Il romanzo gotico è l’espressione più cupa e profonda della
letteratura.
Sin dalle prime pubblicazioni – i penny dreadful (spaventi da due
soldi) inglesi come Varney il vampiro – il tema gotico ha riscosso parecchio
successo generando una pletora di appassionati (oggi diremmo una fanbase) i cui
occhi bramosi non vedevano l’ora di leggere Mary Shelley, Edgar Allan Poe,
Louis Stevenson, H.G.Wells e perfino Victor Hugo.
Sarebbe passato poco tempo
prima che anche il cinema creasse dei capolavori del genere: Il mostro della
laguna nera e Il fantasma dell’opera sono solo due dei titoli più famosi.
Be’ sembra proprio che la Universal voglia riportare sul
grande schermo le atmosfere gotiche creando un intero universo di storie
interconnesse: il Dark Universe.
Filo conduttore sarà Prodigium, un’associazione di acchiappa
mostri capitanati da Henry Jekill (si, il Dr.Jekill di Dr.Jekill e Mister Hyde
di Stevenson) che hanno l’obiettivo di scovare, catturare e studiare il male
che si nasconde nella società e dentro gli uomini.
Chi ha visto il film La mummia di Alex Kurtzman ne avrà già
sentito parlare.
Il progetto prevede di rispolverare classici come Il Gobbo
di Notre Dame, L’uomo invisibile, L’uomo Lupo, La moglie di Frankenstein, Il
fantasma dell’opera, Il mostro della laguna nera e altri titoli del genere, di riadattarli in chiave moderna e creare un unico filone narrativo in cui tutte le storie vanno a confluire. Qualcosa che somiglia al Marvel Cinematic Universe, insomma.
Se il buongiorno si vede dal mattino…
Le prime due proposte però non sono andate bene: Dracula
Untold e La mummia non hanno convinto e hanno messo in seria difficoltà il
progetto.
Dracula Untold uscì nel 2014 e avrebbe dovuto rappresentare
l’avvio del Dark Universe ma lo scarso successo al botteghino e le aspre
critiche fecero cambiare idea ai responsabili del progetto.
A mio avviso questo
film si salva per un terzo nel senso che se dividiamo l’intero film in tre
parti, la prima è quella più sensata e che salverei, la seconda magari con
qualche modifica potrebbe essere salvata mentre la terza è più che oscena.
Il film racconta la storia di come Vlad, giannizzero del
Sultano Maometto II, riscattatosi dai suoi doveri di soldato si ritira in
Transilvania, terra di cui è stato nominato principe come riconoscimento dei
suoi servigi. Durante una perlustrazione dei suoi territori il giovane principe
si imbatte in una creatura misteriosa dalla quale riesce a salvarsi solo grazie
alla sua spada d’argento. Indagando sul fatto, Vlad scopre che in passato un
uomo aveva fatto un patto con il diavolo e aveva ricevuto in cambio i poteri
della notte ma anche una maledizione eterna: facendo due più due si capisce che
quell'uomo è la strana creatura di prima.
Questa è la sinossi della parte migliore del film, in
seguito verrà la parte scontatissima in cui Vlad riceve i poteri e li usa
contro i suoi nemici e infine lo scempio dell’ultima parte che non racconto per
dovere di decenza.
Credo che la parte iniziale di Dracula Untold sia particolarmente
interessante perché propone una spiegazione sulle origini del famigerato
Principe dei vampiri in una chiave di lettura nuova, certo il Dracula di Coppola è ben altra cosa ma ogni tanto bisogna anche pensare che uno
svecchiamento delle storie, una reinterpretazione in chiave moderna non sono
necessariamente da scartare a priori.
Sia come sia, Dracula Untold fu un’occasione mancata per la
Universal così il ruolo di film capostipite per il Dark Universe fu affidato a
La mummia.
La mummia è uscito nelle sale nel 2017, vanta un cast in cui
spiccano Tom Cruise e Russel Crowe e l’ambizione era quella di fungere da primo
capitolo di una serie di film, purtroppo però la mannaia della critica e del
pubblico anche in questo caso ha colpito senza pietà.
A mio parere La mummia è un gradino sotto rispetto a Dracula
Untold. Come detto prima il film su Dracula aveva una parte iniziale molto
interessante e per vedere la prevedibilità bisognava aspettare metà film, con La
mummia, invece, arriva fin dallo spiegone iniziale: c’è una principessa egizia
che fa un patto con il dio Anubis per vendicarsi di un grave torto, una
maledizione che si attiva con un’arma particolare ma tutto viene bloccato sul
più bello e si rimanda ai giorni nostri. L’arma è stata divisa in due parti e
tenuta separata per sicurezza ma a causa della solita sceneggiatura criminale e
stantia i pezzi dell’arma, la mummia della principessa e il prescelto per il
rito si ritroveranno tutti nello stesso ambiente nella parte finale del film.
Solita, vecchia e stupida storia. Senza nemmeno sforzarsi di
renderla meno stupida di quello che è.
Attenzione però, se Dracula Untold è veramente brutto per
due terzi, La mummia non lo è mai. E’ un film stupido, semplicemente fatto
senza attenzione alla trama.
Insomma, questo Dark Universe se pure sembra un’ottima idea
in teoria si trasforma in superficialità e sciatteria nella pratica. Vedrà mai
la luce un terzo film?
Il programma avrebbe dovuto prevedere come film successivi
La moglie di Frankenstein e L’uomo invisibile ma visto lo scarso interesse dei
produttori in seguito ai risultati deludenti dei primi due film, il franchise è
stato messo in stand-by.
La scorsa estate per mezzo Twitter si è saputo che il
produttore Jason Blum (Paranormal Activity, Insidious, Whiplash) che in queste
settimane si trova nelle sale con il reboot del franchise Halloween, sarebbe
interessato a rilevare i diritti del Dark Universe. Nonostante l’ufficialità
della notizia le sensazioni non sono buone anche perché precedentemente anche
Guillermo del Toro si era interessato al progetto ma pare che la pista si sia
raffreddata.
Speculazioni e notizie più o meno ufficiali non cambiano la
sostanza: il Dark Universe è attualmente in pausa.
Buona vita a tutti
Mi sa di DC universe più che di MCU, perché anche in questo caso vedo una navigazione a vista tra naufragi e incertezze.
RispondiEliminaSe vogliono fare un universo condiviso, devono tenere un certo ritmo: 2014, 2017... finiremo nel 2090, se vogliono realizzare i remake di tutti i classiconi?
Non è questa la strada...
Moz-
Stanno sparando a raffica cercando di sondare la reazione del pubblico ma mettici che il pubblico ha dei gusti che variano molto velocemente e con un ventaglio particolare. Coinvolgere ottimi attori non serve se le sceneggiature rivisitate fanno pietà...
RispondiElimina