NE SARA’ VALSA LA PENA?
Qualche settimana fa il catalogo Netflix ha accolto l’ultima
stagione, ovvero la numero 12, della sitcom The Big Bang Theory che a causa di
problemi con il doppiaggio dovuto alla pandemia e a qualche altra vicissitudine
burocratica era stata pubblicata solo sulla piattaforma SKY.
La mia storia con The Big Bang Theory è piuttosto
combattuta. La seguivo in TV nel 2017 poi l’ho persa di vista perché l’orario
in cui andava in onda mi risultava scomodo; l’ho ripresa quando ho avuto per un
breve periodo SKY e poi l’ho rimollata quando ho disdetto l’abbonamento. Infine
l’ho presa un annetto fa su Netflix e ho fatto un rewatch parziale insieme alla
mia ragazza. Fino all’altro giorno quando a cavallo del weekend dell’epifania
ci siamo bingiati l’ultima stagione.
Cosa penso di The Big Bang Theory?
E’ una serie divertentissima e interessante da seguire per
la quantità di battute intelligenti a sfondo scientifico; ci sono numerosi
ospiti importanti come Mark Hamill (Luke Skywalker), il compianto Stephen
Hawking, l’astrofisico Neil deGrasse Tyson e tanti altri.
Ci sono personaggi a cui ti affezioni nonostante i loro evidenti difetti e un
messaggio costante sull’accettazione della diversità altrui sul piano
comportamentale.
E si potrebbero costruire dibattiti approfonditi sul rapporto genitori/figli,
sul mito del successo e sulla dinamica elle relazioni sociali.
The Big Bang Theory è anche una serie piena zeppa di
difettacci.
Ci sono personaggi che scompaiono tra una puntata e l’altra
senza che ti spieghino che fine hanno fatto, dinamiche che vengono lasciate a
metà nella precedente puntata e mai più riprese e soluzioni narrative
esageratamente semplicistiche. Vabbè che siamo in una sitcom, però la coerenza
narrativa è fondamentale.
E poi c’è la questione dello stereotipo del nerd.
Non sono sicuramente la persona più adatta per spiegarvi cosa sia un nerd visto che non ho mai pensato di far parte di quella categoria di super-appassionati. Credo che un po’ nerd, però, lo siamo tutti quando parliamo della nostra passione: io sono nerd per i libri, c’è chi lo è per i fumetti, chi per il cinema e chi per...le crostate alla frutta. Insomma, poiché siamo bestiacce egoriferite un pizzico di nerdismo ce lo abbiamo sicuro tutti.
Quello che mi ha scocciato un po’ nelle varie stagioni di The Big Bang Theory è stata l’esagerazione con cui sono stati trattati i personaggi di Sheldon, Leonard, Raji e Howard. Hanno tutte, proprio tutte, le caratteristiche che la società ascrive al mondo dei nerd salvo una: hanno tutti dei lavori fighissimi derivanti da un’intelligenza superiore alla media e da un percorso di studi da urlo.
Ora, andate a una qualsiasi fiera a carattere nerd o in una qualsiasi fumetteria o negozio che vende gadget da collezione e ditemi quanti astronauti/astrofisici/fisici teorici trovate.
Detto questo mio personalissimo parere, The Big Bang Theory
mi ha divertito. Non avrei fatto quest’ultima stagione visto che è quella più
smielata e ha il sapore di un brodino riscaldato per giungere alla scena
strappalacrime finale, ma ci si diverte, si ride e si riflette sulla stranezza –
a volte – della natura umana.
Per ora è tutto gente, buona vita
Anch'io ho sempre pensato che non ce lo vedo un fisico teorico o un ingegnere avere interessi come quelli della compagnia di TBBT...a parte questo, è una di quelle serie che mi ha strappato molte risate. Forse 12 stagioni sono state pure troppe, ma anche qui hanno saputo creare un degno finale
RispondiEliminaConosco un prof universitario americano che ha scritto un libro bellissimo spiegando la fisica con i supereroi. Però in fumetteria non ho mai incontrato chissà quale mente scientifica
EliminaMea culpa! Adoro questa Serie, ma non ho ancora visto l'ultima metà dell'ultima stagione! Ne approfitterò adesso che me l'hai ricordato :D
RispondiEliminamissione reminder compiuta!!!
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