1 - Put on
a happy face
Qual è la definizione di follia? Si chiedeva Vaas Montenegro
in FarCry 3.
Per me, follia è un altro nome di normalità perché quest’ultima non è altro che un ordine immaginario costituito partorito dal
cervello delle persone e consacrato dal ripetersi di comportamenti e abitudini
all'interno di un ampio ventaglio di possibilità. Un ventaglio che, però, tende
ad essere sempre più stretto e che condanna coloro che scelgono di starne fuori, o che sono costretti a farlo, a una condizione di anormalità, subnormalità,
diversità spesso vista come una mancanza, un’inadeguatezza.
Inventando la normalità la società ha creato gli ultimi,
individui che non vogliono o non possono conformarsi al canone, che vengono
spinti sempre più a fondo, che vengono derisi con cattiveria e malmenati con
rabbia non appena se ne presenta l’occasione. Tanto, alla fine, è difficile che
qualcuno ne prenda le parti.
Dimentichiamo allora il tormentone why so serious? ripetuto dal
Joker di Heath Ledger targato Christopher Nolan e contempliamo il nuovo e
straziante put on a happy face del Joker di Joaquin Phoenix. Un ultimo, un
dimenticato.
2 - Meet Arthur
Difficile prendere sul serio una persona che vuole fare il
comico. Difficile pensare che un tizio vestito da clown possa ricevere rispetto
in una società in cui chi è diverso è colpevole di non essere normale.
Impossibile immedesimarsi nei panni di un ragazzo che custodisce il sogno di
sfondare nel campo della comicità, che si occupa della madre semi-demente e che
trascorre le serate insieme a lei guardando il tipico show televisivo dove un
vincente tratta con superficialità e condiscendenza chi non è stato fortunato
come lui. Perché anche essere sfortunati è una colpa.
Impossibile essere un bravo ragazzo nella Gotham City degli
anni 80.
3 – Gli ultimi saranno gli ultimi se i primi sono
irraggiungibili (Frankie Hi-Nrg)
La Gotham City di Todd Phillips ha due facce: quella
fortunata, vincente e splendente e quella sfigata, abbandonata a se stessa e
giudicata dalla prima.
Il grande Thomas Wayne è il campione della Gotham fortunata.
Un ricco e vincente industriale che vuole anche fare il sindaco. Filantropo nei
discorsi, un po’ meno nei fatti. Ha molto da perdere e da rischiare.
La parte meno
fortunata di Gotham è rappresentata in coro dalla maggior parte della
popolazione che vive sotto la soglia della decenza, che ascolta i discorsi dei
politici che promettono miglioramenti e che subisce il giudizio spietato dei
fortunati perché se non ce la fai a vivere decentemente il motivo è che non ne
sei degno; se sei nato in uno squallido quartiere periferico in mezzo a tossici
e criminali invece che nel letto caldo della tenuta Wayne in mezzo ad agi e
servitori la colpa è tua.
Se non si fosse capito parliamo di Joker di Todd Phillips
con Joaquin Phoenix, Robert De Niro e Zazie Beetz. Il film è stato presentato
all'ultimo festival di Venezia e ha vinto nella categoria miglior film. E vorrei
anche vedere!
Joker è un filmone.
Inutile star qui a sottolineare quanto è bravo Joaquin
Phoenix, quanto è presente la mano di Todd Phillips e quanto questo film possa
essere considerato una storia stand alone in grado di avere il suo spessore
anche senza l’ingombrante presenza dell’uomo pipistrello.
E’ un cinecomic atipico, forse reinventa il genere come
cinecomic d’autore. In un colpo solo cancella qualsiasi film del Marvel
Universe o del DC Universe compresa l’amata (da me) trilogia di Nolan su Batman.
Gente, qui si parla di un prima e un dopo, di reinventare un genere, di fare
CINEMA.
Se proprio dovessi trovare un difettuccio miserrimo a Joker
sarebbe il tributo al Batman Universe. La presenza un po’ forzata di un Bruce
Wayne bambino e la solita scena del duplice omicidio nel vicolo le avrei
tranquillamente tolte. Ma sto parlando di un’inezia nell'economia emotiva del
film.
Dalla fine del film mi sto chiedendo una cosa: è chiaro che Joker abbia creato Batman ma, allora, chi ha creato Joker?
Buona vita a tutti e ... That's Life!
Siccome in realtà è Gotham (quindi la società) ad aver creato entrambi, mi è piaciuto che anche in questo caso hanno fatto in modo che fosse così, dando però "la colpa" al caos del Joker (ma le tensioni c'erano già, quindi lui è solo un simbolo).
RispondiEliminaSai una cosa? Io mi aspetto dei sequel, altrettanto folli. Uno su Batman, su Bruce.
Perché ho sempre pensato che Bats sia ancora più pazzo e malato del Joker.
Moz-
Per essere l’uno la nemesi dell’altro sono una coppia di personaggi unica nel panorama fumettistico e cinematografico. Molto più che eroe/nemico: in pratico dove finisce l’uno inizia l’altro. Potremmo pensare a Batman come a un agente del caos calmo e controllato mentre a Joker come un agitatore imprevedibile. Sequel? Non saprei, io questo Joker lo consacrerei come pezzo unico.
EliminaSequel nel senso che farei dei film su questo filone. Bruce Wayne, Catwoman, Robin.
EliminaOgnuno su questo genere autoriale, sulla follia.
Non per forza legati l'uno all'altro :)
Moz-
Interessante, sarebbe veramente un bel salto di qualità per il genere.
RispondiEliminaSinceramente penso che sia Joker che Bat-man siano stati creati dalla società (uno in basso e l'altro in alto) per mezzo della sofferenza e questo li rende uno la nemesi dell'altro quanto simili
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