POST LIBERAMENTE TRATTO DA UN LIBRO DI J.B.BALLARD
Qualora volessimo scoprire che la carta igienica si scioglie nell’acqua calda potremmo iniziare un discorso con una domanda lapassianamente (esiste davvero questa parola?) fastidiosa:
CHE RUOLO HANNO I MASS MEDIA SULLA NOSTRA IMMAGINAZIONE?
Ma io non sono qui per parlare di ovvietà e voi non credo
siate qui per leggerle quindi diamo per certo che il ruolo che i mass media (ma
quanto è da boomer usare questa parola, eh!) hanno sulla nostra immaginazione è
notevolmente importante e viriamo decisi su un’altra domanda forse più
interessante per orientarci in una società che sta diventando sempre più
straniante.
POSSIAMO VEDERE IN CHE MODO I MASS MEDIA INFLUENZANO LA
NOSTRA IMMAGINAZIONE?
Lo scrittore britannico James Graham Ballard ci ha scritto
un libro su questo argomento, un libro difficile, destrutturato, una vera sfida
di lettura. Ed è arrivato a scandalizzare l’America sparando contro quei fatti
che i media americani avevano trasformato in eventi leggendari - come l’assassinio
di JFK, il suicidio di Marylin Monroe o la guerra in Vietnam – e riadattandoli
alla dimensione del ridicolo.
Un’opera adatta alla mostra delle atrocità, in questo caso, era un qualsiasi
notiziario americano dell’epoca che Ballard descrive in questi termini:
L’equivalente del carattere commerciale della televisione
americana è il documentario serio, il notiziario apparentemente nobile che
offre un’autorevole copertura alle immagini manipolate di violenza e di
sofferenza commentate dai presentatori tutti compresi nel proprio ruolo, e che
è una forma di pornografia ben più insidiosa. Consci di tutto questo, i nuovi
cani da guardia puritani negli ultimi tempi richiedono a gran voce forme di
censura per i telegiornali.
La televisione responsabile è un imbroglio molto più pericoloso della più
spensierata spettacolarità.
Io, che il libro di Ballard me lo sono letto, a tratti
odiando Ballard stesso e per lo più provando il sincero sentimento di volerlo
conoscere e parlarci (purtroppo ci ha lasciati nel 2009) riparto dalle ultime
tre parole della citazione che ho riportato.
più spensierata spettacolarità
che poi è il modo con cui i telegiornali nostrani trattano
le notizie passando da un caso di abuso domestico con omicidio alle statistiche
sulle vendite dei panettoni con una leggerezza che se non è indifferenza
comunicativa non so cos’altro possa essere.
Così, indifferenti nell’indifferenza, spinti a organizzare
crociate condominiali contro il vicino di casa no-vax o a riempire le nostre
pagine social di strali nei confronti di chi non si vaccina, non paga le tasse
o anche solo tifa un’altra squadra diversa dalla nostra (non solo in termini
calcistici), ci lasciamo scivolare addosso più o meno tutto, accettiamo la
qualsiasi, ormai ridotti alla stregua di un pugile suonato che aspetta solo il
montante decisivo che lo mandi definitivamente al tappeto.
Che nel nostro caso, però, non arriva mai.
Neanche quando seguiamo le notizie sull’elezione del
Presidente della Repubblica, vediamo che tipo di lavoro fanno i parlamentari e
come lo fanno, e dopo che negli anni li abbiamo visti dormire, litigare e fare
il circo in aula – in una sede del potere politico del nostro paese – li vediamo
esprimere il loro voto scrivendo sulle schede i nomi di Amadeus e Rocco
Siffredi.
E lo accettiamo, perché abbiamo accettato di tutto, anche di peggio, e quindi
che vuoi che sia.
E così aggiungiamo un’altra opera alla nostra personale
mostra delle atrocità. Come facevano i personaggi del libro di Ballard.
Solo che loro erano pazzi rinchiusi in un manicomio.
E noi?
Per ora è tutto gente, buona vita e fate i bravi
Commenti
Posta un commento