COM’E INVECCHIATO: MISSION IMPOSSIBLE

 


TOM CRUISE PRIMA DI TOM CRUISE

 

Correva l’anno 1996. L’azienda Motorola metteva sul mercato il primo telefonino a conchiglia, lo starTAC, in Germania viene osservata per la prima volta la Giornata della Memoria e il mondo conosce la pecora Dolly, il primo esemplare di forma di vita clonata da una cellula adulta.

Nei cinema esce Mission Impossible di Brian De Palma con Tom Cruise, John Voight, Emanuelle Beart, Jean Reno e Ving Rhames. Capostipite di un franchise e campione d’incassi al botteghino, il film permetterà a Tom Cruise di guadagnare il compenso record di oltre 70 milioni di dollari e lo lancerà in un ruolo che non ha mai mollato fino ad oggi.

Mission Impossibile racconta la storia di una squadra di spie dell’agenzia governativa IMF coinvolta in un furto di documenti sensibili in un inganno che metterà a dura prova la preparazione di Ethan Hunt (Tom Crusie) e che contribuirà a forgiarne il mito che poi si vedrà nei cinque sequel.

Tutto molto fico: travestimenti, inseguimenti, scazzotate, azioni stealth.

Si, ma com’è invecchiato?

Vedere Mission Impossible a distanza di 25 anni dalla sua prima uscita ti trasporta in un mondo diverso da quello che conosciamo. Tecnologie che oggi abbiamo in tasca nel film sono dotazione di preparatissimi agenti segreti quindi è molto divertente vedere quanto nel ’96 potesse suscitare meraviglia un palmare o un’auricolare senza fili.
Nonostante le scene action e i colpi di scena il film rimane credibile in quasi tutta le le scene. D’altra parte si parla di tradimenti e complotti, roba che anche oggi conosciamo piuttosto bene.
Inoltre, cosa da non sottovalutare assolutamente, in questo primo film della serie Tom Cruise non pretende di partecipare a tutte le scene più fighe perché non è ancora diventato quel mito intoccabile capace di qualsiasi cosa.

E per finire, ditemi se non è ancora iconica la scena di Hunt sospeso davanti alla tastiera del mainframe dell’IMF? Più di una generazione di film dipendono da quella scena.



Quindi per me Mission Impossible vince la sfida contro il tempo e posso dire che sia invecchiato bene.

Voi che ne pensate?

 

Per ora è tutto gente, buona vita

Commenti

  1. Mi divido a metà. Penso che sia tutto quel modo di concepire quel tipo di Cinema sugli " agenti segreti" che è stato reso obsoleto dagli eventi dell'11 settembre. Se ci fai caso lo stesso 007 che di quel modello ne era stato il capostipite da allora ha subito più di una riscrittura.

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    1. Può essere che prima del 2001 l'agente segreto godeva di un'aura di fascino e di mistero, dopo le varie teorie post 11/09 però quell'aura si è trasformata in sospetto e hanno dovuto rendere le storie sempre più surreali per poter reggere il confronto senza avere problemi di contestualizzazione.

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  2. Come per qualsiasi altro film, ho apprezzato solo il primo.
    Quando un film dà vita ad una saga (spesso infinita) mi scoccio.
    Perché i successivi, a mio avviso, non fanno che rendere la storia meno credibile.
    Quindi, pur rispettando il fatto che Tom continui a girare questi film, spesso senza nemmeno la controfigura, mi fermerei volentieri a quello del '96 che hai citato. Ed anche allo StarTac, telefono che adoravo.

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    1. In effetti tenere alto l'interesse intorno a un franchise comporta delle scelte generaliste che possono anche scocciare una parte del pubblico

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  3. Io lo vidi all'epoca, mi piacque abbastanza, lo ricordo un pò troppo arzigogolato per i miei gusti ma comunque godibile

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    1. Be' il primo per me è sempre stato quello più in tema spie, gli altri troppo action per i miei gusti

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  4. Gli altri M:I puntano tutto sulla spettacolarità, questo ha meno scene ad effetto che ai tempi sembravano tantissima roba ma che invece ancora tengono botto, la mano di De Palma si vede tutta e ha portato qualità sul lungo periodo, questo è ancora uno dei capitoli migliori ;-) Cheers

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    1. Sono d'accordo. Anche a distanza di anni si difende molto bene.

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  5. Mission impossible ha creato il filone del cinema "impossible", che ha coinvolto anche gli assurdi 007 craighiani, arrivando ai barzellettistici Wick (che devono fama anche anche a solidi classici come Old boy che hanno contribuito, loro malgrado a sdoganare il nuovo verbo: vi faccio fuori tutti ma rigorosamente uno per volta), Fast & Furious e compagnia cantante.
    Purtroppo a molto pubblico va bene così.

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    1. p.s. e non faccio fatica a colpevolizzare anche il mio amato Nolan, che in Tenet si è lasciato andare ad un paio di scene assurde alla M.I. serenamente evitabili.. :(

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    2. Più che cinema impossibile dalla tua analisi sembra cinema im...becille. In effetti hai ragione: ci sono molte cose assurde in questa tipologia di film e una fra tutte è il combattimento one to one

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