ho già parlato ___LINK___

Si tratta di Duncan Vizla, meglio conosciuto come il Kaiser Nero, e il fumetto si intitolava Polar, l’uomo venuto dal freddo.




Sono venuto a conoscenza di questo fumetto, che voglio reperire al più presto, grazie al mio feed di Netflix che l’altra sera mi ha sbattuto in faccia un film intitolato Polar con Mads Mikkelsen, un’attore che apprezzo parecchio. Incuriosito dalla breve spiegazione che ne dava la scheda e dal trailer mi sono messo comodo e PLAY.

Il film racconta la storia di Duncan, un sicario a un passo dalla pensione, che cerca di sistemare le sue cose e ritirarsi in campagna, ma il vecchio datore di lavoro non ha molta voglia di pagargli una pensione milionaria così lo fa braccare da una squadra di sicari. Nel frattempo il nostro antieroe si è ritirato in una amena località innevata e ha fatto amicizia con la giovane vicina di casa pregustando di finire i suoi giorni in pace lontano da pistole, fucili e sparatorie.
Purtroppo per lui i sicari riescono a trovarlo e allora che scorra pure sangue a fiumi.




Chiunque provi a prendere seriamente un film come Polar è destinato a rimanere deluso e ad innervosirsi alquanto: insomma se vado a guardare Deadpool non mi aspetto certo di vedere un action movie serio alla John Wick! Con Polar siamo esattamente a metà strada.

La storia del film ha una componente molto seria e profonda che però viene sviluppata pochissimo per lasciare spazio alla parte più fumettosa e quindi piena di azione. Questa differenza nella trama si rispecchia anche nei personaggi e – a mio avviso – questo è un punto a favore del film.

I punti di forza


Se, da una parte, Duncan Vizla è serio, silenzioso e riflessivo, dall'altra, la gang di scagnozzi del boss Mr. Blut è un’accozzaglia di stereotipi razziali e sociali con dei modi di fare che tutto sembrano tranne che quelli compatibili con i sicari. Lo stesso Mr.Blut è un personaggio assurdo che sembra farsi beffe dei grandi villain del fumetto come Kingpin o Lex Luthor, al massimo potete considerarlo come un personaggio alla One Piece, se conoscete il genere. Surreale, fuori dalle righe e vestito in modo osceno.

Madds Mikkelsen è perfetto per questi ruoli. Esattamente come in Valhalla Rising, il suo personaggio parla poco e mena molto le mani: proprio come ti aspetti da un sicario di lungo corso. A me quest’attore piace molto e fatico a vederlo sprecato in film di seconda categoria.

Quindi Polar è un buon film? Assolutamente no!

I punti deboli


Polar è un film che intrattiene in modo adeguato perché c’è molta azione, buoni espedienti narrativi (anche se già visti) e il protagonista è un personaggio carismatico e studiato bene. Alla fine anche i siparietti comici dei sicari nemici risultano talmente fuori luogo da essere divertenti. Se siamo sopravvissuti alla squadra Ginew…

Però manca tutto il resto.

Polar manca incredibilmente di tutto ciò che non sia spara, spara

Il Kaiser Nero accentra tutta l’attenzione su di sé, ma chi sono tutti gli altri? Troppo superficiale il modo in cui sono stati caratterizzati gli altri personaggi: passi per la gang dei sicari ma un antagonista come Mr.Blut si poteva caratterizzare un po’ meglio, l’amica/nemica Vivian viene buttata nella storia senza spiegarci il suo rapporto con Duncan e la protagonista femminile Camille è un’ombra finché non viene spiegato bene il suo ruolo nella vicenda, il che avviene a 5 minuti dalla fine del film.

Katheryn Winnick, l’indimenticabile Lagertha di Vikings, viene lanciata in questo film nel ruolo della killer e femme fatale Vivian. Però di lei non sappiamo nulla, praticamente non fa nulla per tutto il film se non minacciare. Sprecare un’attrice così per un ruolo talmente banale è stupido.

Vanessa Hudgens non ha ancora deciso se fare la cantante o l’attrice e si vede. La sua interpretazione di Camille è tutt'altro che indimenticabile. Ho rivisto più volte alcune scene e mi sono chiesto per quale motivo non le abbiano rigirate in modo che le espressioni fossero congruenti con quello che si voleva rappresentare.

Quindi Polar si, però boh…

Lo consiglierei a chi vuole vedere un bel film action senza troppe pretese e a chi ama la figura del sicario nel cinema. Forse stiamo espiando con questi film l’aver apprezzato, negli anni 90, i film di Stallone, Schwarzenneger, Van Damme e Seagal.

Buona vita a tutti

Commenti

  1. L'altra sera abbiano rischiato di vederlo, in effetti.
    No, per quanto ad esempio non ami la serie attuale del Punitore perché non si spara, non amerei nemmeno lo spara-spara. Lascio perdere, va'.

    Moz-

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  2. Io ho voglia di leggere la graphic novel, il film mi ha fatto passare una serata piacevole ma non lo rivedrei...

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