Nolan, nel bene e nel male
Se c’è un regista fedele alla propria visione di cinema è
proprio Christopher Nolan: a lui piace fare i film difficili, con un costrutto
complicato da spiegare e sfruttando delle idee che non sono di facile
comprensione. Così com'è successo con Inception, dove esplorava i recessi della
mente e la dimensione del sogno, e con Interstellar, dove gravità e relatività
la facevano da padroni, con Tenet è il Tempo ad essere al centro della
narrazione o meglio, lo scorrere del tempo.
Tenet è l’undicesimo film diretto dal regista londinese, uno
dei primi film, se non il primo in assoluto, ad essere distribuiti nelle sale
in questo 2020 post lockdown.
Prima di concentrarci su quello che penso di questo film lasciatemi chiarire un concetto e perdonatemi la vena un po’ polemica.
Tenet è
un film da cinema che va visto al cinema. Fin troppo spesso, nelle ultime
settimane, ho sentito e letto commenti di persone che lo hanno visto o
aspettano di vederlo in streaming (illegale, s’intende) e così facendo oltre a
causare un danno all'industria del cinema e per estensione a tutti noi
appassionati che paghiamo i biglietti, si sono rovinati o si rovineranno di
brutto la visione. Concludo questo sfogo con un pensiero: se guardi i film,
soprattutto quelli appena usciti, in streaming illegale, caro amico, tu di
cinema non ne capisci proprio una mazza e non dovresti nemmeno parlarne.
Ma torniamo a Tenet.
In realtà, Tenet è il nome di una corporazione segreta che
vorrebbe scatenare la terza guerra mondiale sfruttando come arma una tecnologia
nuovissima e potenzialmente pericolosissima in grado di invertire lo scorrere
del tempo. Per evitarlo, il protagonista senza nome del film, dovrà compiere
una missione difficilissima e lottare, è proprio il caso di dirlo, contro il
tempo.
Visivamente Tenet è uno spettacolo, inutile star qui a
lodare (o per chi vuole, criticare) la tecnica registica di Nolan o le chicche
disseminate qua e là nelle varie scene, tipo la colonna sonora che ogni tanto
va in reverse o alcune scene che sono state montate al contrario per
trasmettere il senso di confusione e alienazione che ti prende quando cerchi di
spiegarti come diavolo fa il tempo a scorrere al contrario. Al netto di tutto
ho visto delle scene veramente eccezionali.
La trama si basa su una storia avvincente, forse non troppo
originale per chi è appassionato di fantascienza (come me), ma sicuramente
interessante e gestita bene fino quasi alla fine del film anche se con qualche
vicolo cieco che non mi aspettavo ma che non posso spiegare per non raccontarvi
i momenti topici del film.
Il film ha un cast eccezionale. John David Washington (si, è
il figlio di Denzel) mi è piaciuto molto nei panni di questo agente segreto dal
nome mai pronunciato che oscilla tra la spacconeria e la sicurezza. Di Kenneth
Branagh e Micahel Caine non si può che parlare inchinandosi di fronte alla
maestosa bravura di entrambi e anche la – per me- poco conosciuta Elizabeth
Debicki ha vestito benissimo i panni di una moglie tormentata e sottomessa ma
desiderosa di vendetta. Ancora una volta, però, mi trovo ad apprezzare più di
altre la prestazione di Robert Pattinson che da oggi nella mia testa non sarà
più il vampiro sbrilluccicoso di Twilight ma un giovane attore dalla bravura
incontestabile. Qui ha offerto una prova magistrale.
Il punto debole di Tenet è rappresentato dall'ovvio. Ormai
da Nolan mi aspetto un film dalla trama complicata per cui non mi sorprende
minimamente che abbia fatto di tutto per aggrovigliare la storia in modo da
renderla difficile da capire, stavolta però mi ha sorpreso in negativo inserendo dialoghi volutamente criptici per mantenere il livello di
complessità del film, tra l’altro senza che ce ne fosse alcun bisogno. Ecco, se
già so che non mi sorprenderai e poi quando lo fai sfrutti un trucchetto da filmetto
di serie B, un po’ il naso me lo fai storcere.
Il mio parere è che Tenet rappresenti contemporaneamente
tutto il bene e tutto il male che c’è nel lavoro di Nolan. Da un lato c’è una
storia avvincente che si basa su un’idea complessa e per certi versi anche
folle, portata avanti con bravura e perizia, ma dall'altro c’è un modo di fare
che rimane invariato da anni e che necessita di un piccolo rinnovamento. Mi
spiego ancora meglio: l’idea di Tenet è quella di portare sullo schermo una
storia basata su un paradosso della fisica e sui viaggi nel tempo, il che già
di per sé è un bel lavorio di meningi, però, se continui a farmi l’occhiolino buttandomi
fumo negli occhi con spiegoncini improvvisi e frasette pronunciate dai
personaggi con un mezzo sorriso saccente e poi ti riduci a una spiegazione tipo
è così perché sì, ecco diciamo che a questo punto più che storcere il naso
rilevo torsioni moleste in altre parti del corpo.
In conclusione ritengo che Tenet sia un film da vedere al
cinema poiché sul piccolo schermo potrebbe perdere una considerevole parte
della sua bellezza visiva, ma questo vale un po’ per tutti i film di un certo
livello. E’ da vedere anche perché Nolan, pregi e difetti inclusi, è un regista
interessante che sa fare il suo lavoro, piaccia o no.
E per ora è tutto gente, buona vita.
Altra recensione tiepida.
RispondiEliminaDetta così sembra che valga la pena di gustarselo al cinema soprattutto per gli effetti speciali.
Mah...ti dico la verità , forse sarà perché in tanti lo aspettavano con trepidazione e poi mi sembra siano stati un po’ delusi , sarà perché il tema dei viaggi temporali non mi ha mai entusiasmato più di tanto non è che ci tenga poi così tanto a vederlo.
Avrà sicuramente il primato di essere stato il primo filmone ad inaugurare le aperture dei cinema Post lockdown..questo sì.
Infine ti volevo ringraziare del tuo commento così importante dall’altra parte sul libro di Maris.
Grazie davvero di cuore
Grazie a te per avermelo segnalato. Riguardo a Tenet bisognerebbe vederlo al cinema perché è lì che ti puoi gustare al meglio come Nolan ha sviluppato la sua idea. Appena avrò la possibilità di vederlo in home video magari farò un confronto. Non dico che mi abbia deluso ma non mi ha sorpreso e questo per me è una mancanza importante in un film. Mi aspettavo esattamente quello che ho visto e le poche trovate originali (l'inversione del tempo, la tenaglia temporale) non bastano a farmi fare la capriola sulla poltrona.
EliminaAssolutamente d'accordo sul fatto che un film del genere va visto al cinema. Proprio per la spettacolarità della messa in scena, a discapito di una narrazione un po' traballante, per quanto mi riguarda, vederlo al cinema potrebbe regalargli qualche punto in più.
RispondiEliminaSul film in generale, come ho già scritto, a me ha deluso un bel po'. E mi trovi d'accordo quando parli di un mancato rinnovamento di un regista che ormai conosciamo bene... forse fin troppo. Chissà cosa ci proporrà tra qualche anno. Forse qualcosa di completamente diverso... un po' come con Dunkirk.
Infatti dopo Dunkirk mi aspettavo un cambio di rotta importante invece siamo tornati indietro al vecchio manierismo ma stavolta non sorprende più di tanto
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