UN CASO IRRISOLTO
Tra i misteri che più mi inquietano e mi affascinano ci sono
i cosiddetti cold case ovvero quei casi di omicidio (spesso) irrisolti da
decenni sui quali ogni tanto viene fuori qualche particolare o prova che spinge
le indagini un po’ più in là, ma comunque parecchio lontane da una possibile
soluzione. Di questi casi ne abbiamo tanti anche in Italia, però oggi volevo
parlarvi di un caso avvenuto negli USA che coinvolge un film iconico per molti
di noi, un noto scrittore e un terribile omicidio tutt’ora senza colpevole: il
caso della signora delle dune.
Una sera del 2015, Joe Hill, scrittore di thriller e figlio
del celebre Stephen King, sta guardando per l’ennesima volta il film Lo Squalo
di Steven Spielberg e come molti di noi fanno quando riguardano un film
conosciuto quasi a memoria, cerca di studiare i particolari di ogni scena anche
di quelle meno famose del film giusto per goderselo appieno e riempirsi gli
occhi e la mente. Durante una scena a un’ora circa dall’inizio, però, Hill
viene colpito dal volto di una donna girato di tre quarti rispetto all’inquadratura:
è convinto di conoscere questa donna ma non ricorda il motivo.
La donna a sinistra con la bandana blu in testa |
Poi la folgorazione:
lui ha visto il volto di questa donna su un libro che da un annetto domina il
suo comodino e la sua attenzione. Si intitola The Skeleton Crew e raccoglie
tutti i cold case più famosi della storia americana, in quel libro c’è la
ricostruzione del volto che avrebbe dovuto avere la vittima di un feroce
omicidio avvenuto decenni prima.
Hill smuove i suoi contatti in polizia convinto di aver
trovato qualcosa ma anche consapevole che la sua fervida immaginazione possa
avergli giocato un brutto tiro. Invece ci ha preso perché i tratti somatici e i
vestiti che indossa la ragazza nel fotogramma del film combaciano con le prove
trovate sul cadavere di una ragazza ignota ritrovato decenni prima su una
spiaggia del Massachussets. Se la ragazza ha figurato come comparsa nel film di
Spielberg allora il nome deve essere tra i registri della produzione, purtroppo
però non si trova nulla e la ragazza senza nome continua a essere la signora
delle dune.
Chi è la signora delle dune?
Non si sa ancora oggi ma facendo un balzo indietro nel tempo
possiamo in parte rispondere alla domanda.
Negli anni ’70 la spiaggia di Race Point a Cape Cod, in Massachussets,
era una delle mete preferite dai vacanzieri e quindi un posto molto frequentato
durante i mesi estivi. La mattina del 24 luglio 1974 una ragazzina si allontana
dai suoi genitori per esplorare le dune caratteristiche della spiaggia e dopo
qualche minuto fa una scoperta raccapricciante: un cadavere steso su un telo.
Quando la polizia scientifica, allertata subito, finisce con i rilevamenti si
sa questo: si tratta di una ragazza tra i 20 e i 40 anni, alta 175 cm e del
peso approssimativo di 65 Kg. Al momento del ritrovamento il corpo si trova in
avanzato stato di decomposizione tale da rendere impossibile il riconoscimento
dei tratti del volto, le mani sono state asportate quindi non si possono
recuperare le impronte digitali. Nel complesso si tratta di una giovane donna
dall’aspetto curato e con un impianto odontoiatrico parecchio costoso per l’epoca.
Indossa jeans e una bandana blu che probabilmente indossava al momento della
morte (se tornate a guardare la prima foto qui in alto proverete un brividino).
Il decesso è avvenuto a causa di un taglio netto alla gola che ha quasi
decapitato la vittima ed è stato inferto con un coltello dalla lama spessa,
forse un’arma in dotazione all’esercito o un grosso coltello da caccia.
Per anni si fanno le ipotesi più disparate. Si tratta di una
famosa ladra uccisa dai rivali; una malvivente affiliata a un charter di
motociclisti; una turista ignara rapinata e assassinata brutalmente; una
criminale vicina ai giri d’affari del noto criminale Whitey Bulger. Tutte le
piste, però portano a un nulla di fatto. Nel 2010 vengono riesumati i resti per
realizzare una ricostruzione facciale più accurata (la seconda foto qui sopra) e
da allora si sono aggiunte le informazioni dei mitomani che dicono di aver
conosciuto la donna o, addirittura, nei casi più estremi, di essere gli autori
dell’omicidio.
Ma di certo e provato non c’è assolutamente niente e così
anche dopo l’interessamento di Joe Hill il caso della signora delle dune rimane
ancora un mistero così come l’identità della donna.
Ci vediamo tra due settimane con il prossimo mistero che ci
porterà dalle nostre parti in un periodo molto particolare e difficile della
storia italiana.
Al prossimo mistero.
Hill ha dimostrato più volte di avere la vista lunga, il mistero rimane aperto ed interessante....
RispondiEliminaUna storia che conoscevo, e che mi ha sempre fatto alzare le antenne proprio perché a cavarne qualcosa è stato un vip che peraltro traffica con l'argomento.
RispondiEliminaPerò magari è davvero una coincidenza e nulla di pubblicitario.
Mi chiedo sempre, quando avvengono queste cose:possibile che nessuno reclama il corpo? Non ci sono denunce di scomparsa? La gente non ha amici o parenti? Specie se poi aveva lavori odontoiatrici costosi...
Moz-
Credo che i metodi investigativi prevedano anche questa tipologia di ricerca, evidentemente non hanno trovato nulla
EliminaSuper blog
RispondiEliminaAnch’io ne avevo già sentito parlare, son misteri che rimangono affascinanti perché irrisolti e ci si può “ fantasticare” a iosa .
RispondiEliminaAnche se poi sottolineano il limite di quello che effettivamente si può fare per arrivare ad una soluzione plausibile.
Aspettiamo il prossimo
In effetti è una di quelle storie forse destinate all'oblio
EliminaAmmazza che occhio Hill!
RispondiEliminaMaledetti misteri irrisolti! Seguivo un programma TV che trattava gli omicidi irrisolti e puntualmente alla fine ci rimanevo male perché non si scopriva l'assassino 😆
Ce ne sono tantissimi. Alcuni sono anche parecchio disturbanti, tipo il caso della Dalia Nera che ho trattato in un'altra puntata di questa serie
Elimina