Criminali ben educati... ma non troppo
C’è un nuovo film di Guy Ritchie in circolazione. Cioè,
proprio nuovo nuovo non è, è del 2019, ma da noi viene distribuito da Amazon
Prime Video dallo scorso 1 dicembre. Di che parla? Ma di gangster, è ovvio, il
tema che ha reso Ritchie quel che è dopo i cult Lock & Stock, Snatch, Revolver
e RocknRolla; con le dovute eccezioni anche i due adattamenti del personaggio
di Sherlock Holmes hanno il loro perché. Insomma, Guy Ritchie è un regista che
mi piace, riesce a tenermi con gli occhi incollati allo schermo con il suo mix
di thriller, azione e ironia molto nera. E sotto questo aspetto The Gentlemen
conferma il trend.
La storia di The Gentlemen è una bella vicenda pulp dove i
destini dei protagonisti si intrecciano a volte involontariamente e ogni azione
genera una valanga di conseguenze spesso imprevedibili. I personaggi non fanno
altro che partecipare a questa grande commedia hard boiled che è la vita con
determinazione da gangster ma anche con lo stile e l’aplomb di un gentiluomo. Da
qui il titolo.
The Gentlemen racconta la storia dal re della cannabis Mickey
Pearson. Dopo aver creato una infrastruttura altamente sofisticata e
redditizia, al termine di un lungo percorso nella vita criminale, Mickey (Matthew
McConaughey) vuole ritirarsi ma deve farlo con stile, senza farla sembrare una
fuga così ha intenzione di vendere la sua attività al miglior offerente, in
questo caso il facoltoso Matthew Berger (Jeremy Strong). Nel business degli
stupefacenti, però, c’è una concorrenza spietata e il boss dell’eroina Lord
George non può non approfittare del pensionamento di un diretto concorrente e
nemmeno il suo pupillo Dry Eye (Henry Golding) può perdersi un’occasione per
ritagliarsi la sua fetta di gloria. Se parliamo di occasioni, allora
ricordiamoci di un vecchio conto in sospeso che l’editore Big Dave (Eddie
Marsan) ha con lo stesso Mickey e che non vede l’ora di saldare non appena se
ne presenti l’opportunità: per questo ingaggia l’istrionico investigatore
privato Fletcher (Hugh Grant) che si presenta in casa del braccio destro del
boss, Raymond Smith (Charlie Hunnam), con una proposta. In aggiunta, come se
non bastasse, alcuni ragazzi di strada allenati dal Coach (Colin Farrell) si
cacciano nei guai a causa della loro intraprendenza e vengono coinvolti in
questa torbida storia.
La capacità di Ritchie di gestire linee di trama sovrapposte
e che sembrano con convergere rappresenta la misura artistica della sua
bravura. In The Gentlemen più che negli altri film che lo hanno reso celebre
questo particolare fa la differenza aiutato anche da un montaggio coraggioso
che ti trascina nella storia. Il film è intriso di un’ironia che rimane sempre
sotto la superficie e che quando viene a galla stempera un po’ il contenuto
violento e questa è una tecnica di messa in scena che mi ha sempre convinto dei
lavori di Ritchie: presentare la violenza e la crudezza con molta ironia. Non
si ride ma nemmeno si rimane straniti dallo scorrere del sangue.
Altro punto a favore è la recitazione. Accanto ai mostri
sacri McConaughey e Grant nei confronti dei quali c’è ben poco da dire se non
che hanno ancora una volta dimostrato come si sta davanti a un obiettivo, e
anche a Colin Farrell che nel tempo ho imparato ad apprezzare, spunta Charlie
Hunnam che seguo fin da quando solcava le strade americane in sella alla sua Harley
Davidson (se non sapete di cosa sto parlando andate a guardare QUI). Ho
apprezzato anche l’ottima prova dell’attrice Michelle Dockery che vedo qui per
la prima volta nei panni di Rosalind Pearson, moglie del boss e perno di una
buona parte della storia.
maledetto insulso blogger, non parlare di mia moglie |
The Gentlemen è un film schietto, crudo e a suo modo
divertente. É un film di Guy Ritchie!
E per ora è tutto gente, buona vita.
Caspita, questo non lo conoscevo.
RispondiEliminaLo stile di Ritchie è ovviamente tarantiniano (e guarda appunto già le foto che hai messo), mi piace di lui che ha assimilato la parte pulpfictionesca del regista americano, restituendocela con un proprio stile.
Moz-
La foto del baule dell'auto è iconica. Quasi da copyright
EliminaCome mai non apprezzavi Colin Farrell? A me piace molto.
RispondiEliminaMatthew McConaughey, invece, è una super garanzia.
Sexy da paura, bravo, magari è pure intelligente. Dicono che si lavi poco, chissà. Come deterrente per me è pesante. Ricordi la storia di Pelù? Ahahaha
Comunque, digressioni a parte, un film che non ho visto ma che guarderei sicuramente, sia per il cast da urlo, sia per la trama che rientra nei miei standard.
Tutti i film che trattano mafia, gangster e simili mi affascinano.
Matt è sexy pure per me e sono estero... pensa tu.
EliminaComunque Colin Farrell bisogna saperlo apprezzare. Credo avessi sbagliato il film ( era Chiedi alla polvere). Avevo adorato il romanzo ma il film mi aveva deluso anche per come Farrell aveva interpretato il protagonista